Sospensione escitalopram gocce dopo15 anni di cura
Buongiorno, assumo Escitalopram gocce (Entact) da almeno 18 anni per episodi di attacchi di panico e disturbi ansioso-depressivi dopo separazione dal padre dei miei figli.
Ciclicamente, quando raggiungevo un benessere psichico, su consiglio del mio psichiatra riducevo le gocce, che inizialmente erano 20 fino ad arrivare a 5.
Non ho mai sospeso per tutti questi anni perchè non ero proprio al meglio anche per eventi accaduti che hanno causato molto stress.
Nell'ultimo anno, invece avendo una vita serena e appagante, ho ridotto ulteriormente fino ad arrivare a 3 gocce, che, a quanto leggo, sono quasi senza effetto terapeutico.
Pertanto, da un mese ho sospeso definitivamente la terapia.
Mi trovo oggi però con sintomi quali: vampate di calore, prurito alla testa e, in occasione di un paio di eventi stressanti, sbalzi di umore alternati da stati di ansia a stanchezza mentale.
Preciso che non avevo questi sintomi da molto tempo grazie alla terapia.
Mi chiedo quindi se questo è da ricondurre alla sospensione di quelle 3 goccine causando effetto rebound oppure è la mia mente che li scatena involontariamente.
Inoltre chiedo se è possibile davvero terminare una terapia fatta per tanti anni e quindi dichiararsi "guariti".
Grazie
Ciclicamente, quando raggiungevo un benessere psichico, su consiglio del mio psichiatra riducevo le gocce, che inizialmente erano 20 fino ad arrivare a 5.
Non ho mai sospeso per tutti questi anni perchè non ero proprio al meglio anche per eventi accaduti che hanno causato molto stress.
Nell'ultimo anno, invece avendo una vita serena e appagante, ho ridotto ulteriormente fino ad arrivare a 3 gocce, che, a quanto leggo, sono quasi senza effetto terapeutico.
Pertanto, da un mese ho sospeso definitivamente la terapia.
Mi trovo oggi però con sintomi quali: vampate di calore, prurito alla testa e, in occasione di un paio di eventi stressanti, sbalzi di umore alternati da stati di ansia a stanchezza mentale.
Preciso che non avevo questi sintomi da molto tempo grazie alla terapia.
Mi chiedo quindi se questo è da ricondurre alla sospensione di quelle 3 goccine causando effetto rebound oppure è la mia mente che li scatena involontariamente.
Inoltre chiedo se è possibile davvero terminare una terapia fatta per tanti anni e quindi dichiararsi "guariti".
Grazie
Gentilissima,
Il concetto di guarigione è, nella vita reale di tutti i giorni, qualcosa di molto difficile da raggiungere per chiunque.
Per "guarigione" si intende la "completa riacquisizione dello stato di salute, con l'eliminazione della malattia".
Mi soffermerei su questo termine di "eliminazione", che è molto significativo; tranne nelle discipline chirurgiche dove si opera manualmente "eradicando" la parte malata, eliminare del tutto una patologia è qualcosa di più teorico che reale.
La condizione in assoluto più comune, e che fa molto spesso parte della vita stessa, è che un determinato organo si possa ammalare ma non può essere "eradicato", ed è lì dove interviene la farmacologia.
Con la terapia farmacologica, il più delle volte, si riesce a raggiungere lo stato di "remissione", ovvero di "assenza e/o significativa diminuzione dei segni e sintomi di una malattia, riacquisendo un buono stato di salute", con la malattia di base che viene tenuta sotto controllo e che permette di vivere con un buon funzionamento psicofisico nonostante la presenza della condizione di base.
Dal punto di vista sintomatologico, nel campo della psichiatria non vi è una differenza sintomatologica nella qualità di Vita tra le due condizioni, con l'eccezione che chi è in fase di remissione deve continuare ad assumere i farmaci per stare bene; ma non è una condizione molto diversa da chi ha l'ipercolesterolemia familiare e prende la compressa per il colesterolo per salvaguardare la salute cardiovascolare.
Questo che le ho scritto è per dirle che, i sintomi che descrive, sono probabilmente dovuti proprio alla sospensione (o comunque riduzione eccessiva) del Cipralex.
