Tampone faringeo

Buonasera,
circa 2 mesi fa, per una faringo-tracheite, mi è stato prescritto dapprima l'antibiotico "Avalox", sostituitomi, dopo appena 2 gg dalla somministrazione poiché mi causava pressione alta e forti giramenti di testa, con l'antibiotico "Ketek", il quale non ha avuto sul mio organismo nessun particolare effetto collaterale.
Il mese scorso, mi si è ripresentata la tracheite e questa volta mi è stato prescitto l'antibiotico "Zitromax" per 6 gg.
Sembrava tutto passato, ma purtroppo da una settimana o più sono ricomparsi gli stessi sintomi: leggera febbre, mal di gola, naso chiuso, doloti muscolari, difficoltà a deglutire, etc.
Il dottore mi ha quindi prescritto un nuovo antibiotico "Claritromicina" (2 compresse al giorno ogni 12 ore per 6 gg) e un tampone faringeo da fare dopo questa ennesima cura...
La mia domanda è quindi la seguente: è corretto fare il tampone dopo aver preso l'antibiotico? Oppure non dovrei prenderlo ma fare subito il tampone?
Grazie!
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Dr. Agostino Canessa Otorinolaringoiatra 465 10
vorrei sfatare un mito ma moltoooo raramente il tampone faringeo serve a qualche cosa... le infiammazioni delle vie aerodigestive superiori sono al 99% vausate da virus, poi il trovare un tampone faringeo positivo non significa per forza che quel germ(battere) sia il diretto responsabile dei disturbi. Spesso un reflusso faringo-laringeo asintomatico è la base di ricorrenti fastidi dato che indebolisce le difese locali

Agostino Canessa

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