Paura di adamantinoma tibiale

Buongiorno dottori,
ho 42 anni e soffro di doc fin da bambina ma ora è principalmente basato sull'ipocondria acutizzato da quando sono diventata mamma.

Ho un bimbo di 3 anni e una bimba di 9 giorni.

Ho spesso pensieri catastrofici riguardo la mia salute, paura di morire e non vederli più.

Ora arrivo al dunque.
In gravidanza ho avuto edema alle gambe, più evidente alla gamba destra.

Ora apparentemente le gambe sono tornate magre ma ho una sporgenza, un gonfiore a lato della tibia destra scoperta ieri e da quando l'ho vista non faccio altro che schiacciarla e stanotte era gonfissima.
Si è sgonfiato un po' con del ghiaccio.

Cercare in rete non mi ha affatto aiutata, so che non avrei dovuto cercare ma speravo di leggere qualcosa che potesse tranquillizzarmi, invece ho trovato quella che sembra essere la diagnosi:adamantinoma.

Ho passato quasi tutta la notte sveglia con il batticuore e ansia.

Al risveglio però ho avuto un attimo di sollievo accorgendomi che premendo un po' con il dito in alcuni punti rimane ancora la fossetta nonostante lagamba sembri magra.
Potrebbe esserci ancora un lieve linfedema localizzato in quel punto?

Ho notato che premendo anche a sinistra si sente qualcosa ma a destra è molto più evidente e si sente al tatto.

Purtroppo cercando in rete si legge solo di tumori.

Mi può aiutare con i limiti che ci sono in una diagnosi a distanza?


La ringrazio
Buona giornata
Daniela
[#1]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
In rete non troverà mai informazioni che la possano tranquillizzare perché manca la componente fondamentale della diagnosi, che solo il medico è in grado di fare dopo averla interrogata, ascoltata e visitata, e in alcuni casi anch'egli può essere in difficoltà: vi sono sintomi e segni clinici che sono comuni a più patologie ben diverse tra loro, e qui entra in gioco la diagnosi differenziale, che attraverso la presenza o l'assenza di altri sintomi e segni clinici permette di ridurre il ventaglio di possibilità fino a giungere al riconoscimento della patologia specifica. Lei ha "scelto" una patologia molto rara (poche centinaia di casi al mondo), che colpisce la parte anteriore della tibia, e soprattutto i maschi. La zona che lei definisce gonfia (ma non è chiara la sede) è probabilmente sede di edema, e continuare a stimolarla con la palpazione non ne aiuta la risoluzione. Se è preoccupata ci sono 2 cose da fare: 1) smettere di cercare diagnosi in rete, tanto più che sa di essere ipocondriaca; 2) consultare il suo MMG che valuterà il da farsi. So di non averla tranquillizzata ma a distanza non ho elementi per esprimere un parere fondato. Le posso però dire che l'adamantinoma è la possibilità più remota in assoluto in cui potesse imbattersi. Il suo medico, dopo averla visitata, sarà di certo più convincente.
Cordiali saluti.
Umberto Donati, MD

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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