Cordite e postumi
Buongiorno,
ho 27 anni, canto in una band, e circa 6 mesi fa, a marzo, ho avuto una cordite. Dopo aver seguito scrupolosamente le indicazioni dell'otorino che mi visitò, incluso un mese e mezzo di riposo vocale, tornai a controllo e l'otorino mi disse che, dal punto di vista flogistico, le corde erano a posto. Tuttavia, pur avendo in qualche modo recuperato la voce parlata, io avevo ancora problemi: una sensazione costante di "contrazione" a livello della laringe, maggiore affaticabilità vocale (mi bastava parlare più a lungo del solito, o ridere molto, o studiare ripetendo ad alta voce, per avvertire fatica, secchezza e dolori alla parte destra della gola, con conseguente calo di voce). La sensazione di "contrazione" e di indolenzimento era tale che aprire completamente la bocca e tirare fuori la lingua per la visita dell'otorino mi era difficile. L'otorino ha accennato ad una sorta di "contrattura" a livello dei muscoli laringei, che con il riposo si sarebbe risolta da sola. Ho proseguito il riposo vocale fino a due settimane fa, quando, dopo un'estate apparentemente senza problemi, ho pensato di riprendere a cantare. Ma dopo la prima serata di prove, mi sono ritirata a casa con la solita sensazione di durezza, dolore e fatica nel parlare, pur avendo cantato poco, e con la dovuta accortezza. In pratica mezz'ora di canto è ora sufficiente perchè io sia costretta a fermarmi, e a rimanere a riposo per almeno due o tre giorni per recuperare... quando prima della cordite potevo andare avanti anche per 2 ore senza avvertire minimamente alcuna fatica. Questo mi scoraggia molto, perchè 6 mesi di riposo vocale sono molti, e se non sono stati sufficienti per risolvere il mio problema, mi chiedo se potrò mai tornare a fare serate.
Nel frattempo sono in attesa di una visita foniatrica, ma le liste di attesa sono molto lunghe dalle mie parti.
Aggiungo, se ciò può essere utile, che negli ultimi tempi mi alzo ogni mattina con la gola secca e dolente. D'inverno mi capita spesso di soffrire di tonsilliti, che comunque curo regolarmente seguendo le indicazioni del mio medico.
Ringrazio chiunque possa aiutarmi a capire qualcosa in più... ho davvero paura di dover rinunciare alla mia passione.
ho 27 anni, canto in una band, e circa 6 mesi fa, a marzo, ho avuto una cordite. Dopo aver seguito scrupolosamente le indicazioni dell'otorino che mi visitò, incluso un mese e mezzo di riposo vocale, tornai a controllo e l'otorino mi disse che, dal punto di vista flogistico, le corde erano a posto. Tuttavia, pur avendo in qualche modo recuperato la voce parlata, io avevo ancora problemi: una sensazione costante di "contrazione" a livello della laringe, maggiore affaticabilità vocale (mi bastava parlare più a lungo del solito, o ridere molto, o studiare ripetendo ad alta voce, per avvertire fatica, secchezza e dolori alla parte destra della gola, con conseguente calo di voce). La sensazione di "contrazione" e di indolenzimento era tale che aprire completamente la bocca e tirare fuori la lingua per la visita dell'otorino mi era difficile. L'otorino ha accennato ad una sorta di "contrattura" a livello dei muscoli laringei, che con il riposo si sarebbe risolta da sola. Ho proseguito il riposo vocale fino a due settimane fa, quando, dopo un'estate apparentemente senza problemi, ho pensato di riprendere a cantare. Ma dopo la prima serata di prove, mi sono ritirata a casa con la solita sensazione di durezza, dolore e fatica nel parlare, pur avendo cantato poco, e con la dovuta accortezza. In pratica mezz'ora di canto è ora sufficiente perchè io sia costretta a fermarmi, e a rimanere a riposo per almeno due o tre giorni per recuperare... quando prima della cordite potevo andare avanti anche per 2 ore senza avvertire minimamente alcuna fatica. Questo mi scoraggia molto, perchè 6 mesi di riposo vocale sono molti, e se non sono stati sufficienti per risolvere il mio problema, mi chiedo se potrò mai tornare a fare serate.
Nel frattempo sono in attesa di una visita foniatrica, ma le liste di attesa sono molto lunghe dalle mie parti.
Aggiungo, se ciò può essere utile, che negli ultimi tempi mi alzo ogni mattina con la gola secca e dolente. D'inverno mi capita spesso di soffrire di tonsilliti, che comunque curo regolarmente seguendo le indicazioni del mio medico.
