Problemi respiratori post rinoplastica
Salve, l’anno scorso mi sono sottoposto ad una rinoplastica avendo il naso molto grande e storto, anche se respiravo bene.
Mi sono state fatte le osteotomie per rimuovere la gobba, e poi ho scoperto che mi è stata fatta anche una decongestione dei turbinati (suppongo con radiofrequenze).
Nelle settimane successive all’intervento ho notato che a volte, soprattutto di notte, mi si ostruiva completamente una narice dandomi anche una sensazione interna di gonfiore e di pressione, e poi a distanza di ore torno a respirare da quella narice e invece si ostruisce l’altra, ma ripeto, non sempre: soprattutto di giorno ci sono momenti in cui respiro bene con entrambe.
Il chirurgo che mi ha operato dice che non ho nulla, quindi mi sono rivolto a due otorini, i quali mi hanno diagnosticato il setto ancora deviato internamente, e una sinechia nella narice di destra.
Entrambi però sostengono che il fatto che si alterni la respirazione tra le due narici difficilmente può essere dovuto a queste sue cose (altrimenti non respirerei mai bene) bensì a un problema con i turbinati.
Mi hanno anche fatto fare una citologia nasale, che risulta però nella norma.
Il fatto che con i vasocostrittori io respiri bene li fa propendere ulteriormente per la tesi dei turbinati, anche se mi hanno detto che non si può fare molto, perché sono già stati decongestionati.
Recentemente mi sono rivolto ad un terzo otorino, il quale ha confermato quanto detto dagli altri due, proponendomi però di risolvere il problema dei turbinati (e al contempo rimuovere la sinechia) attraverso il laser.
La mia domanda quindi è, mi conviene o no sottopormi a questo laser?
Il fatto che mi sia già stata fatta una decongestione può crearmi proboemi?
Rischio la Empty Nose Syndrome?
E se al momento della seduta laser mi presento con i turbinati sgonfi (come di giorno spesso sono), il laser può essere efficace ugualmente oppure no?
Vi ringrazio
Mi sono state fatte le osteotomie per rimuovere la gobba, e poi ho scoperto che mi è stata fatta anche una decongestione dei turbinati (suppongo con radiofrequenze).
Nelle settimane successive all’intervento ho notato che a volte, soprattutto di notte, mi si ostruiva completamente una narice dandomi anche una sensazione interna di gonfiore e di pressione, e poi a distanza di ore torno a respirare da quella narice e invece si ostruisce l’altra, ma ripeto, non sempre: soprattutto di giorno ci sono momenti in cui respiro bene con entrambe.
Il chirurgo che mi ha operato dice che non ho nulla, quindi mi sono rivolto a due otorini, i quali mi hanno diagnosticato il setto ancora deviato internamente, e una sinechia nella narice di destra.
Entrambi però sostengono che il fatto che si alterni la respirazione tra le due narici difficilmente può essere dovuto a queste sue cose (altrimenti non respirerei mai bene) bensì a un problema con i turbinati.
Mi hanno anche fatto fare una citologia nasale, che risulta però nella norma.
Il fatto che con i vasocostrittori io respiri bene li fa propendere ulteriormente per la tesi dei turbinati, anche se mi hanno detto che non si può fare molto, perché sono già stati decongestionati.
Recentemente mi sono rivolto ad un terzo otorino, il quale ha confermato quanto detto dagli altri due, proponendomi però di risolvere il problema dei turbinati (e al contempo rimuovere la sinechia) attraverso il laser.
La mia domanda quindi è, mi conviene o no sottopormi a questo laser?
Il fatto che mi sia già stata fatta una decongestione può crearmi proboemi?
Rischio la Empty Nose Syndrome?
E se al momento della seduta laser mi presento con i turbinati sgonfi (come di giorno spesso sono), il laser può essere efficace ugualmente oppure no?
Vi ringrazio
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Quasi sicuramente, il problema respiratorio è dato da un aumento di volume dei turbinati, oltre che dall'esito della deviazione del setto e della sinechia cui si potrà intervenire nuovamente piu' in là con un intervento di revisione. Per quanto riguarda una nuova decongestione dei turbinati, la sconsiglio vivamente, in quanto le mucose si riformano, specialmente se non si interviene sulla causa determinante l'ipertrofia.
Un cordiale saluto
Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 02/05/2021.
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