Reflusso gastroesofageo e stridore laringeo

Gentili Dottori,
vi ringrazio innanzitutto per il servizio offerto e spero in una vostra cortese risposta. Mio figlio, che attualmente ha tre mesi e 10 gg, è nato prematuro e precisamente alla 34 settimana di gestazione. Alla nascita, avvenuta con un cesareo resosi necessario per il distacco della placenta, il piccolo aveva uno stress respiratorio. Dapprima, per tre giorni è stato ossigenato con il sondino poi, peggiorate le sue condizioni, è stato intubato per un giorno.
Alle dimissioni i suoi problemi respiratori erano del tutto risolti e le sue condizioni generali buone a parte un sospetto di reflusso per il quale i medici hanno consigliato la somministrazione di Zantac sciroppo per tre volte al dì nella dose di 0,33 ml.
Trascorso il primo mese e mezzo di vita , il pediatra mi ha suggerito di smettere con lo Zantac, ma io ho notato un peggioramento: il bambino era irrequieto, la notte si svegliava spesso, emetteva ruttini anche a molta distanza dalla poppata e colpetti di tosse secca, ecc. Ho quindi ripreso lo Zantac nella dose di 0,70 ml tre volte al dì (adesso il bambino pesa 6,5 kg). Da circa una decina di giorni il bambino, quando inspira velocemente perché agitato o in procinto di piangere, ha un respiro rumoroso un po' raschiato e, quando piange, la sua voce è roca. Durante una visita cardiologica, il cardiologo ha parlato di "stridore laringeo" e l'ha segnalato per iscritto al pediatra. Quest'ultimo ha detto che la causa può essere virale o chimica, cioè dovuta al reflusso, o ancora meccanica (ha parlato del timo). Nel primo caso, a suo avviso, lo stridore avrebbe dovuto scomparire spontaneamente nel giro di una settimana e così non è successo. Per il reflusso ha consigliato di continuare l'allattamento misto, ma per quanto riguarda il latte artificiale ha detto di adottarne uno per le intolleranze (nessuno in famiglia è intollerante al latte). Ha consigliato inoltre di somministrare al bambino della pera grattugiata tra un pasto e l'altro per addensare un poco il contenuto dello stomaco. Qualora trascorresse un'altra settimana senza notare miglioramenti ha detto che si procedere con una radiografia al torace. Nel frattempo ha prescritto un'ecografia addominale dalla quale è risultato che nel quarto d'ora di osservazione c'è stato un unico episodio di reflusso. Io sono molto preoccupata e scettica nei confronti dei rimedi suggeriti dal pediatra. Innanzitutto, in base ai sintomi, ritengo che il reflusso, nonostante l'esito dell'eco, abbia un ruolo importante. In secondo luogo la somministrazione della pera grattugiata non dovrebbe aumentare l'acidità? Non era meglio, anziché un latte per le intolleranze, adottare un latte antireflusso che avrebbe assolto anche la funzione di ispessimento svolta dalla pera?
Vi prego di darmi un vostro parere: non so cosa fare per aiutare il mio bambino. Vi ringrazio in anticipo e cordiali saluti
[#1]
Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
Signora, mi dispiace dissentire col collega ma la pera proprio...a tre mesi! Esistono in commercio degli addensanti specifici per il latte, in polvere.

Intanto il piccolo cresce bene, stia tranquilla.
La prima cosa da fare è agire sull'alimentazione materna.

Cliccando sul mio nome a sinistra, troverà altri consulti simili al suo: la prego di andare a leggere quello che ho appena scritto per un caso analogo; con la differenza che nel suo piccolo ci sono anche porblemi respiratori causati dal riflusso.
Vale la stessa terapia consigliata, ed aggiungo che il piccolo non dev'essere messo giù a dormire dopo la poppata ma tenuto in braccio in posizione inclinata o messo nella culla rialzando la parte superiore del materassino. Esiste la posizione di sicurezza proprio per evitare problemi respiratori in caso di reflusso e consiste nel tenerlo sempre in posizione inclinata a 45 gradi, a pancia sotto. Ma è necessario che il pediatra (..un altro?) gliela illustri direttamente.
Le mando il collegamento al consulto di cui le parlavo così evita di andarlo a cercare, ma ce ne sono anche altri nel passato. Intanto legga questo (per non ripetermi).

https://www.medicitalia.it/consulti/pediatria/36174-bambini-reflusso.html

Aspetto buone nuove.
Cordialmente
Agnesina Pozzi

[#2]
Pediatra, Neonatologo, Dietologo, Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2005 al 2011
Pediatra, Neonatologo, Dietologo, Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile Sigra,
Gli ex pretermine, che hanno avuto la necessità di essere connessi ad un respiratore, posso avere una "broncolabilità" (ovvero una "debolezza" delle prime vie aeree) per qualche mese. E vero che l'intubazione di suo figlio é stata circoscritta (4 giorni in tutto), ma puo essere stata comunque fonte di trauma meccanico. Non capisco cosa possa essere il "sondino" con il quale é stato ossigenato all'inizio(... Dapprima, per tre giorni è stato ossigenato con il sondino poi, peggiorate le sue condizioni, è stato intubato per un giorno ...). Mi chiedo se sia un tubicino messo vicino al bambino nell'incubatrice o invece delle naso-cannule, ovvero un tubicino nel naso; la differenza fa la sua importanza. Comunque, anche solo il "trauma da ossigeno" puo aver causato un irritabilità delle vie aeree.
Per quel che concerne il reflusso, se l'ecografia é stata fatta secondo regola, ed ha evidenziato 1 solo reflusso, CI CREDA, é assolutamente attendibile!
Infine, credo che il suo pediatra le abbia dato un latte ipo-allergenico perché tra i vari sintomi connessi alle allergie o intolleranza ci sono anche sintomi connessi alle vie aeree. Il piccolo é pero troppo piccolo per poter fare delle prove allergiche, pertanto si va per esclusione.

