Riabilitazione polmonare postembolia

Volevo gentilmente porre questo quesito:
mia madre 76 anni, più di un anno fa è stata colpita da embolia polmonare, dovuta a TVP degli arti inferiori. Ricoverata per 15 giorni in ospedale, è stata subito sottoposta, oltre alla terapia anticoagulante, ad ossigenoterapia con flussi a partire da 12/l min, decrescenti con il passare dei giorni fino a toglierla quasi completamente (adesso è in ossigenoterapia solo notturna ad un flusso di 0,75 l/min). A riposo lei sta abbastanza bene, ma anche soli piccoli sforzi le causano una dispnea molto invalidante.
Volevo quindi gentilmente chiedere se per lei potrebbe essere utile un programma di riabilitazione polmonare allo scopo di migliorare almeno il suo stato di respirazione e permettergli una qualità di vita più decente.
Nel ringraziarvi della risposta gradite Distinti saluti
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Pneumologo, Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2008 al 2008
Pneumologo, Perfezionato in medicine non convenzionali
La TVP è segno di diffusa alterazione di circolo.
Se in medicina convenzionale vengono ritenuti responsabili i quadri di dislipidemia, in medicina non convenzionale si affaccia da tempo l'ipotesi che il fegato sia molto impegnato per una serie di cause, in primis alterazioni del ph, parassitosi, disbiosi, intossicazione da metalli pesanti, per lo più legati a lunga ed errata alimentazione.

Evidentemente, è il quadro dislipidemico, una possibile disbiosi, che favoriscono gli impianti trombotici, e questi poi l'impegno polmonare.

Domanda: è il caso di badare più alle cose a monte o a quelle a valle, con aumento del lavoro polmonare?

Io dico più quelle a monte.

Ma è un lavoro complesso, per ogni singolo caso - e ne esistono di simili a migliaia -.

Quel che posso dirle è di cercare di alimentare sua mamma con molti succhi di frutta casalinghi, e con poco pane-pasta-zuccheri-latticini-insaccati, condendo le carni con molte spezie (tipo rosmarino, salvia, aglio).

Se sopporta un programma di riabilitazione polmonare, non glielo neghi. Ma come stanno l'emocromo e l'emoglobina e il ferro e il QSPE?
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dopo
Utente
Utente
Intanto grazie Dr. Montuori, almeno ho avuto una prima risposta.
Anche se la risposta non è esattamente quello che volevo sapere, è cmq di grande aiuto. Sapere che la medicina non convenzionale ritiene che non è solo la dislipidemia la causa principale della TVP, puo sicuramente essere di ausilio per una corretta abitudine alimentare, anche se purtroppo, ripeto purtroppo, per la mamma togliere il pane e la pasta significa toglierle "tutto", sicuramente, invece, si potranno fargli bere dei succhi di frutta preparati in casa.
per quanto riguardano gli esami ematochimici i valori sono tutti normali, ma borderline verso il valore limite inferiore.
Lei dice " Se sopporta un programma di riabilitazione polmonare, non glielo neghi", perchè è molto pesante la riabilitazione polmonare? In che cosa consisterebbe? Il gioco ne vale la candela?
Grazie anticipatamente per la risposta
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Pneumologo, Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2008 al 2008
Pneumologo, Perfezionato in medicine non convenzionali
La riabilitazione polmonare è semplice, ma scocciante per il paziente. Tutto qua. Sono piccoli esercizi ginnici.

Usi per lo meno pasta Misura scura (ne mangerà di meno, perchè la sazierà come immediatamente) e, ove fosse possibile, pane integrale di mais. L'olio di oliva: mi raccomando, non quello da supermercato.

In sostanza, i metalli pesanti e gli additivi (quali il pericoloso glutammato dei comuni dadi) presenti ovunque nei cibi non fanno altro che favorire diffusi fenomeni infiammatori e sequestrare enzimi ed ormoni, con ogni conseguenza. Un discorso complesso, ma vale già la premessa.

Sarebbe poi il caso di fare un discorso a parte per la clorofilla liquida, il sangue verde: lì davvero, con altri complementi nutrizionali, si ossigenano cellule e tessuti, in primis il cervello, che dà poi la spunta all'esercizio delle camere polmonari.

Saluti.
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