Otomicosi

Spett.Le Dottore volevo dei chiarimenti a proposito della Otomicosi.
(Premetto che da circa 6 mesi noto che pulendo l'orecchio dx col cotton fioc ci sono delle "puntine nere".)
Le descrivo brevemente la mia situazione: a metà agosto 2010 ho cominciato ad avere un leggero mal di orecchio nella parte destra, al tatto mi faceva male e avevo la sensazione che fosse gonfio. Considerando che avevo l'influenza, ho pensato che fosse una conseguenza. Il dolore continuava sempre ad aumentare fino a diventare insopportabile e non sentire bene i rumori esterni così,il 09/09/2010, mi reco al Pronto Soccorso dove mi visita uno specialista, mi dice che sono funghi, ne aspira un pò e subito noto il sollievo. Mi prescrive per una settimana, mattina e sera, lavaggio auricolare con acqua borica al 3% e 3 gocce di Suadian sol. cutanea. Il problema si ripresenta a fine settembre e prima che il dolore aumenti mi faccio visitare, il 07/10/2010, privatamente da un altro specialista che conferma la diagnosi e la terapia sopra menzionata e aggiunge una scatola di "Enterelle". Sembra filare tutto liscio. Oggi, 17/11/2010, comincio ad avere di nuovo gli stessi fastidi: forte prurito, lieve dolore e ogni tanto delle fitte. Passando il cotton fioc (imbevuto di acqua borica)vedo di nuovo la presenza di "puntine nere". Ma questa otomicosi non può essere eliminata totalmente? Da cosa dipende? Quale sarebbe la cura migliore? Tra l'altro io e mio marito stiamo cercando di avere un bambino, è possibile seguire una cura? Non so che fare, sono molto preoccupata La prego di rispondermi al più presto, non ci dormo la notte. Ho paura che la situazione possa peggiorare e contaminare l'altro orecchio o altre parti del corpo. La ringrazio anticipatamente.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Sicuramente, nel suo caso, occorre necesariamente che si sottoponga ad un tampone auricoalre per la ricerca di germi patogeni e miceti (aspergillus niger?). Una volta in possesso della risposta, si potrà effettuare una specifica terapia farmacologica. un cordiale saluto

Dr. Raffaello Brunori