Tosse forte e stizzosa
Gentilissimi dottori, in famiglia siamo disperati! vi scrivo per conoscere un Vs. parere in merito alla travagliatissima odissea della mia mammina che preoccupa tutti. E’ una donna di 56 anni, casalinga. Da più di 30 anni soffre di FORTI EMICRANIE, con gli anni “tamponate” con gocce di novalgina, assunte ovviamente in quantità sempre crescenti (fino a 30 gocce al dì!). L’anno scorso, da una risonanza magnetica al cranio, le è stata diagnosticata una “malformazione di tipo Chiari I con dislocazione ectopica dei poli inferiori delle amigdale cerebrali, asimmetrica per prevalenza dx, che si impegnano in sede extra-cranica nello spazio sub-aracnoideo retromidollare, raggiungendo il livello del dente dell’epistrofeo. Viene evidenziato altresì assimilazione atlo-epistrofea che determina un aspetto di impressione basilare per risalita del processo odontoide nel forame magno”. Da allora i medici stanno cercando di attenuare il mal di testa con pillole di CYBALTA (1 al dì); esso difatti è diminuito ma non scomparso; da quotidiano, il dolore compare 2/3 volte al mese.
Da circa 5 anni, con la comparsa della menopausa, soffre di IPERTENSIONE ARTERIOSA, che cura con 1 compressa di BLOPRESS 16 al dì.
Inoltre, da circa 10 anni, soffre di IPERTIROIDISMO; scoprì dei noduli caldi alla tiroide, poi riassorbiti con la cura che ancora oggi continua ( 1 compressa di Eutirox da 100 mg).
Ancora, 5/6 anni fa, le è stata diagnosticata una FIBRIOMALGIA. Ha cercato di curare con diversi antinfiammatori (Naprosin 500, Cerebrex, ecc....) ma senza nessun risultato a lungo termine (infatti, ancora oggi, i muscoli in inverno si irrigidiscono). Ha fatto terapie e massaggi per la schiena e la cervicale (per la presenza di discopatia lombare, sacrale e cervicale), ma senza alcun risultato.
Infine, nel settembre 2005, da un esame EGDS con test H.P. le viene diagnosticata una “ERNIA IATALE da scivolamento assiale di circa 1,5 cm, con discreto reflusso ma modica esofagite epicardiale. La biopsia per test H.P. è risultata negativa. Il reflusso gastroesofageo compare spesso, la curo prendendo per 15 gg compresse di ANTRA.
In ultimo, ed è per questo che vi scrivo, da circa 1 anno è comparsa una fortissima TOSSE, CONTINUA E STIZZOSA, la quale le provoca una sorta di “blocco” nella zona bassa della nuca con breve ma intensa sensazione di stordimento e perdita di urine. Lei è veramente in difficoltà, oltre al disagio fisico anche quello psicologico, come potete ben immaginare; le hanno già prescritto una Tomografia computerizzata del collo e del torace (senza amministrazione e.v. di mdc iodato), eseguita nel maggio 2006, da cui è emerso la “presenza di ispessimento tissuale posteriormente alla corda vocale sx. RA: ipodensità di tipo cistico a carico del parenchima epatico”. Nel giugno 2006 ha eseguito una Risonanza magnetica del collo con mdc paramagnetico da cui è emerso un “disomogeneo ispessimento produttivo della parete sx della laringe nel segmento sovraglottico e della corda vocale falsa sx, con obliterazione del seno piriforme omolaterale”. Ha curato la tosse con capsule di cortisone (di cui ora non ricordo il nome) per 5 gg, la quale è scomparsa ma solo per una decina di giorni. Ha riprovato la stessa cura dopo 20 giorni ma senza alcun risultato. Ha eseguito anche varie Laringoscopie, tutte con risultato negativo. E’ VERAMENTE DISPERATA. Non riesce più a convivere con questa tosse. Dorme malissimo, respirando rumorosamente e svegliandosi di soprassalto per i fortissimi colpi di tosse.
Da circa 4 mesi, inoltre, le sue caviglie sono gonfissime, forse per i tanti medicinali che sta prendendo?
Vi chiedo gentilmente un parere, un consiglio, un suggerimento per questa tosse...Cosa ne pensate? Non riusciamo più a vederla in questo stato, ma nel contempo non sappiamo più cosa fare, dove portarla....Mica deve rassegnarsi a vivere così?Anticipatamente Vi ringrazio, sia da parte mia che da parte della mia mamma.
Angela
Da circa 5 anni, con la comparsa della menopausa, soffre di IPERTENSIONE ARTERIOSA, che cura con 1 compressa di BLOPRESS 16 al dì.
Inoltre, da circa 10 anni, soffre di IPERTIROIDISMO; scoprì dei noduli caldi alla tiroide, poi riassorbiti con la cura che ancora oggi continua ( 1 compressa di Eutirox da 100 mg).
