Il medico mi ha fatto fare il tampone faringeo, ho soltanto lo steptococco alfa, non quello beta

Ho 45 anni e da almeno 6 soffro di tonsillite cronica, tonsille criptiche con formazione di tonsilloliti. Da due mesi a questa parte ogni vota che si infiammano le tonsille mi viene una febbricola che non supera 37,5.
Il medico mi ha fatto fare il tampone faringeo, ho soltanto lo steptococco Alfa, non quello beta emolitico, però l'otorino che mi ha visitato ha detto che è meglio asportare le tonsille perché in futuro potrebbero darmi problemi di nefrite e mi ha chiesto ulteriori accertamenti. Quello che vorrei sapere è se la rimozione con il laser è adatta per chiunque, soprattutto per gli adulti e se ha dei rischi maggiori rispetto a quella chirurgica perché il mio otorino preferisce quella tradizionale, ma io ho la soglia del dolore molto bassa, non credo di poter sopportare un post operatorio pesante.
Mi può spiegare per sommi capi perché preferire un tipo di tecnica rispetto a un altra? Grazie anticipatamente per la sua cortese risposta, sono terrorizzata :)
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Personalmente, sono d'accordo con il suo Otorino di fiducia sulla tecnica da adottare per l'asportazione delle tonsille. Quella che attualmente viene piu' considerata è quella per dissezione con emostasi mediante elettrocoagulazione. Tale tecnica viene considerata "sicura" al fine di un possibile sanguinamento nel post-operatorio. Comunque, la scelta della tecnica è a discrezione del Chirurgo, in base alla propria esperienza chirurgica. Il laser non è altro che un bisturi, in fin dei conti, e, pertanto, non è una tecnica "miracolosa". Il dolore post-operatorio viene controllato farmacologicamente.
Concludendo, si affidi tranquillamente alle cure del suo Specialista. Un cordiale saluto

Dr. Raffaello Brunori

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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Egregio Dr Brunori, la ringrazio per la cortese risposta, ma continuo a pensare che il bisturi (per un adulto) sia una tecnica pericolosa in quanto presuppone l'uso di punti per suturare i vasi e questo è di per sé già un grosso rischio.
Cauterizzare la ferita con il laser dovrebbe ridurre al minimo la possibilità di sanguinamenti, ma molte strutture sanitarie non applicano questa soluzione.
Inoltre da circa tre-quattro anni è sempre più utilizzato, nella chirurgia tonsillare, il bisturi ad ultrasuoni, che, rispetto alle strumentazioni precedenti, riesce a "lavorare" a temperature prossime ai 50°C, riducendo in tal modo grandemente il danno dei tessuti circostanti. Questo bisturi seziona i tessuti e sigilla i vasi sanguigni per cui la perdita di sangue durante l'intervento sia scarsissima. Perché allora ricorrere al vecchio bisturi? Carenza di fondi? Mancanza di strutture idonee?
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Nessuno dei motivi da lei indicati: solo l'esperienza e la casistica.