Problemi tubarici
Gentili dottori soffro da alcuni anni di un problema che con il tempo mi sta logorando sia fisicamente a causa del cortisone che devo prendere quando il problema si presenta sia psicologico in quanto la situazione sta diventando per me insostenibile. Ogni volta che prendo un raffreddore e mi si forma del catarro di lì a qualche giorno mi si tappa l'orecchio sinistro. A volte per pochi giorni, a volte anche per due settimane. Io sono in cura da un ottimo otorinolaringoiatria ma lo stesso sostiene che a questo problema non c'è soluzione se non di fare delle insuflazioni. Questo problema dice che è dovuto a delle aderenze che ho nella tuba. Volevo sapere da voi se davvero non ci sono soluzioni anche chirurgiche a questo mio problema che, ripeto, mi sta rovinando l'esistenza. Ringrazio anticipatamente.
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Non conosco personalmente il suo caso specifico e, pertanto, non sono in grado di dirle se ci possa essere o meno una soluzione al problema lamentato. Una delle strade da intraprendere potrebbe essere l'utilizzo dei lisati batterici, ovvero di una sorta di vaccino anticatarrale. Vorrei sapere come respira con il naso. Grazie
Dr. Raffaello Brunori
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Cio' dipende da un aumento di volume dei turbinati, ovvero di quelle mucose nasali che hanno il compito di filtrare, umidificare e riscaldare l'aria che respiriamo. Mi farà piacere conoscere il parere del Collega in merito.Buona giornata
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Utente
Gentile Dott. Brunori sono appena tornata dalla visita dall'otorino. Le spiego in parole povere ossia quello che ho capito io. L'udito, a dire del medico, non si è abbassato di molto (solo due toni mi pare di aver capito) anche se a me sembra di essere quasi completamente sorda dall'orecchio sinistro. Mi ha diagnosticato una probabile idrope e mi ha consigliato una risonanza magnetica (che io già avevo fatto qualche anno fa per problemi analoghi dovuti ad un virus all'interno dell'orecchio poi curato con successo completamente e, che probabilmente è quello che mi ha dato questa condanna). Ha ipotizzato, ma a largo raggio, anche la Meniere ma io mi auguro vivamente di no. Mi ha ordinato Deflan 30 mg. una volta al giorno per 4-5 giorni e Vertiserc 2 volte al giorno (qualche giorno fa ebbi dei piccoli capogiri non vere e proprie vertigini), poi mi ha parlato, in caso dopodomani io non abbia miglioramenti, di iniezioni di cui non ricordo il nome sinceramente dato che ero sola e abbastanza agitata. Secondo lei dottore recupererò l'udito?? In qualunque maniera anche chirurgica?? Non posso pensare di finire la mia vita sociale a 41 anni perchè così sarà, visto che io sono una persona estremamente ente ente sensibile e sofferente di attacchi di panico. Sono estremamente sportiva e l'idea di non poter più praticare sport mi distrugge.....Grazie del suo tempo e del suo consiglio caro dottore.
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Calma! Di sicuro non diventerà una invalida. Purtroppo, non sono in grado di convalidare cio' che le ha detto il Collega, non avendo modo di visitarla e di leggere la risposta dell'esame audiometrico. Facciamo questi accertamenti prescritti e vediamo cosa esce fuori. A presto
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Utente
Lei ha ragione ma sono ormai troppi anni che vado avanti con questo calvario delle orecchie solo che fino ad ora l'udito l'ho sempre recuperato, questa volta invece dopo 4 giorni bentelan e 2 di deflan non ho avuto ancora risultati . Lei comunque mi sa dire se nel mio caso (diamo per esatta la diagnosi di idrope) c'è un modo comunque per recuperare l'udito se la cura farmacologica non dovesse dare risultati ossia operazione chirurgica o pretesizzazione. Ho bisogno di avere una via d'uscita perchè altrimento rischio di diventare pazza. Grazie e scusi dello sfogo..
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Utente
Gentilissimo Dott. Brunori volevo aggiornarLa sulle mie condizioni. Dopo 2 giorni e mezzo di cura con deflan e vertiserc l'udito mi è tornato perfetto (che sospiro di sollievo) anche se non Le nascondo che sono stata e sto tuttora in panico alla minima variazione (temo nella ipoacusia fluttuante)...ogni mattina mi sveglio e dico: Dio ti ringrazio che ci sento bene....è brutto vivere così. Lo scorso mercoledì ho fatto la risosanza magnetica la quale non ha rilevato assolutamente nulla se non del gran materiale infiammatorio cronico nei seni mascellari soprattutto nel sinistro (quello del mio orecchio malato - secondo Lei è una coincidenza o può aver provocato i miei problemi??). Ora venerdì prossimo devo andare di nuovo dall'otorino il quale mi farà un esame (non ricordo il nome) in cui, mi ha spiegato, che mi inietterà del liquido (acqua??) all'interno delle orecchie per vedere come lavorano i miei labirinti e da lì stabilire se ho l'idrope. Volevo comunque chiederLe una cosa... è da giorni che oltre ai problemi di cui sopra, per il momento risolti, ogni volta che deglutisco ho le orecchie che mi scrocchiano in modo abbastanza forte (non mi dà però nessun fastidio)....secondo Lei l'idrope potrebbe essere una causa di ciò? Ogni tanto poi mi sembra pure di avere una fitta all'interno di entrambe le orecchie....in modo sporadico ed alterno....secondo Lei cosa può essere?? L'idrope?? Grazie di cuore del Suo tempo e della Sua pazienza!!
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Gentile Paziente, poiché il disturbo permane nonostante i molti consulti specialistici ORL, forse sarebbe il caso di pensare che il problema si nasconda anche altrove.
Potrebbe trattarsi di una disfunzione tubarica, cioè di un cattivo funzionamento di quel tubicino (la tromba o tuba di Eustachio) che mette in comunicazione il retrobocca con l’orecchio medio, e serve ad aerarlo, a drenare il catarro che si forma e a compensare eventuali sbalzi di pressione fra le due superfici del timpano. All’interno della tuba può ristagnare del muco. Il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: in presenza di muco si percepiscono a volte dei rumorini dovuti alla mobilizzazione del muco stesso ("ogni volta che deglutisco ho le orecchie che mi scrocchiano in modo abbastanza forte (non mi dà però nessun fastidio)".
Molto spesso il cattivo funzionamento della tuba è legato a sua volta ad una disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare.
Come sopra accennato, il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: infatti , quando sentiamo questo "tappamento", solitamente cerchiamo di muovere la mandibola o deglutire, il che, in un orecchio normale, favorisce lo "stappamento" , che é in realtà un ripristino della pervietà tubarica e un compenso delle diverse pressioni sulle due superfici del timpano.
Quando invece, come mi pare di capire nel suo caso, questo non accade, o accade con difficoltà, (disfunzione tubarica) a volte siamo di fronte ad un conflitto che si instaura fra la tuba e il condilo della mandibola, che può essere dovuto a sua volta alla malocclusione dentaria con malplosizione mandibolare: in pratica, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, all'interno della cassa timpanica, dell'equilibrio pressorio alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamento posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, possono dar luogo ad una ipofunzionalità tubarica e quindi alla spiacevole sensazione che lei lamenta.
"Ogni tanto poi mi sembra pure di avere una fitta all'interno di entrambe le orecchie....in modo sporadico ed alterno....secondo Lei cosa può essere?? "
R: Anche molti dolori all'orecchio che non trovano spiegazione in campo otorinolaringoiatrico possono essere dovuti a disturbi dell'Articolazione Temporo Mandibolare.
Può quindi essere utile considerare l'oportunità di rimuovere l'eventuale conflitto tra condilo mandibolare e l'orecchio. Per vari motivi legati in particolare al tipo di occlusione che il paziente presenta, i condili possono dislocarsi in una zona arretrata, entrando in rapporto con le superfici più distali delle cavità articolare che li ospita. Tali superfici sono in intimo rapporto con l'orecchio. In questo caso, assai comune, ogni qualvolta l'individuo deglutisce (e ciò avviene circa duemila volte al giorno a prescindere dalla volontà e dallo stato di sonno e veglia) i condili percuotono l'orecchio con più o meno violenza, come può essere facilmente riscontrato con la palpazione endo auricolare: di qui le possibili fitte dolorose.
"L'idrope??"
R: si tratta della ipotesi patogenetica più accreditata anche della Malattia di Meniere, ipotesi che é stata ventilata anche nel suo caso. Legga in proposito l'ultimo link qui sotto.
Le consiglio per tutto ciò di farsi visitare anche da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM).
Anche nella letteratura scientifica comincia ad affermarsi il concetto che quando un problema all'orecchio non trova spiegazioni in ambito specialistico Otorinolaringoiatrico, spesso é all'Articolazione Temporo Mandibolare che bisogna guardare.
Le consiglio anche di dare un'occhiata ad un caso che ritengo simile al suo, sempre su questo sito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/72945-il-medico-ha-diagnosticato-una-infiammazione-della-tuba.html
e a questi articoli su questo stesso sito, nell'ipotesi che possa riconoscervi qualche elemento di somiglianza con il suo caso. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/745-malattia-di-meniere-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare.html
Potrebbe trattarsi di una disfunzione tubarica, cioè di un cattivo funzionamento di quel tubicino (la tromba o tuba di Eustachio) che mette in comunicazione il retrobocca con l’orecchio medio, e serve ad aerarlo, a drenare il catarro che si forma e a compensare eventuali sbalzi di pressione fra le due superfici del timpano. All’interno della tuba può ristagnare del muco. Il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: in presenza di muco si percepiscono a volte dei rumorini dovuti alla mobilizzazione del muco stesso ("ogni volta che deglutisco ho le orecchie che mi scrocchiano in modo abbastanza forte (non mi dà però nessun fastidio)".
Molto spesso il cattivo funzionamento della tuba è legato a sua volta ad una disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare.
Come sopra accennato, il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: infatti , quando sentiamo questo "tappamento", solitamente cerchiamo di muovere la mandibola o deglutire, il che, in un orecchio normale, favorisce lo "stappamento" , che é in realtà un ripristino della pervietà tubarica e un compenso delle diverse pressioni sulle due superfici del timpano.
Quando invece, come mi pare di capire nel suo caso, questo non accade, o accade con difficoltà, (disfunzione tubarica) a volte siamo di fronte ad un conflitto che si instaura fra la tuba e il condilo della mandibola, che può essere dovuto a sua volta alla malocclusione dentaria con malplosizione mandibolare: in pratica, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, all'interno della cassa timpanica, dell'equilibrio pressorio alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamento posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, possono dar luogo ad una ipofunzionalità tubarica e quindi alla spiacevole sensazione che lei lamenta.
"Ogni tanto poi mi sembra pure di avere una fitta all'interno di entrambe le orecchie....in modo sporadico ed alterno....secondo Lei cosa può essere?? "
R: Anche molti dolori all'orecchio che non trovano spiegazione in campo otorinolaringoiatrico possono essere dovuti a disturbi dell'Articolazione Temporo Mandibolare.
Può quindi essere utile considerare l'oportunità di rimuovere l'eventuale conflitto tra condilo mandibolare e l'orecchio. Per vari motivi legati in particolare al tipo di occlusione che il paziente presenta, i condili possono dislocarsi in una zona arretrata, entrando in rapporto con le superfici più distali delle cavità articolare che li ospita. Tali superfici sono in intimo rapporto con l'orecchio. In questo caso, assai comune, ogni qualvolta l'individuo deglutisce (e ciò avviene circa duemila volte al giorno a prescindere dalla volontà e dallo stato di sonno e veglia) i condili percuotono l'orecchio con più o meno violenza, come può essere facilmente riscontrato con la palpazione endo auricolare: di qui le possibili fitte dolorose.
"L'idrope??"
R: si tratta della ipotesi patogenetica più accreditata anche della Malattia di Meniere, ipotesi che é stata ventilata anche nel suo caso. Legga in proposito l'ultimo link qui sotto.
Le consiglio per tutto ciò di farsi visitare anche da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM).
Anche nella letteratura scientifica comincia ad affermarsi il concetto che quando un problema all'orecchio non trova spiegazioni in ambito specialistico Otorinolaringoiatrico, spesso é all'Articolazione Temporo Mandibolare che bisogna guardare.
Le consiglio anche di dare un'occhiata ad un caso che ritengo simile al suo, sempre su questo sito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/72945-il-medico-ha-diagnosticato-una-infiammazione-della-tuba.html
e a questi articoli su questo stesso sito, nell'ipotesi che possa riconoscervi qualche elemento di somiglianza con il suo caso. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/745-malattia-di-meniere-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#10]
La sintomatologia descritta, certo, puo' essere benissimo causata da una forma catarrale che coinvolge oltre che i seni paranasali, anche l'orecchio medio. Il fatto che sia migliorata con la cura ci confermerebbe cio'. Per quanto riguarda, invece, l'esclusione di un'idrope, giusta la prescrizione dello Specialista di un esame vestibolare con stimolazione termica. La fitta all'orecchio non dipende di certo dall'idrope. Per il omento, non possiamo fare altro che attendere la risposta dell'esame vestibolare. Un cordiale saluto
[#11]
Utente
Grazie mille della risposta ad entrambi i medici. Venerdì scorso ho fatto l'esame audiovestibolare e il referto del mio otorino è stato il seguente: "esame audiometrico nel limite della norma. Elettronistagmografia nella norma. Lo studio dei movimenti saccadili (??) e del pursent (??), la stimolazione calorica evidenzia una lieve iperflessia vestibolare sinistra (il mio orecchio malato). CONCLUSIONE: note di labirintopatia sinistra in fase di recupero funzionale.
Il mio otorino mi ha spiegato praticamente ha escluso la meniere e che il mio labirinto sinistro lavora un pochino di più (credo di aver capito NY numero totale 164 Fixation index 100%) il destro invece (NY 98 Fix index 0%) poi ci sono una serie di numeri che non capisco. Il mio otorino mi ha detto di continuare con vertiserc un'altra settimana e poi mi ha prescritto un blando calmante perchè io sono in uno stato di agitazione totale. Mi ha detto che potrebbero volerci parecchie settimane se non mesi per tornare alla normalità. Ma cosa vuol dire? Che il mio labirinto malato guarirà o no? Non mi ha dato niente altro (nè cortisone, nè diuretici nè niente per quel che riguarda la dieta). Io però non sono tranquilla e non so se è comunque un fatto nervoso ma ogni tanto mi sento instabile e ho il terrore che mi vengano le vertigini. Lei cosa ne pensa? Ringrazio in anticipo di cuore.
Il mio otorino mi ha spiegato praticamente ha escluso la meniere e che il mio labirinto sinistro lavora un pochino di più (credo di aver capito NY numero totale 164 Fixation index 100%) il destro invece (NY 98 Fix index 0%) poi ci sono una serie di numeri che non capisco. Il mio otorino mi ha detto di continuare con vertiserc un'altra settimana e poi mi ha prescritto un blando calmante perchè io sono in uno stato di agitazione totale. Mi ha detto che potrebbero volerci parecchie settimane se non mesi per tornare alla normalità. Ma cosa vuol dire? Che il mio labirinto malato guarirà o no? Non mi ha dato niente altro (nè cortisone, nè diuretici nè niente per quel che riguarda la dieta). Io però non sono tranquilla e non so se è comunque un fatto nervoso ma ogni tanto mi sento instabile e ho il terrore che mi vengano le vertigini. Lei cosa ne pensa? Ringrazio in anticipo di cuore.
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Comprendo benissimo il suo nervosismo ma, fortunatamente, la sintomatologia non è legata ad una grave patologia. Purtroppo, il tempo è necessario per la guarigione. Ritengo utile, semmai, per accelerare i tempi, una terapia riabilitativa posturale. Buona serata
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 5k visite dal 11/02/2013.
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