Una forte tosse secca accompagnata

Buongiorno, cerco di ricostruire la storia del mio problema.

Intorno a febbraio 2010 si manifesta una forte tosse secca accompagnata a mal di gola che il mio medico di base identifica come tracheite e che viene trattata con terapia antibiotica per cinque giorni.

Successivamente al trattamento antibiotico, per diversi mesi, fino al luglio successivo (circa 6 mesi), sembra esserci una remissione dei sintomi.

Nel mese di luglio, in un periodo di soggiorno in una località marittima, all'improvviso si manifesta uno stato di malessere (febbre, debolezza) che evolve in una forte bronchite (diagnosticata dal mio medico di base) e trattata con terapia antibiotica (se non ricordo male, due antibiotici).

Da allora (esattamente un anno) sono affetto da un persistente mal di gola (sensazione di infiammazione), difficoltà nella deglutizione (dolorosa), alterazione della voce con raucedine, intermittenti dolori all'altezza dello sterno e fitte al collo in posizione "laterale" (per cercare di dare un'idea della posizione, si faccia riferimento al punto in cui la cintura di sicurezza di un'automobile lambisce il collo sedendosi dal lato guidatore).

In questo intervallo di tempo (l'ultimo anno) ho fatto tre visite otorinolaringoiatriche da due specialisti differenti.

Per il primo, la diagnosi è stata di tracheite (non ricordo maggiori dettagli)

Per il secondo (presso il quale ho effettuato due visite) si tratta invece di reflusso gastro esofageo che ho trattato per due volte: la prima con un unico sciroppo (Noremifa) per un mese. La seconda volta con più farmaci (4 per l'esattezza) di cui ricordo: Levogenix, Gaviscon e altri 2 di cui non ricordo il nome (di certo tra questi un inibitore di pompa).

Anche nel secondo caso il trattamento è durato per un mese.

Ad oggi, a distanza di circa un mese dal trattamento, riscontro ancora gli stessi sintomi descritti in precedenza (mal di gola, difficoltà e dolorosità della deglutizione, raucedine e variazione della voce). Anche durante la terapia non ho riscontrato un radicale miglioramento della sintomatologia, comunque riemersa al termine del trattamento.

Sono un fumatore dall'età di 17 anni (oggi ne ho 32). Sono alla ricerca disperata di un consiglio su come risolvere questo problema.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
L'importante che entrambi gli otorini abbiano escluso problematiche di rilievo. Resta il dubbio di un reflusso gastroesofageo che in tali circosanze dve essere trattato con dose doppia e per almeno 60 giorni.

Per l'accertamento del reflusso sono opportuni accertamenti diagnostici specifici, come la gastroscopia e, in caso di dubbio, di un esame di secondo livello come la pH-impedenziometria:


https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/951-reflusso-gastroesofageo-come-ottenere-una-diagnosi-perfetta.html


Un cordiale saluto

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
Utente
Gentile dott. Cosentino, la ringrazio per la risposta. Ad oggi sto ancora trattando il reflusso con un gastroprotettore e con uno sciroppo (Gaviscon), su indicazione del mio medico di base sulla base della diagnosi eseguita dall'otorino.

Vorrei chiederle se può darmi delle indicazioni sulla dieta (in particolare alimenti da evitare) da seguire per minimizzare i problemi legati al reflusso.

Grazie mille in anticipo.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Molto bene. Per la dieta le invio un altro mio articolo dove troverà tutti i suggerimenti.

Ovviamente, come dirò nell'articolo, non dovrà "eliminare" i cibi a rischio, ma solo evitare gli eccessi.


Cordiali saluti


https://www.medicitalia.it/minforma/scienza-dell-alimentazione/787-il-reflusso-gastro-esofageo-a-tavola.html




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Utente
Utente
Gentile dottore, la ringrazio ancora per la sua celere risposta. Il suo articolo è davvero molto interessante e ricco di utilissime informazioni per una corretta alimentazione.

Ora però vorrei sotto porle un altro quesito: in uno degli articoli collegati al suo, si parla della correlazione tra ernia iatale e reflusso gastroesofageo.

Nel mio caso, potrebbe essere questa l'origine del reflusso?