Tale riduzione fino ad arrivare ad un dosaggio non terapeutico può potenzialmente aver portato ad un peggioramento della condizione di base con una ricaduta sintomatologica ed interuzione della remissione dei sintomi (per ricollegarci a quanto scritto prima).
Per concludere: la guarigione è sicuramente auspicabile, ma realisticamente è raramente raggiungibile nel senso stretto del termine, perchè implicherebbe la non possibilità di ricomparsa di una patologia di cui abbiamo sofferto in passato, ed è un concetto molto teorico.
Raggiungere un'ottima remissione è un grandissimo risultato.
Nel suo caso specifico, le consiglio di contattare il suo specialista di fiducia per rivalutare la terapia farmacologica ai fini di ritrovare una condizione di benessere, che è il fattore più importante.
Spero di aver chiarito i suoi dubbi, resto a disposizione per eventuali necessità. Cari saluti
Il concetto di guarigione è, nella vita reale di tutti i giorni, qualcosa di molto difficile da raggiungere per chiunque.
Per "guarigione" si intende la "completa riacquisizione dello stato di salute, con l'eliminazione della malattia".
Mi soffermerei su questo termine di "eliminazione", che è molto significativo; tranne nelle discipline chirurgiche dove si opera manualmente "eradicando" la parte malata, eliminare del tutto una patologia è qualcosa di più teorico che reale.
La condizione in assoluto più comune, e che fa molto spesso parte della vita stessa, è che un determinato organo si possa ammalare ma non può essere "eradicato", ed è lì dove interviene la farmacologia.
Con la terapia farmacologica, il più delle volte, si riesce a raggiungere lo stato di "remissione", ovvero di "assenza e/o significativa diminuzione dei segni e sintomi di una malattia, riacquisendo un buono stato di salute", con la malattia di base che viene tenuta sotto controllo e che permette di vivere con un buon funzionamento psicofisico nonostante la presenza della condizione di base.
Dal punto di vista sintomatologico, nel campo della psichiatria non vi è una differenza sintomatologica nella qualità di Vita tra le due condizioni, con l'eccezione che chi è in fase di remissione deve continuare ad assumere i farmaci per stare bene; ma non è una condizione molto diversa da chi ha l'ipercolesterolemia familiare e prende la compressa per il colesterolo per salvaguardare la salute cardiovascolare.
Questo che le ho scritto è per dirle che, i sintomi che descrive, sono probabilmente dovuti proprio alla sospensione (o comunque riduzione eccessiva) del Cipralex.
Tale riduzione fino ad arrivare ad un dosaggio non terapeutico può potenzialmente aver portato ad un peggioramento della condizione di base con una ricaduta sintomatologica ed interuzione della remissione dei sintomi (per ricollegarci a quanto scritto prima).
Per concludere: la guarigione è sicuramente auspicabile, ma realisticamente è raramente raggiungibile nel senso stretto del termine, perchè implicherebbe la non possibilità di ricomparsa di una patologia di cui abbiamo sofferto in passato, ed è un concetto molto teorico.
Raggiungere un'ottima remissione è un grandissimo risultato.
Nel suo caso specifico, le consiglio di contattare il suo specialista di fiducia per rivalutare la terapia farmacologica ai fini di ritrovare una condizione di benessere, che è il fattore più importante.
Spero di aver chiarito i suoi dubbi, resto a disposizione per eventuali necessità. Cari saluti
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
WhatsApp 3406693506
https://www.instagram.com/docfabiotortorelli?
Utente
La ringrazio, è stato chiarissimo. Quindi suppongo che anche quelle poche gocce che assumevo da qualche mese avevano comunque il loro effetto....
Gentilissima,
È molto probabile di sì.
Per avere la certezza è indubbio che sia necessaria una accurata valutazione psichiatrica diretta.
Ad ogni modo sono molto lieto che il mio consulto l'abbia aiutata a fare chiarezza.
Rinnovo cari saluti restando a disposizione, le faccio i migliori auguri per tutto
È molto probabile di sì.
Per avere la certezza è indubbio che sia necessaria una accurata valutazione psichiatrica diretta.
Ad ogni modo sono molto lieto che il mio consulto l'abbia aiutata a fare chiarezza.
Rinnovo cari saluti restando a disposizione, le faccio i migliori auguri per tutto
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
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https://www.instagram.com/docfabiotortorelli?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 527 visite dal 27/08/2025.
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