Tendinopatia della rotula

Sono un runner, ho perso 35 kg in 5 mesi (da agosto a dicembtre 2012) correndo più o meno una volta al giorno 12-14 km. A maggio sento un dolore fastidioso al ginocchio, provo un'altra uscita ma mi fermo dopo poco perchè il dolore aumenta e mi rendo conto che non è il caso di forzare.
Dopo due mesi di stop e terapia antinfiammatoria blanda ( ho preso 600 mg di ibuprofene 2-3 volte al giorno per una settimana circa a causa di un ascesso) ecco la diagnosi dopo RMN.
- Note di tendinopatia delle rotule alal sua inserzione all'apice della rotula
- Sfumato edema spongioso interessa l'emipiatto tibiale sul fersante mediale e parzialmente il condilo sovrastante forse a relazionare ad alterazione della statico-dinamica con sovraccarico sul comparto mediale.
Lunedi andrò dal mio medico e poi sentiro due amici ortopedici ma la domanda è: cosa fare?
Le mie sorelle, medici, mi hanno risposto con un " te lo tieni ".
Aspetto la visita dall'ortopedico.
Suggerimenti e/o terapie consigliate? Ho letto di terapie ad ultrasuoni o con iniezioni di ozono.
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Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo 2.4k 64 118
Qualcosa nella biomeccanica articolare del ginocchio non va per il meglio per cui come risultato si è venuto ad instaurare una tendinopatia del tendine rotuleo ed una sofferenza del compartimento mediale del ginocchio. Una valutazione del problema sia sotto il profilo clinico sia sotto il profilo delle indagini strumentali è indispensabile per poter stabilire il da farsi. Ogni altra indicazione terapeutica che non tenga conto di quello che le ho detto non risulterebbe congruente e potrebbe inficiare qualsiasi risultato.
Il "te lo tieni" non lo condivido, fino a che si può fare qualcosa abbiamo il dovere di proporlo ai nostri pazienti.
Auguri

Dr. Luigi Grosso - Ortopedico Master Spalla Gomito Polso Mano
Busto Arsizio (VA) - Rapallo (GE) - Napoli
www.luigigrosso.net

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dopo
Utente
Utente
Venerdi ho la visita dall'ortopedico.
Lei mi parla di indagini strumentali...di che tipo?
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Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo 2.4k 64 118
Sarà il suo specialista a stabilire quelle che riterrà più opportuno fare.
Auguri
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dopo
Utente
Utente
Responso: edema spongioso condilo femorale mediale ed emipiatto tibiale mediale gionocchio dx (per una frattura da stress in via di guarigione).

Terapia consigliata: riposo, ghiaccio, analgesico al bisogno, ossigeno
terapia iperbarica, cemp (i-one igea).

La mia domanda principalmente è: è così facile vedere una frattura di quel tipo su una rmn? La visita è durata forse 20' di cui 10' a battere al pc le varie informazioni e/o ricette per le terapie. E poi...è normale che dopo tre mesi ancora non è guarita?
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Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo 2.4k 64 118
Quanto emerso è davvero una patologia "seccante". Le fratture dell'emipiatto tibiale o del piatto tibiale sono fra quelle più lente a guarire poiché il paziente "ci cammina sopra" anche se il medico consiglia di non farlo. E' tutta una questione di "peso" gravitazionale poiché il nostro corpo é "appoggiato" proprio sul ginocchio.
Abbia molta pazienza e vedrà che guarirà.
Auguri
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dopo
Utente
Utente
Stamattina ho sentito, per via telefonica, un'altro ortopedico di mia conoscenza per avere una conferma sull'efficacia della terapia proposta (chiaramente non può che confermare la diagnosi) e mi ha proposto l'aggiunta di integratori di calcio e vitamina D oltre all'utilizzo di un tutore.
La mia perplessità rimane sempre sui tempi di recupero tre mesi sono un pochino tanti, sopratutto considerando altri due mesi almeno, per la terapia iperbarica, ai tre già passati...