Lesione Cuffia Rotatori: possibili soluzioni

Vi scrivo per sottoporvi il caso di mia madre, una donna di 83 anni affetta da “alterazioni degenerative dei capi articolari” ad entrambe le spalle, in particolare la destra “pressoché completa scomparsa della cuffia dei rotatori”.
Si è sottoposta a cicli di onde d’urto e ad infiltrazioni di acido ialuronico con scarso effetto.

Oltre a ciò, specifico che soffre di problemi cardiovascolari (ipertensione, colesterolo) e placche alla carotide e ha subito un’ operazione di angioplastica coronarica ed una di sostituzione dell’anca con protesi.

Ultimamente i dolori da cui è affetta sono peggiorati in modo tale da risultare insopportabili e non più controllati dagli antidolorifici (L’ultimo utilizzato era Patrol).

Vorrei pertanto chiederVi:
1. Riguardo il trattamento chirurgico ho trovato fonti contrastanti: potrebbero l’Artroscopia o altre tecniche innovative risolvere il problema?
Tutto ciò considerando l’età avanzata che, a detta del medico curante, rende sconsigliabile l’operazione “convenzionale”.
2. Potrebbe l’Ossigeno-Ozono Terapia migliorarne le condizioni o almeno ridurre il dolore?
Ho di recente sentito parlare di questa tecnica e vorrei delle delucidazioni riguardo l’efficacia ed i possibili effetti collaterali e controindicazioni.

RingraziandoVi, porgo distinti saluti.

Tiziano
[#1]
Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo 2.4k 64 118
Gentile signor Tizano,
in medicina esiste una regola non dichiarata: "Primum non nocere". Con questo intendo dire che per sua mamma bisogna scegliere la cosa più giusta per lei. Prima di porre indicazione chirurgica, lo specialista fa un check up del paziente, compreso la visita anestesiologica. Questa stabilisce il rischio di operabilità del paziente che in medicina viene chiamato ASA.
ASA 1
Nessuna alterazione organica, biochimica o psichiatrica
ASA 2
Malattia sistemica lieve correlata o no alla ragione dell'intervento chirurgico
ASA 3
Malattia sistemica severa ma non invalidante correlata o no alla ragione dell'intervento chirurgico
ASA 4
Malattia sistemica grave con prognosi severa che pregiudica la sopravvivenza indipendentemente dall'intervento chirurgico
ASA 5
Paziente moribondo che non sopravviverà nelle 24 ore successive, che viene sottoposto all'intervento chirurgico come ultima possibilità.

Nella mia esperienza ho visto che, come nel caso di mamma, un artroscopia può ridurre e/o addirittura risolvere del tutto la sintomatologia.
Bisogna tenere presente, però, alcuni dati: 1. le patologie di mamma che lei ha elencato sono pittosto severe; 2. in quale classe ASA l'anestesista colloca sua mammma, poichè più alta è la classe più rischio c'è di mortalità intraoperatoria.

Sull'ozonoterapia debbo confessarle che personalmente non ho visto grandi benefici, ma questa è una mia personale esperienza.

Le faccio tanti auguri per sua mamma e ... mi tenga informato.

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luigi.grosso@luigigrosso.net

Dr. Luigi Grosso - Ortopedico Master Spalla Gomito Polso Mano
Busto Arsizio (VA) - Rapallo (GE) - Napoli
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[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dottor Grosso;

seppur con ritardo, per il quale mi scuso, ho letto con attenzione la sua cortese risposta e per questo, sentitamente, La ringrazio.
Porterò a cooscenza del medico curante il Suo parere e la terrò informata circa l'evoluzione.


Distinti saluti

Tiziano
[#3]
Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo 2.4k 64 118
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Grazie a lei.

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