Difficoltà respiratoria da circa 2 anni

Buonasera,

vengo qui a scrivere perché sono ormai circa 2 anni che ho problemi respiratori ma non ho trovato alcuna soluzione nonostante le svariate visite ed esami ai quali mi sono sottoposto.

Il mio problema ha una gravità intermittente, certi giorni é molto forte (non tanto da non farmi respirare ma abbastanza da avere un costante affanno) altri giorni é molto più lieve e sopportabile.

Premetto che sono sportivo e inizialmente il problema si é verificato solo durante gli sforzi e pian piano in modo permanente.

Ora durante gli sforzi vado in affanno ma fino a quando non rompo il fiato e riesco anche a correre per 30 minuti di fila.
Dopo circa 15 minuti dalla fine dell'allenamento a volte noto un peggioramento dei sintomi.

A parte l'esercizio fisico i disturbi si presentano con intensità diverse ogni giorno, tanto da non riuscire a prevedere come mi sentirò il giorno seguente.
Ci sono dei giorni che il fastidio addirittura è molto leggero tanto da riuscire a non farci caso, a giorni in cui devo sforzarmi anche per parlare per l'oppressione (un misto tra bruciore e pressione) che sento al petto e/o alla gola, e inoltre a volte sento dolore dietro la schiena in corrispondenza del petto.



Esami condotti:
Prick test -> negativo
Prima spirometria 16/9/21> FEV1 4.87 (Pre) FEV1 5.03 (Post) - FEV1/FVC 85.13 (Pre) 84.91 (Post)
Seconda spirometria 21/05/2022 > FEV1 4.76 (Pre) 4.92 (Post), FEV1/FVC 76, 4% (Pre) 79, 9% (Post)
Terza spirometria 25/07/2022 > FEV1 4, 64 (Pre) 5 (Post), FEV1/FVC 76, 79% (Pre) 82, 40% (Post) - FENO: 20ppb (non ero ancora in terapia con farmaci)
Analisi del sangue 16/6/2022 > IgE, Proteina C, Sodio, Potassio, Glucosio, Creatinina, Dimero D, Emocromo tutto nella norma.

Radiografia e Tac normale secondo il referto del radiologo, mentre secondo il Pneumologo la Tac ha evidenziato un verosimile evento fibrotico apicale destro e minimo ispessimento bronchiolare alle basi.

Mi misuro regolarmente l'ossigeno nel sangue con un saturimetro al dito: 98/99% costante, i battiti invece sono a volte più alti della norma (sui 90) ma forse il Symbicort può interferire in questo.

E' dal 2016 che sono cominciati i miei problemi di salute, circa 2 mesi dopo che mi sono trasferito all'estero.
Inizialmente soffrivo di disfagia, con difficoltà a deglutire anche liquidi, poi questo problema dopo circa due anni è scomparso da sè ma poi sono comparsi il reflusso prima e poi questa difficoltà respiratoria dopo (che un pneumologo romano ha definito asma mentre quello spagnolo non è sicuro).



Soffro di reflusso grastroesofageo per il quale sto prendendo 40mg di pantoprazolo al giorno (da circa 1 mese) che però è stato diagnosticato nel 2020 con una phmetria e manometria ma successivamente alla quale non ho preso farmaci.



Attualmente, sotto consiglio del Pneumologo, sto assumendo Symbicort 2 volte al giorno (ho cominciato 1 mese fa, ma senza trovare beneficio significativo al momento) per una terapia di due mesi.



Grazie
[#1]
Dr. Anton Maria Mussini Pneumologo, Oncologo, Geriatra 53 2
Buongiorno
lei è stato visto da molte figure tutte competenti.
la diagnosi di asma è probabile visti i sintomi ma in genere l'asma risponde molto bene a Symbicort, in pochi minuti il respiro migliora e resta normale per almeno mezza giornata.
Così non è per lei.
Interessante quanto detto da un collega Pneumologo: ispessimento alle basi alla TAC.
Ecco potrebbe essere qui la spiegazione.
La valutazione di una TAC può essere diversa se letta dal Radiologo o dallo Pneumologo.
Andrebbe chiarito se ci sia o meno ispessimento dell'interstizio che spiegherebbe la non risposta al Symbicort.
In tal caso la terapia utile o quanto meno da provare sarebbe cortisonica, anche per periodi non brevi.
C'è anche un altro dato da considerare: lei parla di un esordio due anni fa: quando scoppiò l'epidemia Covid.
Bene: la malattia polmonare da Covid tipicamente è di tipo interstiziale e, infatti, questo problema è esploso come frequenza da quando esiste il virus.
Molte persone non sanno di aver avuto il Covid e i tamponi hanno una quota di falsi negativi.
Le dico tutto questo perchè ritengo che lei debba approfondire la cosa nella direzione della ricerca di una "interstiziopatia" che necessiterebbe di attente cure.
A disposizione per chiarimenti.
Cordialità

Dr. Anton Maria Mussini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

grazie per aver risposto alla mia richiesta di consulto. Il problema che mi porto dietro é da prima del Covid, esattamente dall’estate 2019. Tutto sembra partito da un problema gastrointestinale improvviso e senza innesco (nel senso che non assumevo farmaci o mangiato qualcosa di avariato/contaminato), inoltre non ho mai avuto la febbre in tutto questo periodo.

Ci sono dei momenti, come ieri ed oggi ad esempio, nei quali se riesco a fare un respiro profondo mi sento appagato a livello di fame d’aria. Inoltre l’ossigenazione nel sangue é sempre stata sui 98/99 anche durante le crisi peggiori. Potrebbe invece trattarsi di un problema neuromuscolare piuttosto? L’interstiziopatia é una malattia grave da quanto leggo e immagino che il Pneumologo primario del san Filippo Neri di Roma in intramenia che mi ha guardato la Tac se ne sarebbe accorto.

Grazie
[#3]
Dr. Anton Maria Mussini Pneumologo, Oncologo, Geriatra 53 2
si è vero.
la descrizione che ora ha dato del problema, dice di non riuscire a riempire del tutto i polmoni e la saturazione alta anche sotto crisi, fa pensare, allora, al "respiro sospiroso", una comune manifestazione di ansia somatica.
potrebbe provare, parlandone col suo medico, a fare una terapia con ansiolitici per un breve periodo, 10 o 15 giorni e valutare se in questo modo il suo respiro si regolarizzi o meno.
sarò lieto se vorrà farmi sapere.
buona serata

Dr. Anton Maria Mussini

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