Un problema alla mia caviglia sx

Salve, torno a scriverVi cari dottori, per un problema alla mia caviglia sx. L'altro ieri sera, giocando a calcio, cadendo a terra, la caviglia mi è rimasta sotto il peso del corpo, ed ha avuto un movimento distorsivo verso l'esterno, per rendere l'idea, più o meno come il famoso infortunio di F. Totti nel 2006, solo che a me a restare pinzato a terra non è stata la punta del piede ma il tallone. Subito dopo la caviglia si è gonfiata, data l'ora tarda sono tornato a casa, e aspettato il giorno dopo per andare al P.S . La mattina dopo la caviglia si era gonfiata ancora di più, benché avessi messo ghiaccio, era tumefatta in alcune zone, e mostrava macchie di versamenti interni di sangue, ed un forte edema. L'epicentro del gonfiore, e della tumefazione, partiva dal lato interno del piede, attorno a quell'osso cuneiforme sporgente di cui ora non ricordo il nome, il gonfiore poi arrivava quasi a metà gamba. Al P.S. mi viene fatta una radiografia, esito negativo, quindi l'ortopedico di turno mi dice che non h niente di rotto, ma data la brutta apparenza esterna della caviglia, poteva starci qualche eventuale danno legamentoso; detto così mi dice che mi applica una doccia gessata da portare 15 giorni, una puntura di Clexane 4000 al gg e 2 compresse di Flogofortsempre al gg. Prima di procedere però gli avevo chiesto se non fosse meglio fare una RNM per scongiurare o confermare la presenza di danni ai legamenti; lui mi ha risposto che poteva anche non fasciarmi e prescrivermi la RNM ( da fare poi privatamente ), ma che comunque per lui la caviglia andava bloccata e fasciata almeno per 15 giorni, ed io ho acconsentito allora di procedere alla gessa/fasciatura. Ora io mi chiedo, perché mi ha detto che avrei dovuto fasciarmi lo stesso? Forse perché anche se una RNM avesse indicato la presenza di danni ai legamenti, si sarebbe dovuto aspettare la riduzione del versamento, dell'edema, e della tumefazione per intervenire chirurgicamente? Io vedo giocatori di calcio che si rompono le caviglie e si operano la sera stessa, sono troppo bravi i loro dottori a saper operare, oppure operano prima che gonfiore, tumefazione etc. entrino in atto? Secondo Voi, è un buon protocollo quello che mi è stato effettuato? Cosa dovrei fare io ora, aspettare questi 15 giorni per poi valutare i danni con una RNM, o dovrei fare una RNM anche adesso, per ridurre i tempi di diagnosi? E' possibile poi effettuare una RNM alla caviglia, anche se si è ingessati, oppure questa fasciatura compressiva andrebbe ad offuscare le immagini dell'esame ? Sono cosciente di averVi fatto tante domande, confusionarie ed anche convulsive se vogliamo, ma spero che troverete il tempo e l'attenzione per dare risposta ad ognuna di loro. Distinti saluti !
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135 1
Egr. signore la caciglia , come qualsiasi articolazione lesa da un trauma va messa a riposo funzionale ed immobilizzata subito o quasi subito ovviamente.
Un apparecchio gessato o una immobilizzazione rigida, con il divieto del carico, è necessaria assolutamente; poi si potrà anche valutare con una rmn l'eventuale presenza di lesioni legamentose.
Ma lei non si rotta la caviglia, come dice per altri casi, ma
ha avuto verosimilmente un forte trauma distorsivo del collopiede che doveva trattare immediatamente la sera stessa del trauma non il giorno dopo; magari tenendo la notte l'arto inferiore sollevato sul piano del tetto, impacchi di pomata antiedema e ghiaccio sulla zona colpita dal trauma.
Comunque stia tranquillo e si curi scrupolosamnete , vedrà che guarirà bene.
Cordiali saluti

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Per pudica elsività nei confronti della sanità pubblica, avrei omesso un dato veramente, e cioè che al P.S dove mi sono recato nemmeno un'ora dopo il trauma distorsivo, mi hanno solo effettuato una radiografia, dicendomi che era tutto okay, bastava mettere del ghiaccio, e aspettare che si sgonfiasse; è ad un altro P.S, la mattina dopo, che mi hanno applicato il bendaggio e trattatomi come si deve. A parte questa parentesi comunque, è di sollievo leggere che secondo Lei, è stata una buona mossa precauzionale e preventiva, fasciarmi ed immobilizzarmi la caviglia, in attesa della conoscenza del danno. Ora però dovrò portare 15 giorni questa fasciatura, e non mi và di restare tutto questo tempo senza sapere cosa mi sono fatto in realtà, per cui starei pensando di effettuare una RMN, prevedendo anche il fatto che probabilemte sarà l'ortopedico stesso a prescrivermela quando mi toglierà il gesso, per scongiurare definitivamente danni ai legamenti, in questo caso quindi mi troverei avvantaggiato. Solo un dubbio, posso effettuare l'esame della risonanza, anche se sono così pesantemente fasciato, oppure è irrilevante ai fini delle immagini diagnostiche della RMN? Grazie. Distinti saluti.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Vorrei aggiornare la mia richiesta di consulto, con un nuovo sintomo che mi è comparso da un paio di giorni. Mi succede di provare un dolore intenso ed insopportabile, una specie di fitta, di formicolio intensissimo, e un'alterata percezione di caldo in quel punto, nella zona della caviglia, ma non all'altezza del collopiede ( che pure sarebbe la zona distorta ), ma più in alto, all'altezza dello stinco, nel lato interno. Questo mi succede ogni qualvolta da una posizione supina sul letto, con gamba distesa e sollevata su dei cuscini, mi alzo dal letto e afferro le stampelle; non appena abbasso la gamba ed l piede si trova a scendere giù con la punta rivolta verso il basso, mi viene di avvertire questo sintomo, che a tratti è csì fastidioso, doloroso, pungente, che mi costringe a sedermi di nuovo. Quando invece la mia tenacia mi porta a sopportarlo, esso passa, per poi ripresentarsi puntualmente ogni volta che mi ricorico, e dopo un po', mi rialzo dal letto. Cosa potrebbe essere, problemi di circolazione? Attendo una Vostra risposta. Cordiali saluti.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
L'esame RM della caviglia sinistra eseguito con sequenze SE, TSE, GE STIR e GE - T2, ha mostrato:
conservati i rapporti articolari tibio peroneo astragalici. Irregolarità e discreta reazione edemigena postcintusiva della spongiosa subcondrale del malleolo tibiale interno, rereprto da ricontrollare prudenzialmente ed anche a giudizio del Clinico, a distanza di tempo.
Assenza di lesioni a carico dei legamenti peroneo astragalici, peroneo calcaneare, deltoideo ed interosseo astragalo calcaneare.
Discreto versamento endoarticolare della tibio astragalica.
Assenza di apprezzabili lesioni tendinee.
Edema dei tessuti molli sottocutanei contigui al malleolo tibiale.

Potrei essere spiegato, a parole comprensibili anche da chi non è medico, cosa dice questo referto ? Visti i tempi di prenotazione delle zone dove vivo, non potrò porre questo referto all'attenzione dell'ortopedico non prima di 15 giorni, per cui nell'attesa, speravo in una Vostra traduzione dal linguaggio medico, all'italiano semplice, di questo referto. Distinti saluti