Acufene pulsante notturno o sotto sforzo

Gentili professionisti, ringraziandoVi anticipatamente per il Vostro Tempo e il Vostro Ascolto, desideravo condividere un dubbio sul da farsi in merito ad una problematica che purtroppo, devo ammettere comincia a darmi delle difficoltà durante la notte.

Inizialmente era un battito ritmico sincrono con quello cardiaco monolaterale e non troppo fastidioso.
Con il passare del tempo sta aumentando di intensità e tonalità (non capisco tra l'altro se inizi anche una bilateralità o sia l'eco trasmesso dello stesso) e con un ritmo ingravescente, non permettendomi di passare all'addormentamento (come sentire "sciacquoni o tamburi" ritmici continui).
Tenendo premuto lateralmente il collo con due dita lungo la via giugulare pare assopirsi durante la pressione, riducendo il flusso, anche se ultimamente permane una sorta di "eco" dello stesso.

Da seduto il problema può palesarsi in maniera autonoma ed indipendente dai movimenti, (inizia, sfuma un po' poi si silenzia, poi riparte) stranamente può ripresentarsi però in stazione eretta (e in tutti gli altri casi che ne facilitano la condizione). Ultimamente appare tutte le notti e stanotte ho notato si ferma facendo pressione anche sulla succlavia (il "furto" di questa a destra puó esordire con un acufene vascolare? Oltre a astenia, vertigini durante eloquio prolungato in qualsiasi condizione (specie al telefono)? )

Non ci feci molto caso inizialmente, essendo magari dovuto a un insieme di fattori (bradicardia notturna o stato infiammatorio cronico che mi porto in anamnesi, senza anemia, ma con una linfocitosi moderata e una puntina di ipogamma nelle analisi, una osteopenia in sede vertebrale associato ad artralgie e lombalgia cronica da dubbia spondilite).

Durante un controllo cardiologico di routine l'anno scorso (per un Div alla nascita poi risoltosi nel primo anno) con l'ecodoppler non sono stati rilevati segni di ats o malformazioni o alterazioni vascolari o nel flusso laminare secondo l'operatore.
(A livello centrale una lieve ipertensione polmonare).
All'ascultazione presso i segmenti carotideo/e giugulari del collo, non si avvertono con la campana o il diaframma se appoggiata particolari soffi, se non alzandola un po' dal piano (... ) ove il flusso appare più pìù turbolento.
(+Soffio innocente cardiaco).

Il canale uditivo appare pervio dall esame obiettivo e senza lesioni timpaniche. L'udito è invece si presente, ma coperto dal suono dell'acufene, provocando purtroppo impossibilità di sentire o necessità di richiedere di alzare la voce o ripetere (cosa che sappiamo infastidisca l'interlocutore, specie se il proprio medico o il proprio superiore) , episodi di cefalea, poliartralgie talvolta sull' atm ma non tali da manifestarsi in tumefazioni) .

concludendo, quale valutazione secondo la Vostra gradita esperienza potrebbe essere più appropriata (che analisi richiedereste in questo caso? ) e quale potrebbe essere una possibile -se possibile- strategia per limitarne l'insorgenza? (Nella vostra esperienza il t. glomico si comporta così?)


Un Sentito RinGraziamento e complimenti per la piattaforma e a tutti i Sanitari in essa presenti!
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Paziente, l’acufene è un problema che, quando insorge, viene sottovalutato: all’inizio spesso concede ampie remissioni spontanee, il paziente è portato a credere che passi da solo .
Purtroppo, una brutta volta, non passa più, e diventa un problema serio.
Credo che quello che dicono i Colleghi Otorinolaringoiatri, ai quali di certo si è già rivolto, cioé che "gli acufeni sono la loro tomba" rappresenti in qualche modo la realtà, nel senso che si tratta di una patologia molto ostica al trattamento. Tuttavia sul problema degli acufeni e sul loro possibile rapporto con le disfunzioni dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) ho spesso risposto a pazienti che hanno questo problema. Per non ripetermi, le suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/archivio/401408-otite_acufeni.html
Può essere utile avere qualche notizia in più su questi argomenti visitando il mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firma) alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Orecchio e, leggendo gli articoli linkati qui sotto. Eventualmente, se si riconosce nella problematica illustrata, mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Attivo dal 2014 al 2023
Ex utente
Grazie Gentile Prof/Dottore per La letteratura e l'Esperienza fornita.
La visita orl è in programma non potendo recarmici prima.
(Fatto strano è che le pulsazioni si palesano piu' in posizione supina e la sera, dopo cena, rispondendo stranamente anche ai Fans/corticosteroidi (assunti attualmente per artrite, permettendomi qualche ora di sonno).)
Grazie ancora e Buon lavoro
Acufeni

L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.

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