Ricapitolando, magari provi ad ispessire il latte ipo-allergenico con un ispessente (medigel o altro) e vediamo come va.
Un augurio
di pronta risoluzione del problema.
[#3]
dopo
Attivo dal 2007 al 2023
Ex utente
ringrazio entrambe per le cortesi risposte.
Per "sondino" intendevo impropriamente proprio delle naso-cannule; ma, mi chiedo, se l'intubazione avesse comportato dei danni meccanici gli effetti non si sarebbero manifestati da subito?
Per quanto riguarda l'ecografia addominale, chi l'ha eseguita mi ha chiesto di dare al bambino metà del suo pasto poi, subito dopo, ha fatto l'ecografia mentre io somministravo al bambino l'altra metà di biberon. L'osservazione è durata 10-15 minuti ca.
Grazie ancora per la vostra attenzione.
Cordiali saluti
Debora

[#4]
dopo
Attivo dal 2007 al 2023
Ex utente
ringrazio entrambe per le cortesi risposte.
Per "sondino" intendevo impropriamente proprio delle naso-cannule; ma, mi chiedo, se l'intubazione avesse comportato dei danni meccanici gli effetti non si sarebbero manifestati da subito?
Per quanto riguarda l'ecografia addominale, chi l'ha eseguita mi ha chiesto di dare al bambino metà del suo pasto poi, subito dopo, ha fatto l'ecografia mentre io somministravo al bambino l'altra metà di biberon. L'osservazione è durata 10-15 minuti ca.
Grazie ancora per la vostra attenzione.
Cordiali saluti
Debora

[#5]
Pediatra, Neonatologo, Dietologo, Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2005 al 2011
Pediatra, Neonatologo, Dietologo, Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile Sig.ra,
Il danno meccanico da intubazione non é, come immagina, un DANNO immediato e visibile quanto uno "sfiancamento" delle vie aeree superiori. Mi scusi per il paragone ma ... immagini un paio di calze di nailon appena comperate, messe 1 volta e messe 5 volte ...
Comunque non é un danno irreversibile o da correggere. E piu uno "sfiancamento", una irregolare dilatazione, una piccola irregolarità in piu tratti ... un "qualcosa" che deve rinforzarsi e pseudo-ripararsi.
Per quel che riguarda l'ecografia, sembrerebbe fatta secondo i crismi.

Mi tenga informata
Auguri
[#6]
Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
Gentile Signora,
l'ipotesi della collega è più che plausibile, ma anche la sua intuizione di mamma è da apprezzare perchè, pur rispettando il parere qualificatissimo ed esperto della collega, è altrettanto indubbio che l'iter del reflusso è anche questo: irritare le vie aeree e comportare sintomi anche a livello respiratorio. Il laringe è lì vicino, pronto ad essere irritato chimicamente; così come una malaugurata inalazione può certo causare sintomi più seri, fino a livello polmonare.

Provi però anche a dire al suo medico di pulire il nasino così lei può vedere come si fa. Una cattiva respirazione nasale nei piccolissimi può essere causa di broncospasmo, con il risultato di sentire quei rumori "stridenti", segnalati dal cardiologo come stridore laringeo.

Ci farà piacere essere informate.
Cordialmente
Agnesina Pozzi
[#7]
dopo
Attivo dal 2007 al 2023
Ex utente
Ringrazio nuovamente entrambe per l'interessamento e la disponibilità. Per il momento ho seguito i consigli della Dott.ssa Pozzi curando la mia alimentazione e adottando un latte antireflusso (Mellin AR) + magnesia granuli. Il bambino è più tranquillo e la notte riposa un po' di più tuttavia lo stridore è sempre presente.
Oltre allo stridore poi, noto, quando emette dei colpetti di tosse (ciò avviene intorno alle 5 volte al giorno), quello che i medici definiscono un ruomore da "foca". Ripeto però che il bambino non ha il nasino colante e in occasione di starnuti non fuoriesce pressoché niente.
Sono un po' preoccupata perché tra una decina di giorni dovrà fare il vaccino "antipneumococcica" e non vorrei aver dubbi sulle sue condizioni di salute. Temo che lo stridore e quella voce un po' roca e sfiatata siano magari da attribuire ad una forma virale.
Domani provvederò a ricontattare il pediatra ma putroppo non nutro in lui una gran fiducia e qui all'isola la scelta dei medici e molto ristretta.Nuovamente grazie e buon lavoro
[#8]
Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
Gentile Signora

non succede niente se rimanda la vaccinazione di qualche giorno, anche perchè sebbene sia consigliata nei piccoli, è specificamente indicata per i bambini defedati, con malattie croniche e neoplastiche e che siano anche in terapia con vari farmaci che possono indebolire il sistema immunitario così come diabete, anemie ecc.

Io dico sempre che le mamme hanno un'intuizione rispetto al loro bambino, che NESSUN medico può avere, e bisogna fidarsi di questa naturale saggezza. Quindi aspetti.
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Per quanto riguarda le vaccinazioni, per limitarne gli effetti collaterali e reazioni: THUJA 30CH tubo-dose sciogliere TUTTI i granuli del tubicino in acqua e fare assumere tutta la dose subito dopo la vaccinazione e ripetere la dose una volta alla settimana per 4 settimane.


PS mi fa piacere che il piccolo stia meglio.

Cordialmente
Agnesina Pozzi
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