Scalaggio xanax 2 mg
Buongiorno dottori,
mia mamma assume attualmente 2 mg di Xanax al giorno, suddivisi in più somministrazioni, da oltre due mesi.
In precedenza prendeva prima Tranquirit e poi Prazepam.
Ora ha iniziato un graduale scalaggio, scendendo a 1, 75 mg e a breve a 1, 5 mg.
Premetto sta prendendo anche antidepressivo
Vorrei chiederle: quali sono, in generale, le linee guida consigliate per uno scalaggio corretto dello Xanax?
Considerando che gli attacchi di panico si sono ridotti, ma non completamente spariti, e che è presente ansia in alcuni momenti, soprattutto in situazioni sociali e nell’uscire, qual è il dosaggio a cui conviene arrivare?
Lo scalaggio può proseguire anche se l’ansia non è del tutto scomparsa, oppure è meglio stabilizzarsi prima?
mia mamma assume attualmente 2 mg di Xanax al giorno, suddivisi in più somministrazioni, da oltre due mesi.
In precedenza prendeva prima Tranquirit e poi Prazepam.
Ora ha iniziato un graduale scalaggio, scendendo a 1, 75 mg e a breve a 1, 5 mg.
Premetto sta prendendo anche antidepressivo
Vorrei chiederle: quali sono, in generale, le linee guida consigliate per uno scalaggio corretto dello Xanax?
Considerando che gli attacchi di panico si sono ridotti, ma non completamente spariti, e che è presente ansia in alcuni momenti, soprattutto in situazioni sociali e nell’uscire, qual è il dosaggio a cui conviene arrivare?
Lo scalaggio può proseguire anche se l’ansia non è del tutto scomparsa, oppure è meglio stabilizzarsi prima?
Non può richiedere quale sia la tipologia di scalaggio rispetto al farmaco, la decisione di riduzione e sospensione é a carico di chi visita sua madre.
Non esistono linee guida di scalaggio del farmaco, sono presenti indicazioni ma l’esperienza clinica è il maggiore motore di decisione per questo tipo di variazioni.
Per quanto riguarda l’uso del farmaco ed il mantenimento eventuale di dosaggi, lo psichiatra potrà decidere se mantenerlo, però va segnalato che le benzodiazepine non sono prodotto risolutivo nel trattamento di tutto lo spettro dei disturbi d’ansia, e oltre alla dipendenza ed assuefazione per cui potranno non avere lo stesso effetto precedente, la possibilità di ricadute sintomatologiche resta comunque una eventualità possibile.
Alcuni di questi aspetti sono stati chiariti nella richiesta precedente, come anche la possibilità di sviluppo di demenza nel lungo termine rispetto all’uso continuativo di benzodiazepine per una paziente dell’età di sua madre.
Resto a disposizione in caso di necessità, un caro saluto
Non esistono linee guida di scalaggio del farmaco, sono presenti indicazioni ma l’esperienza clinica è il maggiore motore di decisione per questo tipo di variazioni.
Per quanto riguarda l’uso del farmaco ed il mantenimento eventuale di dosaggi, lo psichiatra potrà decidere se mantenerlo, però va segnalato che le benzodiazepine non sono prodotto risolutivo nel trattamento di tutto lo spettro dei disturbi d’ansia, e oltre alla dipendenza ed assuefazione per cui potranno non avere lo stesso effetto precedente, la possibilità di ricadute sintomatologiche resta comunque una eventualità possibile.
Alcuni di questi aspetti sono stati chiariti nella richiesta precedente, come anche la possibilità di sviluppo di demenza nel lungo termine rispetto all’uso continuativo di benzodiazepine per una paziente dell’età di sua madre.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 199 visite dal 01/08/2025.
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