Rinorrea perenne
Buongiorno,
questa mail è per me una disperata ricerca di una soluzione al mio problema.
Le racconto la mia storia perché possiate avere un quadro diagnostico completo.
Ho 50 anni, e da 45 soffro di problemi respiratori dal naso con tutti gli effetti collaterali.
Ho iniziato a 6 anni, con l'operazione alle adenoidi e … tonsille (come usavano fare una volta
<<… e mentre che ci siamo...>>).
Da ragazzino, sempre raffreddato, ho sofferto di sinusite insufficientemente curata con noiosi aerosol (muco purulento).
Ho trascinato questi problemi fino ad adulto, sopportando con la forza della gioventù, non soffrendo più di sinusite, almeno a mio avviso, forse non in forma acuta, ma sempre raffreddato in tutte le stagioni, rinorrea continua, accentuata in inverno e ridotta in estate (muco chiaro, trasparente).
Circa 15 anni fa, sono stato operato al setto, con la promessa che avrei respirato come in "alta montagna", ma non è cambiato niente, alle mie perplessità dopo l'operazione e alle mie domande su turbinati e mucose, mi hanno risposto <<...se ci sono ci sarà un motivo...>>, l'unica cosa che è cambiata è stata che il muco invece di uscire dal naso mi cola in gola al 70% in piedi e al 95%
coricato.
Non ho mai fatto dei test allergici, forse perché dentro di me, profanamente, non sento di avere allergie, non starnutisco quasi mai, non ho impennate di malessere nei periodi delle fioriture, ma forse dovrei farli i test, potrebbe essere qualcos’altro.
Il 18 marzo 2008 ho subito un brutto incidente stradale, bacino sfondato, 4 vertebre dorsali lesionate, i processi spinosi fratturati, 4 costole fratturate, pancia aperta per sospetta emorragia alla milza (era sana), il Primario non si spiegava come facevo ad essere ancora vivo e camminare, chiaramente convivo con una protesi totale dell'anca dx e qualche problemuccio alla schiena.
Ho raccontato ciò perché durante e dopo l'ospedalizzazione (45 gg) ho avuto un’acutizzazione dei miei problemi respiratori, al punto che ora credo di avere una maggiore secrezione di muco, che mi ritrovo maggiormente in gola, che ho sempre la necessità di liberare (con grossi colpi di tosse e con quasi vomito).
Aggiungo che l’assunzione di liquidi mi provoca l’immediato aumento di secrezione di muco.
Si può interrompere la secrezione continua di muco?
Vivo questa situazione con grande imbarazzo di giorno e con continue, brusche, interruzioni del sonno la notte (congestione della trachea con forti sensazioni di soffocamento e dell’esofago con apertura dello sfintere esofageo e risalita dei succhi gastrici), a tutto ciò si sono anche aggiunte una rumorosa respirazione (quasi russare) e apnee che non avevo mai avuto in vita mia.
Sono forte con la mente, ma la mia qualità di vita sta arrivando ai limiti della umana sopportazione.
Esistono soluzioni?
Nella speranza di un Vostro cortese riscontro, ringrazio e porgo
Distinti saluti
Nino Giardina
questa mail è per me una disperata ricerca di una soluzione al mio problema.
Le racconto la mia storia perché possiate avere un quadro diagnostico completo.
Ho 50 anni, e da 45 soffro di problemi respiratori dal naso con tutti gli effetti collaterali.
Ho iniziato a 6 anni, con l'operazione alle adenoidi e … tonsille (come usavano fare una volta
<<… e mentre che ci siamo...>>).
Da ragazzino, sempre raffreddato, ho sofferto di sinusite insufficientemente curata con noiosi aerosol (muco purulento).
Ho trascinato questi problemi fino ad adulto, sopportando con la forza della gioventù, non soffrendo più di sinusite, almeno a mio avviso, forse non in forma acuta, ma sempre raffreddato in tutte le stagioni, rinorrea continua, accentuata in inverno e ridotta in estate (muco chiaro, trasparente).
