Schizofrenia cronica allucinazioni uditive che non passano

Egregi dottori sono un ragazzo di 35 anni malato di schizofrenia cronica dal 2018, vi spiego in breve, e dal primo giugno 2025 che si sono presentate allucinazioni uditive che ancora adesso ho, la terapia che seguo e la seguente:
mattina: risperidone orale 4ml, 15 gocce di haldol e una compressa di tavor 2, 5
sera:risperidone orale 4ml, 15 gocce di haldol, 2 capsule di quetiapina 25mg per dormire e 2 tavor 2, 5
Sono stato al centro di salute mentale ma mi hanno confuso le idee
dapprima mi volevano fare una puntura di xeplion 150 e poi il richiamo dopo 5 giorni
poi hanno proposto la clozapina e ho appuntamento questo martedi per incominciarla
Cerco un vostro parere e la prima volta che mi succede che non riesco ad uscire dalle voci
adesso vi scrivo da casa e sono circa 20 giorni che ho questo problema nonostante seguo la terapia sopra indicata
vorrei sapere da voi quale potrebbe esserre la migliore soluzione lo xeplion o la clozapina?

ci sono altre alternative a queste indicate dal dottore che mi segue?
altri farmaci?
voglio un vostro parere mi trovo in serie difficoltà.

Vi rinranzio in anticipo auguro una buona domenica
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Gentile utente,


La mancanza di risposta terapeutica soddisfacente dalla terapia attuale consente di valutare la clozapina come una opzione terapeutica adeguata, ma richiede un monitoraggio ematico.

Anche il paliperidone è una possibile opzione terapeutica, sebbene è simile recettorialmente al risperidone, ne é una evoluzione recettoriale.

Possono comunque essere valutate opzioni terapeutiche differenti con possibilità di utilizzo di più farmaci ed antipsicotici contemporaneamente.


Resto a disposizione, cordiali saluti

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Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 1.3k 99
Gentile utente,

La tua attuale combinazione terapeutica, considerando la sintomatologia che stai descrivendo, sembra essere insufficiente, nonostante sia una dose significativa.

La resistenza potrebbe indicare una forma resistente di schizofrenia, dove le terapie standard perdono efficacia.

Lo Xeplion offre una somministrazione mensile stabile, efficace per il mantenimento, ma potrebbe non essere abbastanza potente per allucinazioni acute.

La Clozapina, invece, è il gold standard per la schizofrenia refrattaria e che non risponde alle consuete terapie antipsicotiche, riducendo allucinazioni e sintomi psicotici con una grande efficacia.

Sia lo Xeplion che la Clozapina sono valide possibilità terapeutiche, ma la clozapina è generalmente più indicata se le allucinazioni sono resistenti.

È tuttavia fondamentale che venga prescritta attraverso un piano terapeutico dello specialista del CSM, e richiede attenti e frequenti monitoraggi con esami del sangue.

Per mia esperienza clinica, considerando che stai già assumendo una dose molto elevata di Risperidone (8 mg) e un dosaggio medio di Haldol (30 gocce), e nonostante ciò permangono i sintomi psicotici, la clozapina potrebbe essere potenzialmente una ottima scelta - anche perché lo Xeplion non è molto differente dal Risperidone dal punto di visita del meccanismo di azione, e se non stessi avendo buoni risultati con il Risperidone è possibile che neanche il Paliperidone risolva la situazione.

Va valutata la tollerabilità e ovviamente è sempre fondamentale la valutazione del tuo specialista di fiducia del CSM, al quale è importante affidarsi sia per la valutazione sintomatologica, che per la prescrizione farmacologica è i controlli di monitoraggio.

Resto a disposizione per eventuali necessità, un caro saluto

dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
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Vi ringranzio mi avete chiarito le idee adesso sono deciso a passare alla clozapina
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Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 1.3k 99
Sono lieto di averla aiutata, se vuole può tenerci aggiornati.

Le Rinnovo cari saluti

dott. Tortorelli Fabio M.P.
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Egregio Dott. Tortorelli sono stato al centro di salute mentale della mia zona stamane , hanno cambiato idea,in quanto a detta dello psichiatra se non funziona nemmeno la clozapina non si puo' tornare indietro non funziona nessun altro farmaco,questo mi ha detto.Mi ha prima proposto la siringa long-act di xeplion che lo fatta in passato e mi ha portato vari effetti collaterali stavo sempre a letto parlavo poco , paranoie tachicardia ed altri effetti collaterali psicologici,allora mi ha proposto l'okedi long-act che e sempre risperidone,chiedo a voi un parere in quanto ne voglio uscire da questa situazione complicata,è il caso di sentire qualche specialista bravo privatamente?che mi consigliate?non sanno nemmeno loro cosa fare ,e io sono confuso.

Grazie per la disponibilità
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
In ogni caso uno specialista privato potrebbe non poter prescrivere alcuni dei farmaci che sta assumendo direttamente, in quanto alcuni sono esclusivamente di fascia H e quindi non disponibili alla vendita al pubblico.

E' un pò strano che il suo specialista abbia cambiato idea, è anche vero che valutando globalmente la condizione può stabilire una terapia long acting per una migliore distribuzione del farmaco senza doverlo assumere ogni giorno.

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Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 1.3k 99
Gentile utente,

Nel tuo caso specifico sarebbe opportuno che ad averti in carico da un punto di vista psichiatrico sia uno specialista del sistema sanitario nazionale (dunque del CSM).

Questo perchè la terapia depot, qualunque essa sia, deve essere somministrata da parte di specialisti sanitari esperti, in un contesto di struttura sanitaria pubblica (salvo rare eccezioni).

Inoltre la Clozapina è un farmaco che richiede un monitoraggio molto stretto, soprattutto nella fase iniziale di terapia.

La prescrizione iniziale, con piano terapeutico, può essere effettuata solo da parte di specialisti che esercitano nel contesto del sistema sanitario nazionale (tra cui gli psichiatri del CSM).

Nel tuo caso specifico sarebbe dunque importante non perdere i contatti con il CSM, ma cercare di chiarire la tua sintomatologia e gli effetti collaterali che hai presentato in passato, per collaborare con gli psichiatri del suo CSM per mettere a punto il protocollo farmacologico più adatto alle tue esigenze.

Rinnovo cari saluti

dott. Tortorelli Fabio M.P.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Come già indicato è utile che si faccia seguire dal servizio pubblico di zona.


La terapia long acting può essere somministrata esclusivamente in ambito sanitario pubblico poiché appartiene ad una classe di rilascio specifica per strutture pubbliche, è necessaria la conoscenza del farmaco, della cinetica e della opportunità di trattamento da parte di qualsiasi specialista che possa accedere al sistema specifico prescrittivo (saniarp)

La scelta di trattamento per la terapia long acting garantisce il rilascio del farmaco in modo più continuativo e pratico anche per lei.

L'utilizzo di terapie long acting è spesso associato a miglioramenti clinici più evidenti rispetto alla terapia orale con possibilità di ridurre alcuni effetti collaterali ed anche ritrovare un quadro clinico che può essere correlato ad una condizione clinica più stabile.

A mio parere, andrebbero utilizzati come scelta prioritaria soprattutto in pazienti giovani.

La sua regione di residenza impone in ogni caso un MUP per i trattamenti con neurolettici di seconda generazione per cui dovrebbe comunque continuare i trattamenti in ambito pubblico.




Rinnovo cari saluti

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