Ancora, 5/6 anni fa, le è stata diagnosticata una FIBRIOMALGIA. Ha cercato di curare con diversi antinfiammatori (Naprosin 500, Cerebrex, ecc....) ma senza nessun risultato a lungo termine (infatti, ancora oggi, i muscoli in inverno si irrigidiscono). Ha fatto terapie e massaggi per la schiena e la cervicale (per la presenza di discopatia lombare, sacrale e cervicale), ma senza alcun risultato.
Infine, nel settembre 2005, da un esame EGDS con test H.P. le viene diagnosticata una “ERNIA IATALE da scivolamento assiale di circa 1,5 cm, con discreto reflusso ma modica esofagite epicardiale. La biopsia per test H.P. è risultata negativa. Il reflusso gastroesofageo compare spesso, la curo prendendo per 15 gg compresse di ANTRA.
In ultimo, ed è per questo che vi scrivo, da circa 1 anno è comparsa una fortissima TOSSE, CONTINUA E STIZZOSA, la quale le provoca una sorta di “blocco” nella zona bassa della nuca con breve ma intensa sensazione di stordimento e perdita di urine. Lei è veramente in difficoltà, oltre al disagio fisico anche quello psicologico, come potete ben immaginare; le hanno già prescritto una Tomografia computerizzata del collo e del torace (senza amministrazione e.v. di mdc iodato), eseguita nel maggio 2006, da cui è emerso la “presenza di ispessimento tissuale posteriormente alla corda vocale sx. RA: ipodensità di tipo cistico a carico del parenchima epatico”. Nel giugno 2006 ha eseguito una Risonanza magnetica del collo con mdc paramagnetico da cui è emerso un “disomogeneo ispessimento produttivo della parete sx della laringe nel segmento sovraglottico e della corda vocale falsa sx, con obliterazione del seno piriforme omolaterale”. Ha curato la tosse con capsule di cortisone (di cui ora non ricordo il nome) per 5 gg, la quale è scomparsa ma solo per una decina di giorni. Ha riprovato la stessa cura dopo 20 giorni ma senza alcun risultato. Ha eseguito anche varie Laringoscopie, tutte con risultato negativo. E’ VERAMENTE DISPERATA. Non riesce più a convivere con questa tosse. Dorme malissimo, respirando rumorosamente e svegliandosi di soprassalto per i fortissimi colpi di tosse.
Da circa 4 mesi, inoltre, le sue caviglie sono gonfissime, forse per i tanti medicinali che sta prendendo?
Vi chiedo gentilmente un parere, un consiglio, un suggerimento per questa tosse...Cosa ne pensate? Non riusciamo più a vederla in questo stato, ma nel contempo non sappiamo più cosa fare, dove portarla....Mica deve rassegnarsi a vivere così?Anticipatamente Vi ringrazio, sia da parte mia che da parte della mia mamma.
Angela
[#1]
Gentile Signora,
la prima cosa da fare è chiedere al medico curante se, fra i farmaci antipertensivi, vi siano degli ACE inibitori sovente responsabili di tosse. In seconda analisi rivaluterei la possibilità del reflusso magari cominciando col raccomandare alla mammma di NON coricarsi subito dopo aver mangiato...ci faccia sapere
la prima cosa da fare è chiedere al medico curante se, fra i farmaci antipertensivi, vi siano degli ACE inibitori sovente responsabili di tosse. In seconda analisi rivaluterei la possibilità del reflusso magari cominciando col raccomandare alla mammma di NON coricarsi subito dopo aver mangiato...ci faccia sapere
dott. M. Morandi
[#3]
Cara Paziente,
Le consiglio di sottoporre Sua madre a visita pneumologica per valutare eventuale tosse da iperreattività bronchiale. Oltre a potenziare la terapia antireflusso e sottostare ad adeguato regime dietetico.
Le consiglio di sottoporre Sua madre a visita pneumologica per valutare eventuale tosse da iperreattività bronchiale. Oltre a potenziare la terapia antireflusso e sottostare ad adeguato regime dietetico.
Dr. ALESSANDRO VALIERI
*Centro Laser Chirurgia Emilia e Romagna*
www.alessandrovalieri.it
[#4]
Gentile Utente, l'uso prolungato di farmaci anche gastrolesivi, fa sospettare fortemente la possibilità che la tosse derivi da reflussi acidi. E' quindi opportuno effettaure anche una valutazione gastroenterologica per evidenziare eventuali fattori di favorenti il reflusso quali l'eventuale sovrappeso, il fumo, la presenza di un'ernia iatale, errate abitudini di vita ecc. Utile anche un gastroscopia che, vista la particolare sintomatologia, consiglierei di effettuare con la tecnica transnasale (meno fastidiosa della tradizionale e più precisa nell'evidenziare lesioni esofagee alte).
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Roberto Mangiarotti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 22.4k visite dal 24/10/2006.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.