Circa 15 anni fa, sono stato operato al setto, con la promessa che avrei respirato come in "alta montagna", ma non è cambiato niente, alle mie perplessità dopo l'operazione e alle mie domande su turbinati e mucose, mi hanno risposto <<...se ci sono ci sarà un motivo...>>, l'unica cosa che è cambiata è stata che il muco invece di uscire dal naso mi cola in gola al 70% in piedi e al 95%
coricato.
Non ho mai fatto dei test allergici, forse perché dentro di me, profanamente, non sento di avere allergie, non starnutisco quasi mai, non ho impennate di malessere nei periodi delle fioriture, ma forse dovrei farli i test, potrebbe essere qualcos’altro.
Il 18 marzo 2008 ho subito un brutto incidente stradale, bacino sfondato, 4 vertebre dorsali lesionate, i processi spinosi fratturati, 4 costole fratturate, pancia aperta per sospetta emorragia alla milza (era sana), il Primario non si spiegava come facevo ad essere ancora vivo e camminare, chiaramente convivo con una protesi totale dell'anca dx e qualche problemuccio alla schiena.
Ho raccontato ciò perché durante e dopo l'ospedalizzazione (45 gg) ho avuto un’acutizzazione dei miei problemi respiratori, al punto che ora credo di avere una maggiore secrezione di muco, che mi ritrovo maggiormente in gola, che ho sempre la necessità di liberare (con grossi colpi di tosse e con quasi vomito).
Aggiungo che l’assunzione di liquidi mi provoca l’immediato aumento di secrezione di muco.
Si può interrompere la secrezione continua di muco?
Vivo questa situazione con grande imbarazzo di giorno e con continue, brusche, interruzioni del sonno la notte (congestione della trachea con forti sensazioni di soffocamento e dell’esofago con apertura dello sfintere esofageo e risalita dei succhi gastrici), a tutto ciò si sono anche aggiunte una rumorosa respirazione (quasi russare) e apnee che non avevo mai avuto in vita mia.
Sono forte con la mente, ma la mia qualità di vita sta arrivando ai limiti della umana sopportazione.
Esistono soluzioni?
Nella speranza di un Vostro cortese riscontro, ringrazio e porgo
Distinti saluti
Nino Giardina
[#1]
Le soluzioni dipendono dalla diagnosi. Quasi sicuramente soffre anche di reflusso gastroesofageo che andrebbe trattato; quindi dovrebbe effettuare una visita orl con rinofibroscopia, un tc naso w seni paranasali senza mezzo di contrasto ed una polisinnografia. Quindi su dovrà procedere sulla scorta degli esiti di tali esami.
resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti dott.maurizio ruosi
[#2]
Gentile Paziente, le interpretazioni relative alle riniti che non sono allergiche, non sono infettive, e sono ostiche al trattamento, sono ancora oggetto di discussione in letteratura scientifica.
Sottolineerei però che in presenza di uno schema di Respirazione Orale Primaria (ROP) invece, una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e investe, non preriscaldata e umidificata nelle fosse nasali e nei seni, la mucosa faringea. Oltre a favorire l’irritazione di quest’ultima con meccanismo anche solo fisico, la mancata filtrazione nasale favorisce l’introduzione di agenti patogeni di vario tipo, anche perché il transito orale aggira il filtro costituito da interferon, macrofagi e trasporto muco ciliare , presente nelle mucose rinosinusali. Il mancato transito dell’aria inspirata attraverso il naso e soprattutto attraverso i meati medi e superiori, dove sboccano gli osti delle cavità sinusali, da un lato impedisce di fatto l’aspirazione assieme all’aria sinusale dell’abbondante quantità di Ossido Nitrico (potente antibatterico e antivirale) che nei seni viene prodotto, dall’altro impedisce il ricambio aereo all’interno dei seni: anche la mancanza di ventilazione é una delle cause di rinosinusite.
