Cortisone orale per disfunzione tubarica/ototubarite
Buongiorno,
Mi è stata diagnosticata una ototubarite catarrale lieve all'orecchio sinistro, con presenza di una lieve disfunzione tubarica sempre allo stesso orecchio.
Questo quadro sarebbe la causa dell'acufene costante a bassa tonalità che avverto soprattutto nel silenzio, sempre all'orecchio sx.
Esame audiometrico ed impedenzometria sono però nella norma.
Ho anche effettuato una visita gnatologica che non ha rilevato possibili malocclusioni o problemi all'ATM.
La terapia prescitta dallo specialista prevede cortisone (deflazacort) per bocca a scalare nel corso di 2 settimane, partendo da 45 mg per 2 giorni, poi 30 mg per 5 giorni ed infine 15 mg per 7 giorni.
Le mie domande sono le seguenti:
1) Una terapia con cortisone per bocca, considerate le dosi, non è un po' eccessiva, data la lieve sintomatologia presente?
2) Non è sufficiente effettuare una terapia più lieve, ad esempio con aerosol insieme a ginnastica tubarica con otovent?
3) Un cortisonico somministrato in modo locale tramite aerosol o tramite spray nasale presenterebbe la stessa efficacia nel trattamento della tuba di Eustachio, però con rischi molto minori?
Mi è stata diagnosticata una ototubarite catarrale lieve all'orecchio sinistro, con presenza di una lieve disfunzione tubarica sempre allo stesso orecchio.
Questo quadro sarebbe la causa dell'acufene costante a bassa tonalità che avverto soprattutto nel silenzio, sempre all'orecchio sx.
Esame audiometrico ed impedenzometria sono però nella norma.
Ho anche effettuato una visita gnatologica che non ha rilevato possibili malocclusioni o problemi all'ATM.
La terapia prescitta dallo specialista prevede cortisone (deflazacort) per bocca a scalare nel corso di 2 settimane, partendo da 45 mg per 2 giorni, poi 30 mg per 5 giorni ed infine 15 mg per 7 giorni.
Le mie domande sono le seguenti:
1) Una terapia con cortisone per bocca, considerate le dosi, non è un po' eccessiva, data la lieve sintomatologia presente?
2) Non è sufficiente effettuare una terapia più lieve, ad esempio con aerosol insieme a ginnastica tubarica con otovent?
3) Un cortisonico somministrato in modo locale tramite aerosol o tramite spray nasale presenterebbe la stessa efficacia nel trattamento della tuba di Eustachio, però con rischi molto minori?
[#1]
Segua correttamente la prescrizione dello Specialista cui si è rivolto perchè le altre forme di terapie da Lei ipotizzate non sarebbero del tutto idonee per la cura della patologia diagnosticata. Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
Utente
Gentile Dott. Brunori,
La ringrazio per la sua risposta.
Vorrei solo chiederle un'ulteriore specificazione a riguardo.
L'efficacia dell'aerosol nasale rimane ridotta anche se viene effettuata tramite l'impiego di strumenti come ad esempio Rinowash (avendo l'accortezza di deglutire spesso nel processo e masticare una gomma, per cercare di mantenere aperte le tube)?
La ringrazio per la sua disponibilità ed attendo cortese risposta.
La ringrazio per la sua risposta.
Vorrei solo chiederle un'ulteriore specificazione a riguardo.
L'efficacia dell'aerosol nasale rimane ridotta anche se viene effettuata tramite l'impiego di strumenti come ad esempio Rinowash (avendo l'accortezza di deglutire spesso nel processo e masticare una gomma, per cercare di mantenere aperte le tube)?
La ringrazio per la sua disponibilità ed attendo cortese risposta.
[#3]
L'aerosolterapia è efficace solo a livello delle mucose nasali, decongestionandole, ma la nebulizzazione non riesce ad entrare nella tuba . Non comprendo come abbia questa resistenza ad eseguire la cura dello Specialista e voglia fare di testa sua.