Ringrazio chiunque possa aiutarmi a capire qualcosa in più... ho davvero paura di dover rinunciare alla mia passione.
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Gentile Utente, penso proprio che una visita da parte du un Foniatra, nel suo caso, sia piu' che necessaria. Probabilmente potrà risolvere il suo problema con una terapia riabilitativa da parte di un Logopedista: In parole povere, necessita di educare la sua voce. Certo, processi flogistici a carico del distretto faringo-tonsillare od esofageo possono complicare il quadro clinico ma, credo, che alla base ci sia un problema di impostazione della voce. Cordiali saluti
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
Gentilissima signora la visita foniatrica che fara' sara' fondamentale per il suo futuro. Intale occasione le verra' anche effettuata una laringoscopia con luce stroboscopica in grado di evidenziare anomalie del movimento delle corde vocali come pure la presenza o meno di cisti intramucose ed altre condizioni che possono creare un problema durante l'uso intenso della voce. Inoltre le indichera' cosa e come fare per riprendere in sicurezza la sua passione/lavoro.
Agostino Canessa
[#3]
Utente
Ringrazio molto entrambi gli specialisti per la gentile risposta.
Nel frattempo sono riuscita a sottopormi ad una visita foniatrica in ospedale, ma rimango un po' perplessa. Da quel che sapevo, generalmente in sede di visita il foniatra esegue una laringostroboscopia, ma il medico che mi ha visitata ha semplicemente osservato con uno specchietto, esattamente come nella mia precedente visita otorinolaringoiatrica. Il dottore mi ha tranquillizzata sullo stato delle mie corde, normali e in salute, ma ha notato segni laringei di reflusso gastro-esofageo, che a suo avviso potrebbero essere non solo la causa dei miei attuali disturbi, ma anche la causa primaria della cordite che ho avuto mesi fa. Mi ha sconsigliato di sottopormi ad una gastroscopia, spiegandomi che potrebbe essere rischiosa per le corde vocali. Mi ha quindi prescritto una terapia anti reflusso, e fissato una visita di controllo tra sei mesi.
A vostro avviso, una visita di questo tipo è sufficiente per escludere problemi alle corde vocali ed attribuire la causa dei miei problemi al reflusso? Un quadro di questo tipo può essere sufficientemente chiaro anche senza una laringostroboscopia, o altri esami più specifici a cui di solito un foniara sottopone? Non metto in dubbio la professionalità del medico, che anzi mi è sembrato disponibile e competente, ma essendo più di sei mesi che cerco di risolvere il mio problema senza successo, vorrei essere sicura di essere stata indirizzata sulla strada giusta.
Nel frattempo sono riuscita a sottopormi ad una visita foniatrica in ospedale, ma rimango un po' perplessa. Da quel che sapevo, generalmente in sede di visita il foniatra esegue una laringostroboscopia, ma il medico che mi ha visitata ha semplicemente osservato con uno specchietto, esattamente come nella mia precedente visita otorinolaringoiatrica. Il dottore mi ha tranquillizzata sullo stato delle mie corde, normali e in salute, ma ha notato segni laringei di reflusso gastro-esofageo, che a suo avviso potrebbero essere non solo la causa dei miei attuali disturbi, ma anche la causa primaria della cordite che ho avuto mesi fa. Mi ha sconsigliato di sottopormi ad una gastroscopia, spiegandomi che potrebbe essere rischiosa per le corde vocali. Mi ha quindi prescritto una terapia anti reflusso, e fissato una visita di controllo tra sei mesi.
A vostro avviso, una visita di questo tipo è sufficiente per escludere problemi alle corde vocali ed attribuire la causa dei miei problemi al reflusso? Un quadro di questo tipo può essere sufficientemente chiaro anche senza una laringostroboscopia, o altri esami più specifici a cui di solito un foniara sottopone? Non metto in dubbio la professionalità del medico, che anzi mi è sembrato disponibile e competente, ma essendo più di sei mesi che cerco di risolvere il mio problema senza successo, vorrei essere sicura di essere stata indirizzata sulla strada giusta.
[#4]
Gentile Signora, una laringoscopia indiretta attaverso l'utilizzo di uno specchietto laringeo è piu' che sufficiente. Ovviamente crediamo nell'esperienza del Collega Otorino! Le consiglio, pertanto, di sottoporsi ad un esofagogastroscopia. Se la diagnosi sospetta di esofagite verrà confermata, le verrà prescritta un'adeguata terapia farmacologica che le risolverà il poroblema. Cordiali saluti
[#5]
Riguardo alla dichiarazione che l'esofagogastroscopia potrebbe essere dannosa per le corde vocali rimango alquanto perplesso. Ad un foniatra esperto puo' bastare l'esame laringoscopico diretto pero' l'esame stroboscopico mette in evidenza proprio il movimento delle corde vocali permettendo di cogliere piccole imperfezioni che sfuggono all'esame laringoscopico tradizionale
[#7]
Utente
Il medico curante mi ha prescritto il breath test, in quanto sospetta un'infezione da helicobacter pylori. Questa patologia può provocare il reflusso gastro-esofageo? Curando l'infezione, dovrei risolvere anche il problema del reflusso?
