Di panico che non mi permettono di vivere e lavorare come prima

Da qualche anno accuso attacchi di panico che non mi permettono di vivere e lavorare come prima. Non avvengono per caso, ma per situazioni ben precise; per esempio quando sono chiuso in aero, oppure in una riunione di lavoro, oppure ad uno spettacolo teatrale o al cinema, in ascensore o in coda in automobile; cioè in tutti quei casi in cui non sono libero e non ho modo di alzarmi o sedermi o uscire a mio piacimento. In questi casi, sopra citati, inizia a battermi forte il cuore fino ad arrivarmi in gola e non riesco a trattenere neanche le urine. Come riesco a liberarmi dalla situazione, tutto passa e ritorno tranquillo.
Cosa posso fare?

Dr. Domenico Mazzullo Psichiatra 49
Gentile Amico,
il disturbo che Lei mi riferisce, configura il quadro del vero e proprio attacco di panico.
Per tale patologia, comunque lieve, la terapia di elezione è rappresentata dai farmaci antidepressivi, associati, eventualmente agli ansiolitici.
Le consiglierei di rivolgersi ad uno psichiatra di Sua fiducia, perchè possa prescriverLe la terapia più indicata al Suo caso.
Rimango comunque a Sua disposizione e La saluto cordialmente.
Domenico Mazzullo

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Gentile Utente,

la situazione descritta mi impone di farle Alcune domande specifiche:
dice di soffrire da alcuni anni di questo problema, ma piu' o meno da quanto tempo?
Inoltre, ha attivato alcune strategie per evitare tali situazioni oppure se ne dimentica e le ritornano in mente quando arriva l'attacco?
E ancora, ha mai fatto terapie di qualche tipo, anche consigliate dal suo medico di base, farmacologiche o di altro genere (prodotti omeopatici o altro)? psicoterapia?
Come influisce sulla sua vita tutta questa situazione?
Intanto, sarebbe il caso che si rivolga al suo medico di base che la potra' indirizzare da uno specialista.
Potrebbe essere il caso di iniziare una terapia farmacologica adatta e anche una psicoterapia che le consenta di evitare riesacerbazioni in futuro dopo un periodo di miglioramento da farmaci.
Distinti Saluti
F.S. Ruggiero

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Dr. Giorgio Chiummo Psicoterapeuta, Psichiatra, Neuropsichiatra infantile 59
Per comprendere meglio le cause che scatenano i suoi attacchi di panico occorrerebbe avere notizie più precise sulle possibili cause. Inoltre mi pare che lei soffra anche di claustrofobia, almeno dalle sue descrizioni. A parte i farmaci e la psicoterapia classica, provi anche l'ipnositerapia medica. Si rivolga ad un centro serio e accreditato e forse, con un pò d'impegno, e in poche sedute, potrebbe risolvere il suo problema. Auguri.

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Dr. Gaspare Palmieri Psichiatra, Psicoterapeuta 40
Gentile utente,dalla breve descrizione fornita il suo disturbo si inquadra fra i disturbi d'ansia. Più precisamente potrebbe trattarsi di disturbo di attacchi di panico. Riferisce inoltre caratteristiche claustrofobiche ed agorafobiche (paura di trovarsi in situazioni in cui sarebbe difficile o imbarazzante allontanarsi o fuggire). Se mette in atto condotte di evitamento (es. evita di andare a teatro o al cinema o nei luoghi temuti), questo può limitare la sua vita ed è quandi una ragione in più per curarsi.
Le consiglio una visita psichiatrica (il suo medico di base potrà consigliarle uno specialista).
La terapia efficace può essere:
- Farmacologica tramite antidepressivi
- Psicoterapeutica: psicoterapia cognitivo comportamentale o psicoterapia ad orientamento psicodinamico
- Entrambe: recenti studi riportano che si ottengano effetti migliori e più duraturi
Cordiali saluti
Dr Gaspare Palmieri

Gaspare Palmieri

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile utente, non si scoraggi; oggi il suo disturbo viene curato con ragionevole successo: a seconda dei casi è possibile intervenire anche con la sola psicoterapia, evitando i farmaci. Capisco che solo in questa pagina web le abbiano già prospettato 4 possibili strade terapeutiche e lei sia un poco confuso. Io credo che per prendere uno psicofarmaco si è sempre in tempo. Dal mio punto di vista (e in base alla mia esperienza) si può fare molto anche con la sola terapia cognitivo-comportamentale.
Si prenda del tempo e decida nella assoluta tranquillità.
Le porgo cordiali saluti

Daniel Bulla
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