Abitualmente il concetto di Disturbo Ventilatorio e di Respirazione Orale viene associato a conformazioni anatomiche sfavorevoli, in particolare a livello di setto e turbinati, correggibili tradizionalmente per via chirurgica. Può peraltro esistere, specie se gli ingterventi chisrurgici specifici si sono rivelati insufficienti, anche un Disturbo Ventilatorio di tipo essenzialmente funzionale, legato allo schema respiratorio orale, che per vari motivi il paziente può aver assunto talvolta fin dall’infanzia, che non é necessariamente legato alla presenza di problemi anatomici. Quando il paziente, per qualunque motivo (specie quando si riduce l’autocontrollo o durante il sonno) apre la bocca, l’aria inspirata può scegliere di fatto due vie di passaggio, il naso o la bocca. Fra le due, per un principio generale di meccanica dei fluidi, è portata a preferire il transito con minori resistenze, che porta necessariamente alla scelta della via orale. Questo comporta di conseguenza l’esclusione della via nasale, pur in assenza di ostacoli meccanici di tipo anatomico, congeniti o dovuti a patologie acquisite quali l’ipertrofia adenotonsillare (che anzi, dalla respirazione orale può anche essere favorita). Si configura in questo modo un Disturbo Ventilatorio delle cavità nasali e paranasali, che favorisce l’insorgenza di rinosinusite.
l'apnea nel sonno ed il russare notturno rappresentano un conflitto tra la lingua e le strutture molli del retrobocca (palato molle, tonsille, adenoidi, retrofaringe)
Il russare è dato dalla vibrazione del palato molle dovuto al fatto che l'aria inspirata dalla bocca, e non dal naso come sarebbe auspicabile,(il paziente infatti ha spesso la gola secca e la notte sente il bisogno di bere) trova uno stretto passaggio tra il palato stesso (e le tonsille, specie nei bambini) e la lingua. Abitualmente si é soliti considerare, anche chirurgicamente (tonsillectomia, plastica del velo pendulo) solo una di queste componenti anatomiche, e cioé quella posteriore, e non si pensa alla correzione della componente anteriore, costituita dalla postura linguale, correzione che risulta spesso agevole ed incruenta. La lingua, infatti, essendo per gran parte in rapporto con la mandibola, dalla postura mandibolare e quindi dal tipo di occlusione (e di malocclusione) che il paziente presenta, h fortemente condizionata.
L'apnea nel sonno (se non di origine centrale), pur spesso essere un'aggravante dello schema strutturale sfavorevole sopra esposto.
Oltre all'approccio chirurgico, meno indicato nell'adulto, e alla ventilazione assistita, si pur oggi in molti casi optare per l'applicazione , durante la notte, di un dispositivo intraorale simile ad un apparecchio ortodontico, spesso in grado di migliorare o risolvere il problema.
Da ultimo sottolineao che il Reflusso Gastro Esofageo, se notturno, é spesso in relazione con l'Aponea nel Sonno.
Ultimissima (ma con scarse...,speranze) l'essere sovrappeso é SEMPRE un'aggravante. (comunque anche chi é sovrappeso ha una bocca)
La invito a leggere gli articoli linkati qui di seguito: sono scritti in chiave pediatrica (anche il suo problema inizia in età pediatrica!), ma la problematica strutturale e fisiopatologica é praticamente identica anche nell'adulto.
Cordiali saluti
www.studiober.com/pdf/Respirazione_Orale_e_Malocclusione.pdf
(attendere con pazienza quando si vuole aprire il link: è molto pesante)
www.studiober.com/pdf/Tosse_Medico_Pediatra.pdf (attendere con pazienza quando si vuole aprire il link: è molto pesante)
Sottolineerei però che in presenza di uno schema di Respirazione Orale Primaria (ROP) invece, una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e investe, non preriscaldata e umidificata nelle fosse nasali e nei seni, la mucosa faringea. Oltre a favorire l’irritazione di quest’ultima con meccanismo anche solo fisico, la mancata filtrazione nasale favorisce l’introduzione di agenti patogeni di vario tipo, anche perché il transito orale aggira il filtro costituito da interferon, macrofagi e trasporto muco ciliare , presente nelle mucose rinosinusali. Il mancato transito dell’aria inspirata attraverso il naso e soprattutto attraverso i meati medi e superiori, dove sboccano gli osti delle cavità sinusali, da un lato impedisce di fatto l’aspirazione assieme all’aria sinusale dell’abbondante quantità di Ossido Nitrico (potente antibatterico e antivirale) che nei seni viene prodotto, dall’altro impedisce il ricambio aereo all’interno dei seni: anche la mancanza di ventilazione é una delle cause di rinosinusite.
