Ingessatura per frattura del radio

Buongiorno,
10gg fa ho avuto una frattura composta del radio ed al pronto soccorso mi hanno applicato una doccia gessata da sostituire dopo 7gg con un gesso definitivo, cosa che è avvenuta come previsto.


Ho però dei dubbi su questa ultima ingessatura.
Già mentre me la stavano applicando gli infermieri si lamentavano che il gesso non induriva, ma comunque dopo tanti maneggiamenti e tempo hanno completato il lavoro.

Ora, ha distanza di 2gg, dall'attacco del palmo fino a quasi metà avanbraccio il gesso risulta mollo (sembra una fasciatura).

Inoltre, cosa che mi preoccupa di più, è che il gomito si muove, mentre la mano rimane bloccata, generando quindi continue trazioni proprio sul polso.


Sono tornato all'abulatorio dove mi avevano fatto il gesso ma -senza neanche guardarmi l'ingessatura- a qualsiasio mio dubbio la risposta era sempre che il gesso era stato fatto apposta con quelle caratteristiche e che se avevo problemi sarei dovuto andare al pronto soccorso.
Ho avuto l'impressione che mi avrebbero risposto allo stesso modo anche se mi fossi presentato col gesso completamente mollo...

Il mio dubbio è che questa trazione non faccia bene alla frattura...Gradirei un vostro parere.


Grazie.
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Dr. Giovanni Francesco Gambino Ortopedico 15 1
I suoi dubbi sono certamente giusti in quanto un gesso che ha perso le sue caratteristiche può non essere sufficiente a mantenere la stabilità della frattura, che potrebbe scomporsi con esiti certamente più rilevanti.
Purtroppo la qualità del materiale per confezionare il gesso non è sempre eccellente e talvolta non è sufficiente la perizia degli operatori per compensare a tale carenza.
Alla visita di controllo andrebbe controllato anche lo stato in cui si trova il gesso e se necessario anche revisionarlo o sostituirlo.
Può darsi che la sua frattura sia talmente stabile e composta che i sanitari abbiano considerato il gesso sufficientemente valido anche se lesionato, ma non posso essere più specifico non conoscendo i dettagli clinici e radiografici.

Dr. Giovanni Francesco Gambino