Un'ultima domanda, dato che alla mia voce ci tengo molto: i danni provocati dal reflusso sono temporanei, e soprattutto reversibili?
Un'ultima domanda, dato che alla mia voce ci tengo molto: i danni provocati dal reflusso sono temporanei, e soprattutto reversibili?
[#8]
Il reflusso gastro esofageo in ipofaringe e laringe e' indipendente dalla presenza o meno dell'helicobacter pylori, in quanto dipende da un difetto di chiusura di una valvola muscolare posta al confine tra esofago e stomaco. Queste sostanze acide creano una irritazione, poi una infiammazione, poi alterazioni strutturali che raramente possono causare danni molto seri. Il corretto trattamento previene quindi che si creino situazioni di tipo irreversibile a livello funzionale e poi organico.
[#11]
Utente
La ringrazio molto, dottore.
Ho solo altre due perplessità: in attesa di sottopormi al breath test, previsto per questo venerdì, il medico mi ha detto che la terapia per l'helicobacter si avvale, oltre che di antibiotici, anche di farmaci normalmente utilizzati per trattare il reflusso gastro-esofageo, per cui, nell'eventualità di un risultato positivo al test, tale terapia gioverebbe simultaneamente ad entrambe le cose. Lei è d'accordo?
L'altro mio dubbio riguarda le indicazioni del foniatra riguardo al canto: poichè le corde non presentano problemi, a suo parere posso cantare senza controindicazioni, ma io noto che nei giorni successivi ad una performance canora i sintomi a livello di gola peggiorano. Ho cantato ieri alle prove, e oggi ho la parte destra della gola contratta ed in fiamme, all'altezza del pomo d'adamo (nei precedenti post ho dimenticato di precisare, tralaltro, che i disturbi che avverto alla gola sembrano stranamente localizzati solo nella parte destra). Poichè ho notato lo stesso peggioramento anche dopo altre performances, temo che in realtà il canto nelle mie condizioni possa peggiorare la situazione, e magari provocare danni che per fortuna al momento sembrerebbero non esserci. Cosa ne pensa?
Chiedo scusa per le tante domande... ma sono confusa e piuttosto preoccupata.
Ho solo altre due perplessità: in attesa di sottopormi al breath test, previsto per questo venerdì, il medico mi ha detto che la terapia per l'helicobacter si avvale, oltre che di antibiotici, anche di farmaci normalmente utilizzati per trattare il reflusso gastro-esofageo, per cui, nell'eventualità di un risultato positivo al test, tale terapia gioverebbe simultaneamente ad entrambe le cose. Lei è d'accordo?
L'altro mio dubbio riguarda le indicazioni del foniatra riguardo al canto: poichè le corde non presentano problemi, a suo parere posso cantare senza controindicazioni, ma io noto che nei giorni successivi ad una performance canora i sintomi a livello di gola peggiorano. Ho cantato ieri alle prove, e oggi ho la parte destra della gola contratta ed in fiamme, all'altezza del pomo d'adamo (nei precedenti post ho dimenticato di precisare, tralaltro, che i disturbi che avverto alla gola sembrano stranamente localizzati solo nella parte destra). Poichè ho notato lo stesso peggioramento anche dopo altre performances, temo che in realtà il canto nelle mie condizioni possa peggiorare la situazione, e magari provocare danni che per fortuna al momento sembrerebbero non esserci. Cosa ne pensa?
Chiedo scusa per le tante domande... ma sono confusa e piuttosto preoccupata.
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...si puo' attendere i risultati del breath test per iniziare la terapia completa, ho l'impressione che il disturbo da lei localizzato a destra possa invece essere provocato da uno stress dei muscoli del collo, cosa molto frequente derivata da posture scorrette anche della masticazione. Consulti il suo dentista e un posturologo
[#15]
Utente
Temo di essere punto e dacapo... ho tutta la laringe contratta e dolorante, e difficoltà a parlare. Temo sia laringite, spero non nuovamente cordite.
