Ascesso peritonsillare

Buongiorno,
mio figlio di 17 anni un mese fa è stato ricoverato 2 gg per un ascesso peritonsillare. Aveva mal di gola da 3 giorni, con difficoltà a deglutire e a parlare; non aveva febbre, e questo purtroppo ci ha indotto ad aspettare (non sapevamo neanche dell'esistenza di questa malatttia). Il terzo giorno stava meglio, ma poi la sera gli è venuta un po' di febbre (37,2), la difficoltà a deglutire aumentava e così siamo andati al Pronto Soccorso di un grande ospedale di Roma. L'ascesso è stato drenato, è stato curato con Augmentin endovena e cortisone, dopo 2 gg. è stato dimesso e la cura a casa è proseguita per un totale di 7 gg. Alla dimissione ci hanno raccomandato la tonsillectomia entro un paio di mesi; alla visita di controllo (stesso ospedale) il medico è stato più attendista, ha detto che ovviamente si dovrà fare se si dovesse ripetere, ma che potrebbe essere stato un episodio isolato.
Mio figlio non ha mai sofferto di tonsillite, e anche questo episodio non è stato conseguente a tonsillite ma gli è venuto direttamente l'ascesso. Non sono contraria all'intervento in assoluto, ma dato che lui non aveva una tonsillite, ha senso togliere le tonsille? Non è che si potrebbe ripetere ugualmente, nonostante l'intervento?
Vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
Pur non conoscendo il caso specifico di suo Figlio, penso che occorra che si sottoponga all'intervento chirurgico di tonsillectomia. Ovviamente, una volta tolte le tonsille, non si puo' piu' manifestare l'ascesso. Un cordiale saluto

Dr. Raffaello Brunori