Abitualmente il concetto di Disturbo Ventilatorio e di Respirazione Orale viene associato a conformazioni anatomiche sfavorevoli, in particolare a livello di setto e turbinati, correggibili tradizionalmente per via chirurgica. Può peraltro esistere, specie se gli ingterventi chisrurgici specifici si sono rivelati insufficienti, anche un Disturbo Ventilatorio di tipo essenzialmente funzionale, legato allo schema respiratorio orale, che per vari motivi il paziente può aver assunto talvolta fin dall’infanzia, che non é necessariamente legato alla presenza di problemi anatomici. Quando il paziente, per qualunque motivo (specie quando si riduce l’autocontrollo o durante il sonno) apre la bocca, l’aria inspirata può scegliere di fatto due vie di passaggio, il naso o la bocca. Fra le due, per un principio generale di meccanica dei fluidi, è portata a preferire il transito con minori resistenze, che porta necessariamente alla scelta della via orale. Questo comporta di conseguenza l’esclusione della via nasale, pur in assenza di ostacoli meccanici di tipo anatomico, congeniti o dovuti a patologie acquisite quali l’ipertrofia adenotonsillare (che anzi, dalla respirazione orale può anche essere favorita). Si configura in questo modo un Disturbo Ventilatorio delle cavità nasali e paranasali, che favorisce l’insorgenza di rinosinusite.
l'apnea nel sonno ed il russare notturno rappresentano un conflitto tra la lingua e le strutture molli del retrobocca (palato molle, tonsille, adenoidi, retrofaringe)
Il russare è dato dalla vibrazione del palato molle dovuto al fatto che l'aria inspirata dalla bocca, e non dal naso come sarebbe auspicabile,(il paziente infatti ha spesso la gola secca e la notte sente il bisogno di bere) trova uno stretto passaggio tra il palato stesso (e le tonsille, specie nei bambini) e la lingua. Abitualmente si é soliti considerare, anche chirurgicamente (tonsillectomia, plastica del velo pendulo) solo una di queste componenti anatomiche, e cioé quella posteriore, e non si pensa alla correzione della componente anteriore, costituita dalla postura linguale, correzione che risulta spesso agevole ed incruenta. La lingua, infatti, essendo per gran parte in rapporto con la mandibola, dalla postura mandibolare e quindi dal tipo di occlusione (e di malocclusione) che il paziente presenta, h fortemente condizionata.
L'apnea nel sonno (se non di origine centrale), pur spesso essere un'aggravante dello schema strutturale sfavorevole sopra esposto.
Oltre all'approccio chirurgico, meno indicato nell'adulto, e alla ventilazione assistita, si pur oggi in molti casi optare per l'applicazione , durante la notte, di un dispositivo intraorale simile ad un apparecchio ortodontico, spesso in grado di migliorare o risolvere il problema.
Da ultimo sottolineao che il Reflusso Gastro Esofageo, se notturno, é spesso in relazione con l'Aponea nel Sonno.
Ultimissima (ma con scarse...,speranze) l'essere sovrappeso é SEMPRE un'aggravante. (comunque anche chi é sovrappeso ha una bocca)
La invito a leggere gli articoli linkati qui di seguito: sono scritti in chiave pediatrica (anche il suo problema inizia in età pediatrica!), ma la problematica strutturale e fisiopatologica é praticamente identica anche nell'adulto.
Cordiali saluti
www.studiober.com/pdf/Respirazione_Orale_e_Malocclusione.pdf
(attendere con pazienza quando si vuole aprire il link: è molto pesante)
www.studiober.com/pdf/Tosse_Medico_Pediatra.pdf (attendere con pazienza quando si vuole aprire il link: è molto pesante)
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 21.9k visite dal 09/08/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Rinite
La rinite è una malattia infiammatoria del naso molto diffusa, può essere allergica e causare prurito, ostruzione nasale, starnuti. Diagnosi, cure e complicanze.