Depressione, ansia o ossessioni pure
Salve io ho 20 anni ed è da qualche mese che sto malissimo e non riesco ad andare avanti.
Premetto di essere già seguita da una psicologa e di non aver nessuna diagnosi.
È da mesi che vivo con una sorta di ansia e disagio costante a seguito di un pensiero nato completamente a caso, una mattina, pensiero che riguarderebbe un presunto abuso avvenuto durante l'infanzia.
Sono mesi che mi scervello cercando di trovare un gancio, un appiglio, qualcosa per ricordare ma alla fine non c'è nulla, e in realtà io non ci credo davvero ma allo stesso tempo questo pensiero mi sta consumando.
Premetto che durante il covid ho sofferto, anche in questo caso di un pensiero ossessivo, che mi ha fatto soffrire tantissimo ma alla fine è passato e mai più tornato.
Questo di adesso però, mi colpisce nel profondo, anche perché da bambina ho subito un tocco indesireato da parte di un adulto, che la mia dottoressa non definisce molestia, ma che comunque mi ha fatto stare male.
In questi mesi sto avendo difficoltà a stare a letto per troppo tempo perché mi sento a disagio ma anche iperattiva e ansiosa.
Ho difficoltà a stare in luoghi poco illuminati perché mi fanno derealizzare la realtà intorno e non tollero il silenzio e lo stare da sola in casa, infatti esco praticamente sempre e devo dire che con gli stimoli esterni mi sento molto meglio.
Inoltre ho difficoltà con l'acqua, soprattutto perché l'*acqua calda mi mette tristezza e io l'associo a questo presunto episodio passato.
Una prova a favore di questa abuso sarebbe il fatto che ho spesso perdere vaginali pur essendo vergine, in teoria dovrebbe essere solo una maggiore leucorrea ma in questo periodo buio mi è capitato di associarla ad una presunta malattia sessuale (tipo candida), nonostante sia comparsa nel periodo in cui mi è venuto il ciclo, momento in cui in vivevo solo con mia madre (quindi nessun uomo responsabile di un possibile abuso)
Allo stesso tempo però, a questo episodio, non ci credo davvero, talvolta ci penso e mi sento ridicola, è come se mi servisse una motivazione (abuso) ad una sorta di vuoto e tristezza che io in realtà ho sempre provato, ma che in questo periodo si sta manifestando in maniera molto più forte... , per questo nel titolo del consulto parlo di depressione.
Sto prendendo delle goccine calmanti e mi sembra di stare meglio ma vorrei dei consigli.
Non so sinceramente cosa fare.
La mia dottoressa con cui ho parlato (ma non ho citato a tutta la questione) mi dice che non c'è nulla che non vada in me ma io sono dubbiosa a proposito.
Vorrei capire se questi sono sintomi di un possibile vero abuso o è un'altro pensiero ossessivo, ma soprattutto vorrei capire come procedere
Grazie in anticipo per la risposta.
Premetto di essere già seguita da una psicologa e di non aver nessuna diagnosi.
È da mesi che vivo con una sorta di ansia e disagio costante a seguito di un pensiero nato completamente a caso, una mattina, pensiero che riguarderebbe un presunto abuso avvenuto durante l'infanzia.
Sono mesi che mi scervello cercando di trovare un gancio, un appiglio, qualcosa per ricordare ma alla fine non c'è nulla, e in realtà io non ci credo davvero ma allo stesso tempo questo pensiero mi sta consumando.
Premetto che durante il covid ho sofferto, anche in questo caso di un pensiero ossessivo, che mi ha fatto soffrire tantissimo ma alla fine è passato e mai più tornato.
Questo di adesso però, mi colpisce nel profondo, anche perché da bambina ho subito un tocco indesireato da parte di un adulto, che la mia dottoressa non definisce molestia, ma che comunque mi ha fatto stare male.
In questi mesi sto avendo difficoltà a stare a letto per troppo tempo perché mi sento a disagio ma anche iperattiva e ansiosa.
Ho difficoltà a stare in luoghi poco illuminati perché mi fanno derealizzare la realtà intorno e non tollero il silenzio e lo stare da sola in casa, infatti esco praticamente sempre e devo dire che con gli stimoli esterni mi sento molto meglio.
Inoltre ho difficoltà con l'acqua, soprattutto perché l'*acqua calda mi mette tristezza e io l'associo a questo presunto episodio passato.
Una prova a favore di questa abuso sarebbe il fatto che ho spesso perdere vaginali pur essendo vergine, in teoria dovrebbe essere solo una maggiore leucorrea ma in questo periodo buio mi è capitato di associarla ad una presunta malattia sessuale (tipo candida), nonostante sia comparsa nel periodo in cui mi è venuto il ciclo, momento in cui in vivevo solo con mia madre (quindi nessun uomo responsabile di un possibile abuso)
Allo stesso tempo però, a questo episodio, non ci credo davvero, talvolta ci penso e mi sento ridicola, è come se mi servisse una motivazione (abuso) ad una sorta di vuoto e tristezza che io in realtà ho sempre provato, ma che in questo periodo si sta manifestando in maniera molto più forte... , per questo nel titolo del consulto parlo di depressione.
Sto prendendo delle goccine calmanti e mi sembra di stare meglio ma vorrei dei consigli.
Non so sinceramente cosa fare.
La mia dottoressa con cui ho parlato (ma non ho citato a tutta la questione) mi dice che non c'è nulla che non vada in me ma io sono dubbiosa a proposito.
Vorrei capire se questi sono sintomi di un possibile vero abuso o è un'altro pensiero ossessivo, ma soprattutto vorrei capire come procedere
Grazie in anticipo per la risposta.
E' molto probabile che il suo pensiero sia fisso su queste tematiche in quanto non ben trattata allo stato attuale.
La diagnosi è un passaggio fondamentale per stabilire i possibili trattamenti per i sintomi che sta percependo.
E' utile una visita specialistica psichiatrica.
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Utente
Grazie mille per la risposta, quindi secondo lei potrei avere un disturbo di tipo ansiogeno o doc? Sicuramente prenderò appuntamento da uno specialista, ma vorrei sapere se secondo lei dovrei preoccuparmi sulla veridicità o meno di questi pensieri che, francamente, mi stanno logorando.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 407 visite dal 03/03/2025.
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