Rivotril e umore basso
Buongiorno, sono una ragazza di 24 anni con tratti di personalità borderline diagnosticati dalla psicoterapeuta.
Da qualche mese hanno iniziato a tremarmi le mani e quindi sono andata dal neurologo e dopo visite e risonanze magnetiche hanno provato con il rivotril.
Per una settimana prendevo 3 gocce mattina e sera, poi 5 mattina e sera.
Ad oggi sono più di 15 giorni che lo assumo.
Al neurologo non ho detto del bpd perchè i miei genitori non lo sanno e non capirebbero, ma ho pensato che magari per l'ansia avrebbe potuto farmi bene oltre a risolvermi il tremore.
Ecco, i primi giorni mi dava sonnolenza, ma niente di che.
Ma adesso ho dei problemi di umore basso.
Piango.
Non ho voglia di uscire, di alzarmi dal letto, di studiare.
In più mi è venuta l'influenza quindi ho aggiunto anche altri farmaci negli ultimi giorni.
Non so se ha a che fare con il rivotril, pensavo anzi che così sarei stata più tranquilla.
Ma sono molto molto triste e non so perchè.
(il mio temperamento è distimico)
Da qualche mese hanno iniziato a tremarmi le mani e quindi sono andata dal neurologo e dopo visite e risonanze magnetiche hanno provato con il rivotril.
Per una settimana prendevo 3 gocce mattina e sera, poi 5 mattina e sera.
Ad oggi sono più di 15 giorni che lo assumo.
Al neurologo non ho detto del bpd perchè i miei genitori non lo sanno e non capirebbero, ma ho pensato che magari per l'ansia avrebbe potuto farmi bene oltre a risolvermi il tremore.
Ecco, i primi giorni mi dava sonnolenza, ma niente di che.
Ma adesso ho dei problemi di umore basso.
Piango.
Non ho voglia di uscire, di alzarmi dal letto, di studiare.
In più mi è venuta l'influenza quindi ho aggiunto anche altri farmaci negli ultimi giorni.
Non so se ha a che fare con il rivotril, pensavo anzi che così sarei stata più tranquilla.
Ma sono molto molto triste e non so perchè.
(il mio temperamento è distimico)
E' probabile che stia vivendo una fase di peggioramento clinico.
Purtroppo, ha indirizzato in modo errato il neurologo perché non ha detto la verità sul suo stato di salute ed anche su terapie che potrebbe stare assumendo e che in teoria potrebbero essere responsabili di un quadro di tremore iatrogeno.
La questione va rivista per queste due condizioni per capire come agire al meglio sulla sua situazione generale.
Sarebbe opportuno che ricontatti il suo psichiatra.
Purtroppo, ha indirizzato in modo errato il neurologo perché non ha detto la verità sul suo stato di salute ed anche su terapie che potrebbe stare assumendo e che in teoria potrebbero essere responsabili di un quadro di tremore iatrogeno.
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Utente
Nono aspetti io non ho mai preso nessuno psicofarmaco.. per cui non sono mai stata in cura da uno psichiatra.
Gli unici farmaci che prendo li sto prendendo adesso (e sono il Rivotril per il tremore e ibuprofene per l’influenza)
Ho fatto la risonanza magnetica e la visita neurologica per vedere se ci fossero cause organiche per il tremore ma non ce ne sono
Il mio dubbio a questo punto è vedere se c’entra il Rivotril e se devo dire al Neurologo dei miei tratti borderline
Gli unici farmaci che prendo li sto prendendo adesso (e sono il Rivotril per il tremore e ibuprofene per l’influenza)
Ho fatto la risonanza magnetica e la visita neurologica per vedere se ci fossero cause organiche per il tremore ma non ce ne sono
Il mio dubbio a questo punto è vedere se c’entra il Rivotril e se devo dire al Neurologo dei miei tratti borderline
Ha ricevuto una diagnosi psichiatrica e a quanto pare nessuna cura. Andrebbe posto rimedio a questo. In verità la diagnosi sarebbe "tratti di....", e questo non definisce un paììquadro clinico preciso o una situazione di non controllo (tratti sono singoli elementi, la diagnosi sarebbe disturbo di personalità borderline eventualmente)
Quindi i sintomi che sta avendo ricordano quelli inerenti la diagnosi.
E' fondamentale che i medici conoscano le sue diagnosi, altrimenti non valutano aspetti dei farmaci che le prescrivono, tipo il potenziale d'abuso, che nei soggetti borderline è maggiore.
Non è che i suoi genitori debbano venire automaticamente a sapere i dettagli della sua salute, è Lei che decide se i medici li possono informare o no.
Quindi i sintomi che sta avendo ricordano quelli inerenti la diagnosi.
E' fondamentale che i medici conoscano le sue diagnosi, altrimenti non valutano aspetti dei farmaci che le prescrivono, tipo il potenziale d'abuso, che nei soggetti borderline è maggiore.
Non è che i suoi genitori debbano venire automaticamente a sapere i dettagli della sua salute, è Lei che decide se i medici li possono informare o no.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 360 visite dal 21/08/2025.
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