Empty nose syndrome
Buon giorno a tutti,
Sono un ragazzo di 24 anni, quello che vi pongo è un problema da poco messo in evidenza in Italia. In sintesi sono stato operato due volte perchè,come tanti, avevo setto nasale deviato e turbinati ipertrofici, due volte, la seconda volta un anno fa per una revisione del setto e per eliminare uno sperone osseo (diceva lui), sempre dallo stesso chirurgo. A tre anni dalla prima operazione continuavo a non respirare da una parte, ma in maniera diversa rispetto a prima. L'otorino che mi visita, dopo accurate foto e endoscopia, mi fa notare che il chirurgo ha rotto il turbinato inferiore di destra lasciando un porzione minima di coda e che ha effettuato un ampia antrostomia meatale destra allargando a sproposito la comunicazione tra fossa nasale e seno mascellare rendendo questo spazio un unico antro. Mi manda a Bologna da un abile rinologo
quà in Italia che mi da la diagnosi: Empty Nose Syndrome o Sindrome da naso vuoto. Ora, so benissimo nel dettaglio quali sono le caratteristiche e i sintomi che descrivono questo quadro patologico, e vi assicuro che la mia vita è cambiata veramente, è come se avessi sempre fame d'aria, sempre soffocato, una tragedia vera e propria.. I rimedi chirurgici consistono nell'applicare un materiale d'innesto (alloderm, il problema del grasso è che va incontro a riassorbimento) che permetta di esporre la mucosa (con i suoi recettori) all'aria per ricreare anche una certa resistenza simile a quella che permette il turbinato. Il principe di questa tecnica è un noto americano che ha molta esperienza in questo approccio chirurgico, e mi sto rivolgendo ad un tedesco che collabora con lui e che si occupa primariamente di questo.
Ora quello che vi vorrei chiedere è questo: dato che ho raccolto molte informazioni che documentano sfacciatamente il danno che ho subito, tra cui RM (che è stata fatta per un altro motivo e che mi ha fatto venire il campanello di allarme, perchè da quì si vede un ispessimento esagerato della mucosa del seno mascellare coinvolto,esito quindi di una sinusite, e la"mancanza del turbinato"), TAC, film endoscopico e diagnosi di noti specialisti, e in più avendo recuperato dall'azienda ospedaliera dove sono stato operato le due cartelle cliniche, in particolare quella della prima operazione, ho visto che io ho firmato un consenso per una TURBINOPLASTICA e non TURBINECTOMIA!
Ora.. Siccome ho davvero bisogno di soldi per andare a operarmi in questo centro specialistico all'estero, nella speranza di trovare giovamento dall'operazione (prima ovviamente dovró fare una visita con degli esami), volevo sapere, sulla base della vostra esperienza, se ci sono gli estremi per chiedere un risarcimento del danno, anche se permettetemi di dire che il chirurgo non essendo mai stato onesto da dirmi come stavano davvero le cose, consigliandomi di operarmi una inutile seconda volta (quello sperone osseo che dice lui poteva pure toglierlo prima), fino a quando non gli ho messo davanti quella RM, quindi prima ancora di chiedere il consulto degli altri specialisti, dal"mio" punto di vista meriterebbe una denuncia penale, questo istintivamente, ma ovviamente non è il caso considerando le lungaggini che ne conseguono... addirittura ebbe il coraggio di dirmi che il turbinato era andato in necrosi..."da solo", nemmeno fossi un contadino ignorantello, con tutto il rispetto per i contadini che forse sono più onesti e hanno più dignità di lui.
Mi scuso per i toni, sono di un campo vicino al vostro anch'io, ma comunque la cosa che mi preme di più al momento è provare a rimediare al mio problema e non tanto puntare il dito contro il responsabile, purtroppo si sa, sono cose che succedono, ma l'importante peró è essere chiari"sempre"e onesti da ammettere anche probabili complicanze.
Spero di non avervi annoiato e spero di avervi trasmesso il mio problema, che credo sia quello di"tanti"ma che purtroppo non sanno di avere.
Ringrazio tutti anticipatamente
Paolo
Sono un ragazzo di 24 anni, quello che vi pongo è un problema da poco messo in evidenza in Italia. In sintesi sono stato operato due volte perchè,come tanti, avevo setto nasale deviato e turbinati ipertrofici, due volte, la seconda volta un anno fa per una revisione del setto e per eliminare uno sperone osseo (diceva lui), sempre dallo stesso chirurgo. A tre anni dalla prima operazione continuavo a non respirare da una parte, ma in maniera diversa rispetto a prima. L'otorino che mi visita, dopo accurate foto e endoscopia, mi fa notare che il chirurgo ha rotto il turbinato inferiore di destra lasciando un porzione minima di coda e che ha effettuato un ampia antrostomia meatale destra allargando a sproposito la comunicazione tra fossa nasale e seno mascellare rendendo questo spazio un unico antro. Mi manda a Bologna da un abile rinologo
quà in Italia che mi da la diagnosi: Empty Nose Syndrome o Sindrome da naso vuoto. Ora, so benissimo nel dettaglio quali sono le caratteristiche e i sintomi che descrivono questo quadro patologico, e vi assicuro che la mia vita è cambiata veramente, è come se avessi sempre fame d'aria, sempre soffocato, una tragedia vera e propria.. I rimedi chirurgici consistono nell'applicare un materiale d'innesto (alloderm, il problema del grasso è che va incontro a riassorbimento) che permetta di esporre la mucosa (con i suoi recettori) all'aria per ricreare anche una certa resistenza simile a quella che permette il turbinato. Il principe di questa tecnica è un noto americano che ha molta esperienza in questo approccio chirurgico, e mi sto rivolgendo ad un tedesco che collabora con lui e che si occupa primariamente di questo.
