conflitto femoro-acetabolare e diagnosi contrastanti

Buon giorno,
ho 35 anni e sono sempre stato molto sportivo.
All'improvviso lo scorso mese di maggio ho iniziato a sentire un leggero dolore all'anca dx durante la corsa, dolore che solitamente passava appena mi fermavo.
Da fine giugno questo dolore si è trasformato in un leggero fastidio che non mi ha più abbandonato. Si tratta comunque di un fastidio che percepisco quando eseguo intra/extra ritazioni e che non mi crea problemi nel camminare. Ho per precauzione interrotto la corsa ed ora pratico solamente bici e nuoto.
La RMN senza contrasto ha evidenziato "segmenti ossei esaminati nella norma" e "modeste note condropatiche bilaterali" mentre la radiografia riporta "articolazioni coxa-femorali nella norma" e "lievi irregolarità artrosiche per i segmenti ossei esaminati della sinfisi pubica".
Ho eseguito due visite specialistiche. Il Dottore di Milano, che ha alle spalle migliaia di artroscopie d'anca, ha riportato "non evidenti segni di conflitto femoro-acetabolare" ma presenza di una modesta condropatia al labbro acetabolare, per quanto si possa capire da una risonanza normale, aggiungendo che il dolore potrebbe essere una conseguenza di un trauma e consigliando di tornare da lui entro 3/6 mesi. Il Dottore di Padova al contrario ha immediatamente diagnosticato un conflitto femoro-acetabolare consigliandomi un intervento in artroscopia.
Ovviamente ora brancolo nel buio avendo ricevuto due diagnosi molto diverse. Rimane comunque il fatto che percepisco sempre l'anca destra leggermente indolenzita e pesante e che non mi sento decisamente più come prima e che le intra/extra rotazioni sono causa di un leggero fastidio.
Ora ho deciso di effettuare un'ulteriore risonanza magentica ma questa volta con contrasto per "analizzare" lo stato delle cartilagini, come prescritto dallo specialista che crede nella presenza di un FAI di tipo CAM, e successivamente ritornare dagli stessi specialisti oppure chiedere ulteriori consulti.
Vi sarei grato se mi poteste dare la vostra opinione in merito.
Cordiali saluti
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Caro utente,

è in effetti abbastanza strano che un medico diagnostichi un conflitto e l'altro -soprattutto se così esperto nell'artroscopia dell'anca- dica che tale conflitto non è presente.

Certo, l'esperienza in questo campo conta moltissimo, quindi anche le parole del medico di Milano hanno un certo valore...

Mi stupisce però che nessuno dei due specialisti Le abbia proposto la risonanza con contrasto endoarticolare, che è il Gold Standard per la diagnosi e la stadiazione del conflitto.

In particolare, Le suggerirei di recarsi in un centro in cui venga eseguita l'Artro-RMN radiale secondo il protocollo di Ganz,

https://www.medicitalia.it/blog/ortopedia/1428-la-nuova-risonanza-che-vede-l-anca.html

La qualità di questo esame è infinitamente superiore rispetto ad una normale RMN del bacino.

Distinti saluti

Dr. Emanuele Caldarella

Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Gentile Dr. Caldarella,
innanzitutto La ringrazio per la risposta.
Per quanto concerne la risonanza magnetico con liquido di contrasto, questa mi è stata effettivamente prescritta dal medico di Padova che ha diagnosticato il conflitto.
Ho già preso appuntamento a metà ottobre per una artro-RMN con liquido di contrasto presso l'ospedale di Camposampiero (Padova).
Ritiene che la "normale" artro RMN con contrasto non permetta una completa valutazione degli eventuali danni condrali e che sia dunque necessario effettuare quella radiale secondo protocollo di Ganz?
Grazie ancora.
Saluti