Resistenza ad antidepressivi

Salve, sono un adulto di 38 anni con setto nasale deviato con maggiore ostruzione alla narice destra e osas molto gravi, in trattamento con il trittico per insonnia grave. Sono 15 anni che faccio mattina sveglio per lavoro e studio cosi con i lavori di cantiere nel palazzo gli operai alle 8 col trapano mi svegliavano e dormivo solo 3 ore a notte. Ho resistito una settimana recuperando e crollando la sera dopo ma poi tornavo da capo a 12. Un giorno andai in PS e li mi hanno mandato in visita psichiatrica per avere un farmaco per dormire presto. Il dottore mi assegno trittico perché con le osas altri farmaci non erano appropriati. Alla seconda visita con i suoi colleghi spiego che la terapia funziona e che prendo la dose minima per dormire la sera da 50mg così gli faccio una domanda: Visto che un mio amico che studia medicina da 20 anni ma non da un esame da 10 e per lavoro fa il call center per un' appalto che lavora per sorgenia, mi mette sempre in testa strani dubbi, il dubbio sta volta è che anche a dose minime a lungo andare io possa sviluppare resistenza al trittico. La dottoressa e il dottore alla seconda visita molto piu giovani della prima visita del medico di PS che me lo ha prescritto la prima volta ma molto capaci, mi hanno tranquillizzato dicendomi di stare sereno, perché il trittico non è come gli altri farmaci es. Come le benzodiazepine, e che soprattutto preso a dosi minime difficilmente causa resistenza. Quindi adesso come al solito non so a chi devo dar ragione, se all' amico che non da un esame da quando esistevano le video cassette o se ai medici che sicuramente piu specializzati e competenti di questo che fa il call center per lavoro. Vorrei avere una risposta anche solo a scopo informativo in modo che se sviluppo resistenza al farmaco posso chiamare i dottori e farglielo presente. Grazie mille in anticipo.
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Il trattamento della condizione relativa alle osas e alle difficoltà de sonno, richiede una valutazione multidimensionale che prenda anche in considerazione interventi di riduzione del peso, oppure della condizione respiratoria.

L’utilizzo di trittico può essere utile ma non può essere considerato risolutivo nel lungo termine, indipendentemente da ciò che é sostenuto dai suoi curanti.

La situazione va vista in modo generale su più fronti.

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