Meniscectomia e shaving

Egregi dottori,
sono un uomo di 56 anni con un serio problema al ginocchio sinistro. Un medico ortopedico mi ha prescirtto un esame RMN. Il referto dice "segni di meniscosi prevalenti al menisco interno, da questo lato contropatia femoro-tibiale con lieve sofferenza edematosa dell'osso intraspongioso al piatto tibiale interno. Regolari i legamenti crociati e collaterali. Piccola cisti poplitea. Contropatia fomoro-rotulea. Artrosi diffusa". Inzio una cura (condral 800) per 4 mesi. Il dolore persisteva ed aumentava. Mi sono perciò rivolto ad un altro ortopedico che mi consigliava l'intervento chirurgico poichè rilevava "lesione del corno posteriore menisco mediale, con grave condropatia femoro-rotulea, condilo femorale e piatto tibiale interno". Si procedeva ad intervento in artroscpia di "meniscectomia e shaving". Nonostante l'intervento e 20 gg di fisioterapia il dolore persiteva ancora. Ho rifatto perciò un nuovo esame di RMN il cui referto dice "presenza di artefatti ferromagnetici per pregresso intervento di meniscectomia parziale del menisco interno. Artrosi tricompartimentali di grado marcato con multipli osteofiti. Condropatia femoro-rotulea e femoro-tibiale interna di grado avanzato. Meniscosi del menisco interno con lieve lateralizzazione della porzione mediale del corno posteriore residuo. degenerazione di grado lieve del menisco esterno. Minuta lesione osteocondrale si apprezza in corrispondenza della gola intercondiloidea. Discreta quota di versamento articolare con ipertrofia sinoviale reattiva. Distensione fluida della borsa infrarotulea superficiale e della guaina comune dei tendini gastrocnemio semimembranoso, nel cui contesto si apprezzano sottili sepimenti. Regolare morfologia ed intensità di segnale dei legamenti crociati e collaterali".
A tutt'ora il dolore persiste intensamente soprattutto quando piego in massima flessione il ginocchio. Spero in una vostra illuminante risposta. Porgo i miei più distinti saluti. Grazie.
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Dr. Paolo Tessari Ortopedico, Medico dello sport 108 3
Gentile utente,
ho valutato attentamente quanto da Leiscritto e ci sono alcune cose che non si riescono a capire. Non mi spiego la presenza di artefatti ferromagnetici per un intervento di meniscectomia e shaving cartilagineo (fatto salvo l'utilizzo di presidi metallici da lasciare in sede o di rotture di strumenti).
Un grave quadro di artrosi del ginocchio in una persona di oltre 110 kg.deve assolutamente essere preceduto da una analisi dell'asse di carico degli arti inferiori per la valutazione di eventuali deviazioni in varo-valgo (eventualmente da correggere con osteotomia) in modo da dare la possibilità di un adeguato carico su tutta la struttura articolare.
Lo schaving cartilagineo ha senso su una lesione di grado lieve e se non vi è un difetto dell'asse di carico, altrimenti si rischia di andare verso un fallimento del trattamento.
Tutto quanto predetto risulta comunque imprescindibile da una attenta e scrupolosa valutazione clinica e radiografica.
Cordialmente saluto,
dr. Paolo Tessari
Ortopedico in Verona
045-8300454

dr. Paolo Tessari
ortopedico, artroscopista, protesista
specialista in medicina dello sport
Verona