Necrosi testa del femore

Ho 40 anni,8 mesi fà ho subito un intervento di impianto di cellule staminali e fosfato tricalcico per necrosi parziale della testa del femore
Riassumo la mia storia clinica:4 anni fà in seguito a caduta accidentale riportai una frattura sottocapitata della testa del femore che venne trattata chirurgicamente con tre viti cannulate
Di base ho una talassemia intermedia ma senza ripercussioni sull'apparato scheletrico dal punto di vista osteoporotico fino ad allora, (precedenteMOC)
Dopo un anno subii l'intervento di rimozione dei mezzi di sintesi e tutto sembrava procedere regolarmente e soprattutto sembrava essere scongiurato il rischio di necrosi che fin dall'inizio mi avevano prospettato come possibile. Dal momento della frattura sono cominciati i dolori all'anca e non sono più passati.tranne dopo circa 6 mesi dal primo intervento,quando ricordo che avevo più dolori generalizzati e fastidi legati alle conseguenze del divieto di carico assoluto,dell' allettamento prolungato,ecc.Nel periodo seguente alla rimozione delle viti, il dolore e la facile affaticabilità mi hanno sempre accompagnato, con periodi di maggiore acuzie nelle stagioni più fredde..Nel frattempo ho fatto varie RX di controllo e una TC nell'aprile 2010 che ha rilevato notevole riduzione della rima articolare e irregolarità della superficie articolare.Infatti io notavo che gradualmente l'escursione articolare si era ridotta notevolmente.Nell'Ottobre 2010 il dolore era molto forte da costringermi a zoppicare e non si attenuava neanche con la fisioterapia
A Dicemre 2010 feci un'infiltrazione di acido ialuronico ecoguidata (2 fiale) senza alcun risultato.A Marzo 2011 feci una RM che rilevò la necrosi parziale, vengo perciò operata a Maggio:impianto di cellule staminali e fosfato tricalcico(prospettato come tentativo di rimandare la protesi al più tardi possibile ed io ho condiviso questo parere pur restando nel dubbio di quanto del mio dolore fosse dovuto alla necrosi e quanto all'artrosi)
Oggi a distanza di 8 mesi radiograficamente il crollo osseo è stato bloccato così come la necrosi, il dolore è ridotto ma non mi permette comunque di fare una vita normale compatibile con la mia età,dopo pochi passi zoppico e avverto che si stanno instaurando dei vizi posturali.
L'ortopedico mi ha detto di aspettare ancora 6 mesi per fare una valutazione definitiva
VI chiedo un parere in merito e vi pongo alcuni quesiti:potrebbe adesso essere utile l'infiltrazione di a.ialuronico? Ho sentito parlare inoltre di ricostruzione della cartilagine articolare,che ne pensate? Sto facendo una cura con integratori a base di Glucosamina,Condrotin Solfato, Calcio ecc anche se credo siano solo palliativi.Vi prego aiutatemi comincio ad essere stanca di aspettare e soprattutto di" vivere a metà".Eventualmente potete consigliarmi qualche struttura all'avanguardia in merito alle protesi d'anca visto che credo prima o poi dovrò fare? Vi ringrazio anticipatamente e infinitamente.
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Gentile utente,

le indicazioni ad una protesi dell'anca sono molto cambiate negli ultimi anni.
Il Suo è un caso che fino a pochi anni fa avrebbe consigliato di "aspettare, aspettare, aspettare".
Oggigiorno, la durata delle protesi e la possibilità di studiare procedure ad hoc per i pazienti giovani, fanno sì che sia possibile proporre l'intervento anche a persone della Sua età, in maniera da restituire loro quella qualità di vita che hanno perso.
Al momento, se esiste una necrosi con un crollo, non esistono soluzioni valide nè infiltrative, nè di "ricostruzione della cartilagine".
Sono solo possibili o l'ìosteotomia correttiva a cielo aperto (possibile in una ristrettissima minoranza di casi) oppure una protesi dell'anca, a patto che sia eseguita rispettando tutte le norme fondamentali tenuto conto della Sua giovane età.

Le allego un link che potrà esserLe utile:

https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/1-la-protesi-dell-anca-nel-paziente-giovane.html

Distinti saluti

Dr. Emanuele Caldarella

Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per l'immediata risposta e per l' interessante link allegato. Vorrei chiarire che in atto non c'è più un crollo della testa femorale, e la parte necrotica è stata tolta e sostituita con cellule staminali che hanno rivitalizzato quella zona, ecco perchè avevo pensato alla terapia infiltrativa come tentativo di ridurre il dolore pur sapendo di non risolvere completamente il problema.
Inoltre se posso approfittare della sua competenza e disponibilità, essendo un pò confusa, Le chiedo ancora: crede che debba passare un tempo minimo dall'ultimo intervento (ossia impianto di cellule staminali e sostegno di fosfato tricalcico -maggio 2011) per poter fare un impianto di protesi?
E' vero che il tipo di protesi si può stabilire solo in sala operatoria e al momento? Se fosse vero mi inquieterebbe un pò.......
La protesi di rivestimento e quella a conservazione di collo di cui ho sentito parlare, sono la stessa cosa?
Grazie nuovamente, anche se non potesse rispondermi.
Distinti saluti
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Gentile utente,

si può procedere alla protesi indipendentemente da quando è stato eseguito il tentativo con cellule staminali.
Come vede nell'articolo che Le ho inviato, sono descritte sia le protesi di superficie o rivestimento, che le protesi a stelo corto (risparmio del collo) che sono diverse come concetto tra loro. Le devo specificare che in caso di necrosi della testa femorale la protesi di superficie o rivestimento è assolutamente controindicata.
Quanto alla scelta della proetsi, non è affatto vero che vada scelta in sala!
Qualcuno forse lo sa, ma nei centri di eccellenza viene eseguita una pianificazione perioperatoria computerizzata con tanto di misurazioni millimetriche.

Distinti saluti
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille, è stato chiarissimo, farò tesoro dei suoi consigli.
Distinti saluti
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