Se dovessi ipotizzare l'origine dell'ernia, potrebbe essere legata alla posizione, che io assumo anche per diverse ore al giorno, e che cerco di descrivere:

in pratica disteso a pancia in giù, sul letto, con il cuscino sotto il mento (il tutto per avere il portatile di fronte) così facendo che il mio corpo risulti come un "arco" sottoponendo quindi a "trazione" soprattutto l'addome?


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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
L'ernia, che ovviamente può predisporre al reflusso, non è determinata o aggravata dalla sua posizione. L'ernia può essere influenzata solo quando si aumenta la pressione addominale (durante lo sforzo della defecazione, nell'alzare dei pesi, ecc).



Saluti
[#6]
Utente
Utente
Dottore le scrivo ancora a distanza di qualche mese. Purtroppo il problema relativo all'MRGE non si è attenuato per nulla. Cerco di scriverle quali sono i sintomi attuali:

1) stipsi
2) difficoltà nella digestione
2) raucedine (con dolore alla gola e nella deglutizione)
3) frequenti eruttazioni (spero di utilizzare il termine giusto)
4) flatulenza (anche qui spero di utilizzare il termine corretto)

Proprio ieri mattina ho avuto una risalita di liquido trasparente espulso tramite la bocca.

In passato (ormai più di un anno fa), come le ho scritto nei precedenti post , ho avuto una fortissima tosse, trattata con terapia antibiotica, e una bronchite (questo almeno mi è stato diagnosticato). Dalle informazioni che sono riuscito a reperire, anche attraverso articoli presenti su medicitalia.it, mi sembra di aver capito che si tratta di patologie molto probabilmente collegate al reflusso.

Inoltre da diverse settimane ho un dolore all'addome e mi sento le gambe tirare (il modo migliore che trovo per descrivere questa sensazione è quello di paragonarlo alla presenza di un'ernia, spero di rendere l'idea)

Vi prego ditemi cosa devo fare, per risolvere questo problema e soprattutto se secondo voi i sintomi che ho descritto possono far pensare ad una forma grave di MRGE.

Da questa mattina sto assumendo ANTRA (omeprazolo).

Vi prego ditemi esattamente quello che devo fare (esami, visite, terapie) sono disperato. Grazie
[#7]
Utente
Utente
In particolare, poichè immagino mi consigliereteuna visita gastro-enterologica, poichè l'MRGE mi è già stato diagnosticato da una visita specialistica (mi sono rivolto ad un otorinolaringoiatra a causa della raucedine che ha individuato il MRGE), al momento della prenotazione potete indicarmi cosa comunicare di preciso allo specialista per andare direttamente al cuore alla prima visita (magari richiedere direttamente un esame)?

Grazie
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Deve soltanto descrivere la sua sintomatologia ..... tutti i disturbi.

Tranquillo.
[#9]
Utente
Utente
Dottore la ringrazio per la risposta. La aggiorno sula situazione e le pongo due ulteriori quesiti (sperando di non approfittare della sua gentilezza).

Da tre giorni sto assumendo un inibitore di pompa (trovando un certo sollievo) e ho prenotato una EGDS.

Tuttavia, seppure con un lieve miglioramento, la raucedine è rimasta. I quesiti sono i seguenti:

1) Attraverso la EGDS è possibile rilevare anche eventuali danni/problemi alle corde vocali?
2) E' possibile assumere l'inibitore di pompa per periodi lunghi senza avere effetti collaterali?
3) Ci sono rischi associati all'esecuzione dell'EGDS?
4) Esistono, oggi, rimedi definitivi per l'MRGE?

La ringrazio di cuore per la sua gentilezza e disponibilità.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k



1) Attraverso la EGDS è possibile rilevare anche eventuali danni/problemi alle corde vocali?

Si può avere la visione delle corde vocali ma lo specialsti di riferimento per la corretta interpretazione è l'ORL.

2) E' possibile assumere l'inibitore di pompa per periodi lunghi senza avere effetti collaterali?

Se è necessario deve essere preso. Gli effetti collaterali ci possono essere, ma sono individuali (è sufficiente leggere il bugiardino del farmaco).


3) Ci sono rischi associati all'esecuzione dell'EGDS?

E' sempre un esame invasivo ma oggi del tutto sicuro.


4) Esistono, oggi, rimedi definitivi per l'MRGE?

La terapia medica e la terapia chirurgica. Ovviamente bisogna valutare di caso in caso.



saluti



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