Frattura ossa naso

Buongiorno.
Mio figlio di 9 anni ha subito la frattura delle ossa nasali circa 11 giorni fa in seguito ad un investimento sulle piste da sci. Premetto che in seguito al trauma il naso si presentava fortemente deviato con una grande tumefazione che copriva parzialmente un occhio.
Scesi a valle, ci siamo recati subito al pronto soccorso dove è stata fatta una radiografia e siamo stati invitati a recarci la mattina successiva per una visita con l'otorino.
Il giorno suceessivo il medico ci rassicurava escludendo qualsiasi tipo di frattura. Ci siamo quindi tranquillizzati e abbiaomo atteso che la tumefazione guarisse.
Trascorsi 5 gg dal trauma la tumefazione si era ridotta ma a mio parere il naso non si presentava in asse (leggera deviazione a esse). Abbiamo interpellato il pediatra e su suo consiglio abbiamo organizzato una visita con un chirurgo maxillo-facciale che ha rilevato una frattura scomposta con collassamento della parete di sx (mi scuso per i termini ma non ho sotto mano il referto).
Trascorsi 10 gg dal trauma mio figlio è stato ricoverato con procedura di urgenza (procedura H24) per un tentativo di riduzione della frattura. Dopo un'attesa di molte ore, durante la visita dell'anestesista (prevista anestesia totale), mio figlio ha tossito ripetutamente. L'anestesista ha ritenuto troppo rischioso procedere elencando tutta una serie di rischi e dopo breve contestazione con il chirurgo che ritenvea di poter procedere in sicurezza, siamo stati fortemente scoraggiati dal proseguire.
Il chirurgo chiramente dispiaciuto ci ha comunicato che non avrebbe più potuto fare nulla nell'immediato in quanto quello per lui (10 gg dal trauma) era già l'ultimo termine entro cui poter tentare la riduzione e che passato tale termine avremmo dovuto attendere il comppleto sviluppo osseo di mio figlio (18 anni) per poi eventualmente effettuare una rinoplastica.
Visto il nostro immenso dispiacere e avendo preso a cuore nostro figlio il chirurgo prima di congedarsi ci ha chiesto di incontrarlo nuovamente lunedì prossimo (15 gg dal trauma).
Vorrei un parere sulla situazione in cui si trova mio figlio e sulla possibilità di poter ancora agire (riduzione frattura?) a 15gg. di distanza dal trauma. E' fattibile e quali rischi può comportare?
Vi ringrazio per qualsiasi suggerimento potrete fornire ad un padre in pena.

Cordialmente Saluto
Paolo
[#1]
Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Condivido il parere dell'Anestesista: sarebbe inutile rischiare complicanze visto la non urgenza dell'intervento. Il consiglio che posso darle è di sottoporre subito il bimbo ad una terapia antibiotica e mucolitica per la tosse; lunedi' Il Chirurgo valuterà se si potrà intervenire o meno per la riduzione e contenzione della frattura. Certo, 15 giorni sono un po' troppi, ma, forse, c'è ancora la possibilità per intervenire. Male che vada, si puo' sempre intervenire successivamente. Stia tranquillo1 Mi farà piacere avere notizie dopo la visita. Un cordiale saluto

Dr. Raffaello Brunori

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio infinitamente per la pronta risposta e per la sua cortesia. La metto al corrente degli ultimi eventi.

Stamattina sono riuscito a contattare direttamente il primario del reparto maxillo-facciale pediatrico dell'ospedale San Gerardo di Monza (mi hanno detto essere molto valido ed ero interessato ad avere un secondo parere) e ad ottenere una visita immediata. Purtroppo durante la visita il chirurgo mi ha confermato l'impossibilità di procedere in quanto le ossa si presentano già calcificate.
In verità si potrebbe procedere ma il trauma a suo dire sarebbe troppo grosso per un bambino e quindi consiglia di attendere il completo sviluppo e poi eventualmente procedere con una rinoplastica.
Mi ha anche rassicurato sul fatto che questo potrebbe con buona probabilità rimanere solo un problema estetico che non dovrebbe inficiare la funzionalità del naso.
A questo punto restano solo i rimpianti di non esserci accorti prima di quanto stava accadendo e di aver creduto ciecamente all'otorino che lo aveva visitato al pronto soccorso.

La ringrazio nuovamente per la sua immensa cortesia e per l'ottimo servizio che attraverso questo sito voi medici fate.

Buonasera
Paolo
[#3]
Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Se già è avvenuta la calcificazione, è giusto non procedere con l'intervento. Non si deve assolutamente sentire in colpa: si è mosso bene! Confermo che il problema potrà essere affrontato allo sviluppo del bimbo, ovvero intorno ai 17 anni. Cordialità
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