Una marcata condizione

Salve, vi scrivo per mio padre, vorrei avere un vostro parere e consiglio.
Mio padre è un uomo di 61 anni e lavora in proprio come termoidraulico, da anni ormai soffre di dolori alla schiena, formicolio alla mano destra e alla gamba e di ernie lombari e cervicali, per avere una visione completa il medico gli ha consigliato una R.M cervicale. Nel frattempo si è sottoposto a un ciclo di 10 sedute di fisioterapia e cura farmacologica. Circa 20 giorni fa si è sottoposto a una R.M del radiche cervicale con tale referto:
L'INDAGINE HA EVIDENZIATO UNA MARCATA CONDIZIONE DI SPONDILO-DISCO-ARTROSI A CARICO DEL TRATTO RACHIDEO ESAMINATO: IN PARTICOLARE SUI LIVELLI C5-C6 E C6-C7 SI RILEVA RIDUZIONE D'AMPIEZZA DELLO SPAZIO INTERSOMATICO E PROTRUSIONE OSTEOFITOSICA. A LIVELLO C5-C6 IN SEDE MEDIANA- PARAMEDIANA DESTRA, è PRESENTE UNA VOLUMINOSA FORMAZIONE ERNIANA CHE COMPRIME MARCATAMENTE IL SACCO DURALE ED IL MIDOLLO SPINALE: MARCATAMENTE RISTRETTO IL FORAME DI CONIUGAZIONE CORRISPONDENTE DI DESTRA. DELLE ALTRE FORMAZIONI ERNIARIE SI RILEVANO IN SEDE MEDIANA SU C4-C5 E C6-C7 CON COMPRESSIONE DEL SACCO DURALE. NORMALI PER MORFOLOGIA E INTENSITà DI SEGNALE LE RESTANTI STRUTTURE DISCALI ESAMINATE CHE NON MOSTRANO DEFINITE IMMAGINI RIFERIBILI A PROTRUSIONE O ERNIE.
In seguito alla risonanza ha effettuato una visita ortopedica il medico inizialmente ha trovato mio padre migliorato rispetto all'ultima visita (effettuata prima della fisioterapia e della risonanza) girava bene il collo e i movimenti erano molto più liberi, ma come L' ortopedico ha preso visione della R.M ha indicato come soluzione il trattamento chirurcico di discectomia anteriore c5-c6 ed artrodesi con cage da effettuarsi il prima possibile.
Vorrei chiedervi un parere e un consiglio, mio padre sta meditando sul da farsi. vorrei sapere i rischi di questo intervento se, secondo il vostro parere, è indispensabile farlo, se ci potrebberero essere altre opzioni e se, in caso mio padre decidesse di non sottopporsi al trattamento chirurgico che conseguenze potrebbe avere ( se non si sottopone all'intervento rischia la paralisi degli arti inferiori o superiori???) vi ringrazio tanto
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
E' impossibile darLe le risposte che chiede solo in base a un referto RMN. Occorre ricordare che la RMN non ha nessun significato clinico da sè sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica, andandosi ad aggiungere alla storia clinica del paziente, alla descrizione dei suoi sintomi e ai segni clinici che possano essere emersi dalla visita stessa.
Nella grandissima parte dei casi di ernia del disco cervicali non si ricorre all'intervento chirurgico, ma occorre ogni volta valutare il singolo caso, vedere che disturbi ha Suo padre, se vi sono deficit neurologici, se vi è corrispondenza tra sede dei disturbi e livello dell'ernia del disco e/o delle altre discopatie, dimensioni dell'ernia, ecc., tutti elementi che consentono di decidere se occorre realmente un trattamento chirurgico. Se l'ernia è voluminosa e comprime il midollo può essere necessario asportarla per evitare che insorgano problemi importanti anche alla deambulazione, ma non solo.
Per avere più chiara la situazione può essere utile sentire in tempi brevi un secondo parere presso un ortopedico esperto in chirurgia vertebrale; il Suo medico curante può darLe utili indicazioni.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio tanto Dottore per la sua tempestiva risposta.
Mio padre dall'ultima visita specialistica appare migliorato si è sottoposto a un ciclo di fisioterapia (10 sedute di massoterapia del rachide cervicale e dorsale, 10 sedute di esercizi di rieducazione motoria passiva ed attiva assistita rachide cervicale) e cura farmacologica (Trinevrina e Gabapentin) dalla visita appare che questa terapia abbia dato buoni esiti, il "problema " è insorto quando il medico ha visionato la R.M , Nel referto ha riportato: cervicobrachialgia destra da ernia del disco paramediana c5-c6 con impegno di circa il 50% dello spreco vertebrale.
Mio padre non ha mai avuto problemi di salute la sua storia clinica, fortunatamente, è ottimale, continua a svolgere tutte le sue normali attività anche lavorative, specificando che mio padre esercita un lavoro molto pesante, lavora in proprio come termoidraulico.
Lo specialista che ha consigliato l'intervento si sta basando eslusivamente sulla R.M non ha sottoposto mio padre a nessun altro controllo, ed è questo che ci sembra strano!, io non sono medico ma mi sono chiesta: Se mio padre dopo solo 10 sedute di fisioterapia ha migliorato, non può essere che con altri cicli di fisioterapia più mirata al suo problemi migliori ancora di più? la nostra e la sua più grande paura è che non intervenendo chirurgicamente possa perdere l'uso degli arti o che si ricorra all'intervento troppo frettolosamente...
La ringrazio ancora tanto Dottore