Dolore persistente alla gola

salve,
volevo porre alla vostra attenzione il mio problema,
circa due mesi fa, (dopo aver terminato un breve periodo lavorativo come camerriere duranti i quali i miei orari e la mia alimentazione sballò parecchio)iniziai ad avvertire un fastidio alla gola con la presenza di catarri, dopo due settimane che il dolore non passava, mi sono deciso ad andare a farmi visitare dal mio medico di famiglia il quale mi prescrisse 6 gg di veclam, passato tale periodo il dolore alla gola si fu solo attenuato, tornai dal medico che mi prescrisse del deltacortene ma anche questo risultò inutile,ora questi fastidi vanno e vengono nell'arco della giornata, sono localizzati maggiormente dietro l'ugola.
Aggiungo inoltre che sono una persona molto ansiosa e che ho vissuto un periodo di forte stress, ho ricominciato il campionato di pallacanestro nel quale milito e in casa ho la presenza di due gatti (ai quali non so se sono allergico o meno).
ora, mi interpello a voi, su questo forum ho letto problemi analoghi al mio con la diagnosi di un riflusso gastroesofageo, può essere anche il mio caso?come curare in caso?è contagioso?
ringraziandovi anticipatamente,
cordiali saluti
enrico
[#1]
Dr. Gianluca Capra Otorinolaringoiatra, Foniatra 639 2
potrebbe trattarsi di reflusso, comunque vista la localizzazione dietro l'ugola effettuerei abnche una valutazione con fibroscopia nasale e laringea che permetterebbe di valutare tale zona anatomica e il laringe,il reflusso non è contagioso e si puo curare, prima di tutto una dieta evitando cibi piccanti, bevandegassate,non sdraiarsi dopo i pastio ed evitare liquerizia, caffe.

Gianluca Capra

[#2]
Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 903 15
Gentile Utente, concordo pienamente con il Collega otorino sulla possibilità che all'origine del suo sintomo possa esserci un reflusso acido. Le consiglio quindi di consultare anche un gastroenterologo ed eventualmente completare le indagini con una gastroscopia transnasale che, oltre a visionare la zona faringo laringea, consentirà di osservare eventuali lesioni esofagee. Tale tecnica endoscopica è simile a quella proposta per la laringoscopia ma, effettuata con un endoscopio più lungo, permette l'esplorazione anche dello stomaco. E' inoltre sicuramente meno fastidiosa della normale gastroscopia. In caso di conferma della presenza di reflussi acidi, sarà indicato associare una adeguata terapia farmacologica ai consigli che ha già fornito il Collega che mi ha preceduto.
Cordiali saluti.

Dott. Roberto Mangiarotti

[#3]
Dr. Morando Morandi Otorinolaringoiatra, Foniatra 372 7
E' molto probabile che sia proprio una localizzazione ORL di un reflusso gastroesofageo favorita dall'improvviso cambiamento di orari ed abitudini alimentari. Nell'attesa di praticare le indagini suggerite segua i consigli alimentari ed in particolare eviti di distendersi dopo i pasti (dovrebbero trascorrere almeno TRE ore).

dott. M. Morandi

[#4]
Dr. Alessandro Valieri Otorinolaringoiatra, Medico estetico, Chirurgo plastico 1.1k 9 26
Caro paziente,
il reflusso va comunque trattato con farmaci, prescrivibili anche senza indagine endoscopica. Si tratta di sostanze che rendono meno acido il succo gastrico e che proteggono le pareti mucose.

Dr. ALESSANDRO VALIERI
*Centro Laser Chirurgia Emilia e Romagna*
www.alessandrovalieri.it

[#5]
Dr. Morando Morandi Otorinolaringoiatra, Foniatra 372 7
Naturalmente mi associo all'indicazione del dott. Valieri circa la necessità di trattare anche farmacologicamente il reflusso una volta diagnosticato.
Reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.

Leggi tutto