Dr. Raffaello Brunori
[#4]
Utente
Gentile Dott. Brunori,
Le chiedo scusa perché non ho specificato bene, ho omesso di dire che non è una terapia che ho pensato di testa mia ma mi è stata proposta da due specialisti otorinolaringoiatri che ho visitato successivamente al primo specialista che ho menzionato.
Entrambi hanno proposto una terapia con aerosol nasale, deglutendo spesso nel processo, il primo con levonis, ntr e fluibron, il secondo con clenil e broncalt.
Volevo quindi sapere se è conveniente tentare questo tipo di terapia, siccome i due specialisti successivi l'hanno ritenuta più adatta e meno rischiosa, dato che comunque l'eventuale tubarite è molto lieve.
Le chiedo scusa perché non ho specificato bene, ho omesso di dire che non è una terapia che ho pensato di testa mia ma mi è stata proposta da due specialisti otorinolaringoiatri che ho visitato successivamente al primo specialista che ho menzionato.
Entrambi hanno proposto una terapia con aerosol nasale, deglutendo spesso nel processo, il primo con levonis, ntr e fluibron, il secondo con clenil e broncalt.
Volevo quindi sapere se è conveniente tentare questo tipo di terapia, siccome i due specialisti successivi l'hanno ritenuta più adatta e meno rischiosa, dato che comunque l'eventuale tubarite è molto lieve.
[#6]
Utente
Gentile Dott. Brunori,
Chiedo scusa se rispondo solo ora ma sono stato via all'estero per lavoro.
Le potrei chiedere il perché più precisamente in merito alla sua risposta?
Scusi se insisto ma è soprattutto per curiosità personale diciamo e per imparare :) Il discorso sulla maggiore efficacia mi è sicuramente chiaro, però a questa si accompagnano rischi di effetti collaterali molto maggiori.
Considerando anche che lo stesso otorino che ha fatto la prescrizione ha detto che il problema si risolverà comunque da solo senza terapia nel giro di qualche mese.
La cosa che mi sfugge quindi, come può capire, è perché rischiare usando cortisone per bocca (a dosi comunque che non sono certo quelle basse del deflan 6 mg) per una sintomatologia così banale, che si risolverà da sola, senza tentare (al massimo) prima terapie più leggere e sicure.
Diciamo che non capisco bene il rispetto del rapporto "rischio/beneficio" in questo caso: considerando i numerosi possibili effetti collaterali del cortisone per bocca a dosi non indifferenti, che sono sicuramente molto peggiori della lieve sintomatologia sofferta, perché rischiare?
Poi non so se esistono protocolli ufficiali universalmente riconosciuti per trattare questo tipo di sintomatologia e che terapie prevedono, però in questo caso mi sembra che questa vada contro il semplice buon senso.
Chiedo scusa se rispondo solo ora ma sono stato via all'estero per lavoro.
Le potrei chiedere il perché più precisamente in merito alla sua risposta?
Scusi se insisto ma è soprattutto per curiosità personale diciamo e per imparare :) Il discorso sulla maggiore efficacia mi è sicuramente chiaro, però a questa si accompagnano rischi di effetti collaterali molto maggiori.
Considerando anche che lo stesso otorino che ha fatto la prescrizione ha detto che il problema si risolverà comunque da solo senza terapia nel giro di qualche mese.
La cosa che mi sfugge quindi, come può capire, è perché rischiare usando cortisone per bocca (a dosi comunque che non sono certo quelle basse del deflan 6 mg) per una sintomatologia così banale, che si risolverà da sola, senza tentare (al massimo) prima terapie più leggere e sicure.
Diciamo che non capisco bene il rispetto del rapporto "rischio/beneficio" in questo caso: considerando i numerosi possibili effetti collaterali del cortisone per bocca a dosi non indifferenti, che sono sicuramente molto peggiori della lieve sintomatologia sofferta, perché rischiare?
Poi non so se esistono protocolli ufficiali universalmente riconosciuti per trattare questo tipo di sintomatologia e che terapie prevedono, però in questo caso mi sembra che questa vada contro il semplice buon senso.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4.1k visite dal 01/10/2023.
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