Frattura distale perone dal 1ottobre 2022 - decorso edolori post gesso

Buongiorno
il 1ottobre a causa di una storta ho riportato la frattura distale del perone.

La frattura non è stata individuata subito perché a parte il momento in cui è avvenuta la storta, ho sentito dolore e gonfiore non in maniera esagerata, tant'è vero che ci ho camminato per 5 giorni (non esagerando a camminare e con l'ausilio di una stampella canadese) trattandola come una distorsione.
Ho sa dubito applicato arnica, ghiaccio, fasciato... come spesso mi accadeva per le distorsioni che non facevo da un po'...
Il piede si era sgonfiato piuttosto rapidamente, ma Dopo 4 gg si sono presentati degli ematomi sotto le dita e nella parte bassa del piede e ho chiesto al mio medico curante se era il caso di fare lastra.

Lì si è evidenziata la frattura ed è iniziato il vero calvario.

Io dormivo bene e senza dolori prima di scoprire la frattura, non avevo nemmeno problemi ad infilare la scarpa.

Dopo diversi consulti, data la delicatezza della frattura che risultava mediamente composta (secondo uno dei referti) e spiralata, ho optato per l'ingessatura perché con il tutore mi era stato detto che avrei potuto avere problemi nel caso non lo avessi messo bene, comunque lo dovevo tenere in scarico e mai tolto. . . poi si prospettava quasi sicuramente un intervento se non si fosse risanato bene.

Mi è stata applicata una doccia gessata il 7ottobre e il 14 ottobre, alla visita di controllo, è stato messo il gesso circolare, con il piede a 90 rispetto alla gamba.

Il gesso mi è stato tolto il 4novembre.

Ma al controllo del 4novembre la frattura non risultava completamente saldata.
Pertanto da quel momento ho dovuto indossare un tutore aircast e potevo iniziare dopo qualche giorno il carico parziale (30%, ho iniziato a caricarlo il 9novembre, al termine delle punture di eparina).
Al contempo ho iniziato la fisioterapia.

Il piede ha riacquistato una discreta mobilità delle dita ma ho dei dolori che mi preoccupano.

In particolare mi preoccupa un dolore che si è iniziato a presentare ancora con il gesso e si origina dal retro-esterno ginocchio e si dirige verso la caviglia.

Anzitutto provo fastidio doloroso nel piegare il ginocchio, che non riesco a fare appieno; poi sento continuamente "tirare" l'esterno del polpaccio e ovviamente mi fa male la caviglia, che è ancora un po' gonfia.

Ovviamente la fisioterapia sta facendo il suo progresso ma il fatto che il dolore che descrivo non passa e soprattutto si acuisce di notte mi preoccupa.

Ho notato che dormo a pancia in giù a volte e di conseguenza il piede è con la punta tirata in basso... Non so se è questo il motivo ma... Ripeto, prima di mettere il gesso non avevo nemmeno piu grande fastidio alla caviglia se non nella torsione (se non fosse stato per quel fastidio non avrei nemmeno chiesto di fare una lastra).
Come si spiega questo dolore che sento?
Cosa posso fare?

Vi ringrazio anticipatamente e vi auguro una buona giornata
[#1]
Dr. Paolo Marchettini Neurologo, Ortopedico, Algologo, Neurofisiopatologo 13
Buonasera
Il suo caso è proprio uno di quelli in cui una visita diretta è indispensabile, soprattutto per verificare se presenta disturbi della sensibilità o segni di infiammazione nella sede del dolore. In aggiunta è anche utile eseguire una risonanza magnetica per verificare che il suo osso non presenti segni di infiammazione (edema) nella sede di frattura.
Cordiali saluti

Prof. Paolo Marchettini

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio infinitamente per il suo consiglio.
Al momento dell'asportazione del gesso il piede era gonfio, ma tutti mi dicevano che era normale. Dopo pochi giorni ho iniziato la fisioterapia, quando ho iniziato ad appoggiare il 30% del peso, e pensavo che dopo un paio di settimane -come son passate ora- diventasse tutto più normale e invece a parte un po' di movimento del piede (non ancora completamente ripreso) mi ha fatto insospettire che qualcosa non fosse ancora a posto... Il piede si è sgonfiato un po', ma non del tutto e questi dolori non mi sembrano affatto normali. Pensavo di arrivare al controllo in ospedale (venerdì 25) ma secondo lei è il caso di farsi vedere prima da un altro specialista ( a inizio settimana)?
[#3]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
Aggiornamento in seguito alla visita ortopedica e lastra di tre giorni fa.

A distanza di un mese e 25 giorni dalla frattura, l'osso non presenta saldatura completa. Per la precisione il referto della rx riporta:

"Controllo in frattura al III distale di perone (Weber b) con monconi ossei fratturativi principali che persistono lievemente diastasati.
Minuta immagine ossicalcifica di proietta anteriormente all'epifisi tibiale distale, di non sicuro significato fratturativi.
Minimo slargamento della "pinza" malleolare."

Il referto appena esposto è identico a quello del 4novembre (tranne per il nome di chi lo ha refertato).

La visita ortopedica invece riporta quanto segue:

"Mantiene tutore. Si prescrive magnetoterapia. Continua fisioterapia. La paziente lamenta dolore ginocchio sin. Al persistere della sintomatologia utile eseguire RX ginocchio sinistro. Torna per visita ed RX di controllo il 15/12 ore 10. Prognosi 30gg".

Aggiungo che sto continuando ad assumere BoneCal, consigliato da
altro ortopedico.

Alla mia richiesta di poter tornare a guidare per brevi tratti (il mio posto di lavoro è circa a 3km da casa, ma nessuno potrebbe accompagnarmi) mi è stato detto che sarebbe meglio di non farlo.

Cos'altro posso fare per favorire la guarigione? Non riesco più a stare in casa, ho bisogno di uscire e stare all'aria aperta ma essendo soggetta a visita fiscale non posso farlo, e dopo due mesi è peggio di un nuovo lockdown.
Grazie