Frattura scomposta epifisi distale della falange prossimale del terzo dito del piede

Buonasera,

Il 10 dicembre scorso ho subito una frattura scomposta della epifisi distale della falange prossimale del terzo dito del piede sinistro, con lussazione, dovuta a schiacciamento mentre praticavo sport.
Ho 27 anni.


In ospedale, dopo aver effettuato un intervento di riduzione e non potendo individuare il tendine estensore, hanno deciso di praticare un piccolo intervento chirurgico con anestesia locale realizzando una piccola incisione tramite bisturi per poter individuare il tendine.
Una volta finito sono stata informata della posizione del tendine dietro la frattura e per questo non immediatamente visibile, tranquillizzandomi di stare tranquilla che non avrei riscontrato alcun danno.


Sono passate esattamente sei settimane e, con relativo controllo ortopedico e radiografie, si è potuto constatare che la frattura è in avanzato stato di consolidamento e che mi è quindi possibile tornare con cautela a muovermi.


Premettendo di avere la patologia dei piedi cavi, riscontro ancora dolore nella parte superiore del dito e leggermente all’attaccatura del metatarso durante la flessione del piede in movimento di camminata.
Oltretutto il dito appare gonfio e più scuro nella parte inferiore e cioè nel punto della frattura, soprattutto dopo aver tentato di camminare, e sento spesso un leggero formicolio.


L’ortopedico mi ha detto di avere pazienza e stare tranquilla, però sono preoccupata che si tratti di un danno alle articolazioni, magari irreversibile.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Per sapere se ha avuto un danno alla articolazione bisogna vedere le rx, per capire se, oltre alla lussazione, che già di per sé comporta un danno articolare, quella frattura dell'epifisi distale della prima falange interessava anche la superficie articolare, evento possibile, trattandosi di un osso piccolissimo, e per sapere anche come è guarita la lesione riportata. L'unico che può spiegarle la reale condizione del dito è l'ortopedico che l'ha seguita fino a oggi, o un altro ortopedico da consultare per un secondo parere (porti con sé rx vecchie e nuove). Sulla opportunità di avere pazienza concordo con il suo ortopedico, visto il poco tempo trascorso dall'evento traumatico.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,

La ringrazio molto per i consigli e la veloce risposta.
Farò come mi ha detto e proverò a contattare un altro ortopedico per avere un secondo parere.

Mi conferma quindi che sono sufficienti le radiografie per poter valutare un eventuale danno alle articolazioni?

Cordiali saluti
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Lo confermo. Se allo specialista occorreranno altri accertamenti glielo dirà lui al termine della visita.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD