Dispermeabilità tubarica e acufeni...

Salve Egregi Dottori, vorrei sottoporVi il seguente problema.

Alla fine del mese di settembre 2012 ho iniziato a soffrire di acufeni udibili in condizioni di silenzio all'orecchio sx (sibilo costante, non intermittente, a media frequenza, a tratti bitonale), anche se ho l'impressione di udire qualcosa anche all'orecchio dx (solo sibilo a media frequenza).

Tutto è iniziato al risveglio, dopo una giornata senza alcun disturbo, fatta eccezione per un leggero raffreddore.

Per escludere cause infettive (ho subito pensato ad un'otite, pur non avendone i sintomi tipici), dopo qualche giorno mi sono recato dal mio medico curante, al quale ho rappresentato la sintomatologia.

Il medico, in effetti, rilevava un'otite catarrale prescrivendomi un antibiotico (Cefixoral) per 5 giorni, avvisandomi del fatto che per l'acufene, purtroppo, non dovevo aspettarmi miracoli....

Effettuato il trattamento l'acufene ha subito una grande attenuazione, ma non è mai sparito.

Sennonchè, la persistenza del disturbo a distanza di mesi mi ha indotto a consultare di recente un otorino (peraltro esperto di acufeni), il quale dopo un'accurata anamnesi e visita nel suo Studio, previo esame audiometrico, timpanometrico e impedenzometrico, ha rilevato:

1) "ovattamento auricolare a sx risultante da dispermeabilità tubarica", riconducendo a detto problema la probabile causa dell'acufene, e riferendomi comunque che l'origine del sintomo può ricondursi anche ad altre cause, come il "difetto di postura a sx" pure riscontrato sulla mia persona dallo specialista, oppure a problemi gnatologici da approfondire con altro specialista.
2) "faringotonsillite ricorrente", per la quale mi è stata consigliata la tonsillectomia.

Per completezza, e come riferito anche allo specialista che mi ha visitato, aggiungo:

a) di soffrire di allergie (ad acari e graminacee) che dal mese di aprile, quest'anno in modo particolare, mi procurano una rinite costante:
b) di fare uso di auricolari a volume medio/basso per un paio di ore la sera, davanti al Pc, ormai da circa 5 anni.

Premesso quanto sopra, considerato che l'otorino in questione mi ha prescritto una cura di cortisonici (oltre ad aerosol) per circa 15 giorni, volevo chiedere a voi esperti se l'acufene può trarre origine dalla diagnosticata "dispermeabilità tubarica", e quale causa può avere generato tale patologia che, da quello che mi sembra di aver capito, consiste nel riassorbimento di aria nella tuba quando si chiude.

Vi ringrazio in anticipo per il prezioso parere che vorrete darmi.

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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Paziente, credo che quello che dicono i Colleghi Otorinolaringoiatri, e cioé che "gli acufeni sono la loro tomba" rappresenti in qualche modo la realtà nel senso che si tratta di una patologia molto ostica al trattamento: come ha dettom il Collega ORL, purtroppo, non deve aspettarsi miracoli .
Vale forse però la pena di prendere in considerazione una possibilità spesso trascurata, che nel suop caso è stata invece ventilata, pur senza prosieguo terapeutico.
L'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via: potrebbe essere il suo caso.
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM. Ovviamente quanto sopra non si riferisce a tutti gli acufeni: se c'è di mezzo , ad esempio , un trauma acustico, il discorso non vale (il che è anche peggio per quanto riguarda la prognosi). Anche se l'acufene è monosintomatico , di solito il discorso non vale: è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi. La invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movimenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza . Tenga infine presente che il trattamento prevede l’applicazione di una placca intraorale di riposizionamento mandibolare, opportunamente conformata ad hoc, simile ad un bite, da portarsi 24 ore al giorno (pasti esclusi) per un tempo congruo a poter trarre qualche conclusione sull’efficacia di questo trattamento (almeno 6 mesi, ma per l’acufene può essere necessario più tempo).
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

[#2]
Utente
Utente
Egregio Dottore, La ringrazio della risposta, innanzitutto.

Che gli acufeni siano un rompicapo, purtroppo, l'ho potuto constatare personalmente, pur non essendo il mio un caso estremo: ho letto sui Forum specializzati di esperienze di pazienti disperati, angosciati e rassegnati.

Nel mio caso, l'esperienza è di "appena" 8 mesi, finora gestibile, anche se ho il terrore di un aggravamento.

Tornando alla sintomatologia, dopo aver letto il Suo parere ed i link segnalati, comincio a pensare che la causa del mio problema potrebbe in effetti essere una disfunzione ATM, giacchè da un paio di anni, prima ancora dell'insorgenza dell'acufene, accuso, anche se non di frequente, cefalea tensiva e dolori al volto; da ultimo, anche se in concomitanza con il risveglio stagionale della mia allergia, mi tormenta una fastidiosa e persistente ostruzione nasale, mai sofferta con tale intensità, che si accompagna a russamento notturno.

Seguirò il suo consiglio e indagherò la strada della disfunzione ATM che, mi sembra di comprendere, potrebbe anche originare la dispermeabilità tubarica diagnosticatami.

Grazie ancora.

Cordialità
[#3]
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Paziente, si sinceri bene che il dentista cui si rivolgerà sia veramente esperto in problemi dell'ATM e sulle patologie di confine collegate.
Cordiali saluti ed auguri

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
[#4]
Utente
Utente
Cercherò di rivolgermi da chi si occupa esclusivamente del problema. Grazie di nuovo Dottore.
Cordiali saluti.
Acufeni

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