Distorsione del primo dito mano dx

Salve,

due settimane fa (il 20 giugno), giocando in porta a calcetto, durante una normale parata ho sentito un forte dolore alla mano destra, soprattutto al pollice. Non ho fatto caso se il dito è "andato indietro" o cose varie, fatto sta che il dolore era piuttosto forte. Ho continuato a giocare, seppur con accortezza, e non ho subito ulteriori traumi.
La mattina dopo il dito è gonfiato leggermente, mentre è gonfiata molto il palmo alla base del pollice, assumendo anche un vago color livido, sul dorso alla base della prima falange, invece, c'erano un paio di macchioline più sul rosso, sempre dovute al trauma.

Il medico mi consiglia una radiografia che eseguo con urgenza intorno alle ore 14 (non in regime di pronto soccorso). Il radiologo prima di consegnarmi il referto, pur escludendo già fratture importanti, mi chiama perché voleva vedere con esattezza il punto in cui mi faceva male. Mi dice che all'altezza dei sesamoidi c'è un qualcosina ricollegabile o a una vecchia calcificazione oppure a una micro infrazione, pur escludendo al 99% quest'ultima. Parla di una semplice distorsione che guarirà da sola col tempo, senza necessità di visita ortopedica.
Torno dal dottore che mi consiglia comunque la visita ortopedica perché potrebbero esserci infiltrazioni di sangue nell'articolazione e mi consiglia pure una terapia antibiotica...
Vado il giorno dopo al pronto soccorso della vicina città, consegno il referto degli rx e dopo qualche ora, senza visitarmi, mi dicono che ho una distorsione del primo dito, mi praticano una fasciatura enorme con una doccia fatta al momento, dicendomi di tenerla per dieci giorni circa, senza antibiotici (che non avevo ancora assunto). Premesso che l'esperienza è stata tragicomica, col medico che non sapeva come fare a realizzare il bendaggio e richiama l'ortopedico, che mi chiede quanti giorni aveva detto di tenerlo... ecc... torno dal medico che mi consiglia una nuova visita ortopedica presso la ASL. Vado e lo specialista si rifiuta di visitarmi visto che avevo l'arto "ingessato" (ma non lo era) e, se volevo, potevo prendere un tutore per il primo dito presso una sanitaria, rimuovendo da solo il bendaggio, cosa che ho fatto giovedì scorso subito dopo la visita, dal momento che lo stesso bendaggio si era ormai allargato molto e dovevo ritoccarlo spesso con cerotto in rotolo. Tolto il bendaggio, il gonfiore era sparito e il colore normale, con dolore solo muovendo il dito.
Stasera mi dovrei togliere il tutore, scaduti i 10 giorni circa. Leggendo qua e là su internet (ovviamente si trova tutto e il contrario di tutto) ho appreso che in molti casi le distorsioni non sono così da sottovalutare.

Ora, visto le brutte esperienze mediche che mi sono capitate in questa occasione e avendo molto a cuore la piena funzionalità del primo dito sia per lavoro, sia essendo musicista, come posso comportarmi? Dovrei effettuare ulteriori esami/visite o devo semplicemente togliere il tutore e rieducare da solo il dito, es. con una pallina?
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
Gentile utente,
sicuramente non ha avuto una bella esperienza e, pur non essendo una parte attiva nella sua disavventura, mi sento di scusarmi per la classe che rappresento.
Riguardo il trauma che ha avuto, le consiglierei di eseguire comunque una valutazione specialistica. Nei traumi del I dito della mano bisogna saggiare soprattutto che il legamento collaterale della metacarpo falangea (l'articolazione alla base del pollice) sia solido, che non vi sia cioè una lesione di Stener (troverà sicuramente nel sito un articolo a riguardo).
Se il legamento collaterale è stabile in genere le distorsioni hanno comunque una prognosi più che buona.

Cordialmente

Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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dopo
Utente
Utente
Salve Dottore,
grazie mille per la cortese e celere risposta.
Grazie anche per la solidarietà nella disavventura, normalmente fino ad ora ho sempre avuto esperienze positive con la classe medica, ho voluto illustrare la situazione solo per far capire ai fini del consulto che di fatto non sono stato visitato, quindi ho una diagnosi e prognosi a parer mio molto approssimativa. L'esperienza l'ho vissuta in modo tragicomico visto che, in fin dei conti, ci sono cose ben più gravi di una distorsione.

Aggiorno la "cartella": mi sono tolto stasera il tutore dopo 11 giorni (dei 10 gg circa indicati dal PS), il gonfiore direi che è sparito del tutto (anzi, direi che il dito è quasi più smilzo, suppongo a causa dell'inattività), il colore della pelle è tornato al tono naturale.
Muovendo il dito (e solo muovendolo) è ancora indolenzito, i movimenti sembra che si siano tutti o quasi, diciamo che ancora è un po' "morto", non riesco a chiuderlo tutto, forse più per paura di fare un danno appena sento una punta di dolore (in ogni caso sopportabile) che per la necessità di una rieducazione vera e propria.

In ogni caso, più che d'accordo nell'effettuare una visita specialistica. Vista la brutta esperienza, però, chiederei cortesemente quali esami normalmente vengono effettuati per valutare se il trauma è veramente di tipo distorsivo e se vi è una lesione di Stener (della quale ho già letto qua e là)? Suppongo che gli rx già effettuati non bastino, premesso che ovviamente lo specialista mi dirà se e quali esami eseguire è verosimile un'ecografia o una RMN?

Infine, è il caso di continuare a indossare il tutore fino alla visita specialistica? E se si trattasse effettivamente di una lesione del legamento collaterale, gli 11 giorni passati senza intervenire - tutore a parte - potrebbero essere stati una "perdita di tempo" con conseguenze difficilmente recuperabili?

Grazie mille di nuovo, cordiali saluti.
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
In genere l'esame clinico è più che sufficiente.
Non terrei ancora il dito bloccato. Anzi, mi limiterei ad eseguire dei movimenti in flessione ed in estensione compatibilmente con il dolore

Cordialmente