Non so davvero cosa fare... dal foniatra ci sono stata da meno di due settimane, e mi aveva assicurato che le mie corde vocali non avevano problemi. Non ho preso freddo, non ho forzato la voce, l'unico problema che per ora sembra certo è il reflusso gastroesofageo. Una laringite dall'oggi al domani può essere spiegata dal reflusso? Davvero non so più cosa fare.
Non so davvero cosa fare... dal foniatra ci sono stata da meno di due settimane, e mi aveva assicurato che le mie corde vocali non avevano problemi. Non ho preso freddo, non ho forzato la voce, l'unico problema che per ora sembra certo è il reflusso gastroesofageo. Una laringite dall'oggi al domani può essere spiegata dal reflusso? Davvero non so più cosa fare.
[#16]
Utente
Gentili medici,
l'episodio descritto appena sopra si è rivelato poi una faringite che mi ha portato anche lieve febbre, dolori muscolari e spossatezza. Ora, a distanza di quasi tre settimane, mi ritrovo pressappoco nella stessa situazione, ma stavolta senza febbre e dolori. Il mal di gola, meno intenso rispetto a tre settimane fa, è localizzato prevalentemente a destra, e la tonsilla destra risulta ingrossata di circa il doppio rispetto all'altra. Anche la scorsa volta il dolore era iniziato nella parte destra, ma si era poi esteso a tutta la gola, mentre questa volta sembra più "localizzato". Data la frequenza con cui questi episodi si stanno ripetendo, e data l'asimmetria del disturbo (anche la cordite che ebbi tempo fa fu solo destra, così come il dolore che spesso avvertivo quando cantavo o parlavo molto) mi chiedo se esista una correlazione con il reflusso... In altre parole, il reflusso può infiammare anche le tonsille? O è più plausibile che si tratti di una banale tonsillite, che curata male e senza antibiotici, non è mai guarita del tutto e si è ripresentata in questi giorni?
l'episodio descritto appena sopra si è rivelato poi una faringite che mi ha portato anche lieve febbre, dolori muscolari e spossatezza. Ora, a distanza di quasi tre settimane, mi ritrovo pressappoco nella stessa situazione, ma stavolta senza febbre e dolori. Il mal di gola, meno intenso rispetto a tre settimane fa, è localizzato prevalentemente a destra, e la tonsilla destra risulta ingrossata di circa il doppio rispetto all'altra. Anche la scorsa volta il dolore era iniziato nella parte destra, ma si era poi esteso a tutta la gola, mentre questa volta sembra più "localizzato". Data la frequenza con cui questi episodi si stanno ripetendo, e data l'asimmetria del disturbo (anche la cordite che ebbi tempo fa fu solo destra, così come il dolore che spesso avvertivo quando cantavo o parlavo molto) mi chiedo se esista una correlazione con il reflusso... In altre parole, il reflusso può infiammare anche le tonsille? O è più plausibile che si tratti di una banale tonsillite, che curata male e senza antibiotici, non è mai guarita del tutto e si è ripresentata in questi giorni?
[#17]
Gentile Signora, deve comprendere che, da lontano, risulta a Noi molto difficile esprimere dei pareri o formulare delle diagnosi. Comunque, cerchiamo di andare per gradi.
Poichè è subentrata una faringotonsillite, associata a rialzo termico, astenia e mialgia, è il caso, innanzitutto, che si sottoponga ad un tampone tonsillare per la ricerca di germi patogeni. Inoltre, per avere una certezza sull'esistenza o meno di una infiammazione del distretto esofageo, è utile che si sottoponga ad una esofagogastroscopia. Non sempre il test consigliatole è idoneo per una diagnosi certa. Certamente una infiammazione cronica a carico del distretto gastroesofageo puo' arrecare, conseguentemente, infiammazioni della laringe e del faringe. Pertanto, per venire a capo della sintomatologia da lei sofferta, le consiglio di eseguire questi due accertamenti diagnostici. Cordiali saluti
Poichè è subentrata una faringotonsillite, associata a rialzo termico, astenia e mialgia, è il caso, innanzitutto, che si sottoponga ad un tampone tonsillare per la ricerca di germi patogeni. Inoltre, per avere una certezza sull'esistenza o meno di una infiammazione del distretto esofageo, è utile che si sottoponga ad una esofagogastroscopia. Non sempre il test consigliatole è idoneo per una diagnosi certa. Certamente una infiammazione cronica a carico del distretto gastroesofageo puo' arrecare, conseguentemente, infiammazioni della laringe e del faringe. Pertanto, per venire a capo della sintomatologia da lei sofferta, le consiglio di eseguire questi due accertamenti diagnostici. Cordiali saluti
[#19]
Utente
Gentili medici,