Ora quello che vi vorrei chiedere è questo: dato che ho raccolto molte informazioni che documentano sfacciatamente il danno che ho subito, tra cui RM (che è stata fatta per un altro motivo e che mi ha fatto venire il campanello di allarme, perchè da quì si vede un ispessimento esagerato della mucosa del seno mascellare coinvolto,esito quindi di una sinusite, e la"mancanza del turbinato"), TAC, film endoscopico e diagnosi di noti specialisti, e in più avendo recuperato dall'azienda ospedaliera dove sono stato operato le due cartelle cliniche, in particolare quella della prima operazione, ho visto che io ho firmato un consenso per una TURBINOPLASTICA e non TURBINECTOMIA!
Ora.. Siccome ho davvero bisogno di soldi per andare a operarmi in questo centro specialistico all'estero, nella speranza di trovare giovamento dall'operazione (prima ovviamente dovró fare una visita con degli esami), volevo sapere, sulla base della vostra esperienza, se ci sono gli estremi per chiedere un risarcimento del danno, anche se permettetemi di dire che il chirurgo non essendo mai stato onesto da dirmi come stavano davvero le cose, consigliandomi di operarmi una inutile seconda volta (quello sperone osseo che dice lui poteva pure toglierlo prima), fino a quando non gli ho messo davanti quella RM, quindi prima ancora di chiedere il consulto degli altri specialisti, dal"mio" punto di vista meriterebbe una denuncia penale, questo istintivamente, ma ovviamente non è il caso considerando le lungaggini che ne conseguono... addirittura ebbe il coraggio di dirmi che il turbinato era andato in necrosi..."da solo", nemmeno fossi un contadino ignorantello, con tutto il rispetto per i contadini che forse sono più onesti e hanno più dignità di lui.
Mi scuso per i toni, sono di un campo vicino al vostro anch'io, ma comunque la cosa che mi preme di più al momento è provare a rimediare al mio problema e non tanto puntare il dito contro il responsabile, purtroppo si sa, sono cose che succedono, ma l'importante peró è essere chiari"sempre"e onesti da ammettere anche probabili complicanze.
Spero di non avervi annoiato e spero di avervi trasmesso il mio problema, che credo sia quello di"tanti"ma che purtroppo non sanno di avere.
Ringrazio tutti anticipatamente
Paolo
[#1]
Penso, sulla base di cio' che descrivi, che ci siano gli estremi per una richiesta di risarcimento di danno. Mi pare anche di aver capito che tutto cio' sia emerso anche dalla visita fatta a Bologna e dalle immagini della RM. Se cio' me lo confermi, puoi adire le vie legali. Non conviene la via penale. Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
Utente
Gentile dottor Brunori
Glielo confermo; oltre alla diagnosi del professore e la risonanza ci sono la TAC e il filmato endoscopico che fa vedere meglio la rimozione del turbinato, l'apertura dell'ostio del seno mascellare e il cambiamento morfologico della mucosa, che ha perso il caratteristico epitelio respiratorio.
A dicembre andró in Germania a fare e si vedrà se ci possono essere i presupposti per fare qualcosa. Non sono molto speranzoso purtroppo, essendo la terza volta che mi dovrebbero toccare il naso. Speriamo in bene.
Cordiali saluti
Paolo
Glielo confermo; oltre alla diagnosi del professore e la risonanza ci sono la TAC e il filmato endoscopico che fa vedere meglio la rimozione del turbinato, l'apertura dell'ostio del seno mascellare e il cambiamento morfologico della mucosa, che ha perso il caratteristico epitelio respiratorio.
A dicembre andró in Germania a fare e si vedrà se ci possono essere i presupposti per fare qualcosa. Non sono molto speranzoso purtroppo, essendo la terza volta che mi dovrebbero toccare il naso. Speriamo in bene.
Cordiali saluti
Paolo
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.3k visite dal 26/10/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Rinite
La rinite è una malattia infiammatoria del naso molto diffusa, può essere allergica e causare prurito, ostruzione nasale, starnuti. Diagnosi, cure e complicanze.