è da una settimana circa che provo un dolore fisso e piuttosto intenso alla base della lingua, nella parte inferiore. Il dolore interessa solo la parte destra, e si irradia sullo stesso lato anche all'orecchio, alla gola e alla narice, che nelle ultime mattine mi ritrovo otturata. Un sintomo simile può essere attribuito al reflusso o non c'entra nulla? Sta diventando piuttosto fastidioso, ma se è un sintomo che rientra nella mia patologia magari evito di consultare nuovamente il mio otorino, con il quale ho già una visita di controllo fissata tra un mese :)
è da una settimana circa che provo un dolore fisso e piuttosto intenso alla base della lingua, nella parte inferiore. Il dolore interessa solo la parte destra, e si irradia sullo stesso lato anche all'orecchio, alla gola e alla narice, che nelle ultime mattine mi ritrovo otturata. Un sintomo simile può essere attribuito al reflusso o non c'entra nulla? Sta diventando piuttosto fastidioso, ma se è un sintomo che rientra nella mia patologia magari evito di consultare nuovamente il mio otorino, con il quale ho già una visita di controllo fissata tra un mese :)
[#22]
Utente
Gentili medici,
sono stata di recente a controllo dal foniatra, per valutare la mia situazione dopo la terapia. Fortunatamente, i segni di reflusso sono regrediti, e la dottoressa non ha trovato nulla a carico della laringe o delle corde che possa costituire una controindicazione al canto. Questo ovviamente mi ha sollevata da un lato, ma mi ha lasciato perplessa dall'altro, in quanto io continuo a lamentare un senso di contrazione dolorosa, localizzato soprattutto nella parte destra della gola, e che coinvolge talvolta il medesimo lato del palato e della lingua. La dottoressa ha valutato la mia respirazione, e pur trovandola corretta (diaframmatica) la ritiene insufficiente per il canto: ciò a suo avviso è all'origine del mio disturbo, in quanto respirando male tendo a contrarre la muscolatura della gola.
Farò quanto la foniatra mi ha detto, ovvero esercizi per migliorare la respirazione sotto la guida di una persona competente. Ma continuo a chiedermi se questo risolverà davvero il mio problema, che oltre ad essere fastidioso inizia a compromettere, se pur non in maniera diretta, la mia passione per il canto. Oltre agli esercizi di respirazione, cosa potrebbe giovarmi? Ritenete che sia il caso di consultare eventualmente uno specialista diverso, almeno per escludere patologie di altro tipo? Del resto la foniatra ha guardato con attenzione sia la laringe, sia la faringe sia la superficie del cavo orale, senza trovare nulla di significativo... pertanto il mio disturbo non dovrebbe essere di pertinenza otorinolaringoiatrica.
Cosa mi consigliate?
sono stata di recente a controllo dal foniatra, per valutare la mia situazione dopo la terapia. Fortunatamente, i segni di reflusso sono regrediti, e la dottoressa non ha trovato nulla a carico della laringe o delle corde che possa costituire una controindicazione al canto. Questo ovviamente mi ha sollevata da un lato, ma mi ha lasciato perplessa dall'altro, in quanto io continuo a lamentare un senso di contrazione dolorosa, localizzato soprattutto nella parte destra della gola, e che coinvolge talvolta il medesimo lato del palato e della lingua. La dottoressa ha valutato la mia respirazione, e pur trovandola corretta (diaframmatica) la ritiene insufficiente per il canto: ciò a suo avviso è all'origine del mio disturbo, in quanto respirando male tendo a contrarre la muscolatura della gola.
Farò quanto la foniatra mi ha detto, ovvero esercizi per migliorare la respirazione sotto la guida di una persona competente. Ma continuo a chiedermi se questo risolverà davvero il mio problema, che oltre ad essere fastidioso inizia a compromettere, se pur non in maniera diretta, la mia passione per il canto. Oltre agli esercizi di respirazione, cosa potrebbe giovarmi? Ritenete che sia il caso di consultare eventualmente uno specialista diverso, almeno per escludere patologie di altro tipo? Del resto la foniatra ha guardato con attenzione sia la laringe, sia la faringe sia la superficie del cavo orale, senza trovare nulla di significativo... pertanto il mio disturbo non dovrebbe essere di pertinenza otorinolaringoiatrica.
Cosa mi consigliate?
[#23]
Il consiglio che posso darle è quello di mettersi nelle mani di un Logopedista esperto di cantanti e che, con una adeguata terapia riabilitativa, possa risolverle il problema . Certamente il suo Foniatra saprà indicarle il Professionista idoneo per Lei
Questo consulto ha ricevuto 23 risposte e 30.4k visite dal 29/09/2008.
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Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.