Se ne esce?

Chiedo a voi psichiatri perché assumo psicofarmaci e la mia psicologa ha detto che se ne esce.
Cercherò di essere il più sintetico possibile.

Ho 33 anni e vivo con i miei.
Non lavoro da 4 anni e sto sempre chiuso in camera.
Vita sociale ridotta al minimo perché mi sento diverso dagli altri.

Vivo in una famiglia disfunzionale, papà era violento con mamma quando ero piccolo.
Avevo anche paura ad andare a scuola perché pensavo che al ritorno l' avrei trovata morta.
Con il tempo si è calmato!
Mio zio iniziò ad abusare sessualmente di me quando avevo 3 anni, credo siano durati un paio di anni gli abusi.

Cmq dal 2021 ho iniziato ad avere strane ossessioni, prima quella di essere un pedofilo, poi quella di essere un serial killer e infine quella attuale di essere uno stalker nei confronti di un mio amico che non vedo da più di 15 anni.

Nel 2021 intraprendo il mio percorso psicoterapeutico.
Inizio la seduta dicendo sono un pedofilo, aiutatemi.

E la psicologa mi fa perché dici questo?
Hai fatto qualcosa?
Hai pulsioni?
Etc etc e ha iniziato a spiegarmi tutto il meccanismo che si innesca come conseguenza al trauma
Derealizzazione, senso di diversità dagli altri etc etc.

Con la sola psicoterapia supero l' ossessione di essere un pedofilo, però rimaneva l' handicap dell' insonnia e del colon irritabile che non mi fa chiudere occhio la notte.
Nel 2021 grazie alla psicologa riesco a trovare un lavoretto per la stagione estiva.
Va bene.
Sono un po' più ottimista.

Mi reco dallo psichiatra nel 2022, principalmente per l' insonnia, poiché l' ossessione di essere un pedofilo era sparita.

Mi diagnostica un disturbo dissociativo (derealizzazione e depersonalizzazione) e un disturbo ossessivo.
Cura: laroxyl e olanzapina.

Fanno effetto subito, nel senso che già dalla prima notte riesco ad addormentarmi subito.
Miracolo.
Mai successo prima.

Con l' inizio di questa terapia però mi spengo, non cerco lavoro... Tra alti e bassi tiro avanti isolandomi... Poi una mia vecchia amica mi invita ad un compleanno e io non volevo andare per il mio senso di diversità però non potevo dire di no.
Quest invito mi causa molta ansia.
ecco, si presenta un nuova ossessione... quella di essere un serial killer...
Non ne esco più.
Per farla breve da novembre ho meno ossessioni, però ho una forte ansia tutto il giorno e mi sento senza speranza con la derealizzazione presente ad intervalli di tempo.

Ho provato anche la sertralina, senza successo... ora da due mesi assumo la venlfaxina al dosaggio di 150 mg, ma non fa effetto.
Mi sento depresso.

Da lunedì ho iniziato a frequentare un associazione per socializzare un po', la prima giornata è andata bene.

Certo è stato strano.
Però non so che ne sarà della mia vita.
Ho molta paura pensando al futuro, mi sento senza speranza.

C'è qualche farmaco che può fare più al caso mio??
La mia psicoterapeuta ha detto che se ne può uscire... Gli psicofarmaci possono aiutarmi?
Ce ne sarebbero di più idonei per me?
Grazie per l attenzione
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Se la situazione non migliora con la terapia attuale, é utile una rivalutazione generale per stabilire una terapia differente.


É anche possibile che vadano considerate altre classi farmacologiche.

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Utente
Utente
Grazie dottore,so che non si possono fare nome di farmaci!
Ma a quale categoria si riferisce per altri farmaci? Grazie ancora
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Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 1.3k 99
Gentilissimo,

Sulla base dei sintomi descritti, la sua narrazione è coerente, oltre che con un disturbo ossessivo e dissociativo (come diagnosticato dal suo specialista nel 2022), anche con un possibile disturbo d'ansia.

E' frequente che le ossessioni da lei riportate abbiano una matrice ansiosa alla base.

Ad eccezione della Sertralina, i farmaci da lei assunti hanno indicazioni principalmente negli episodi depressivi (come il Laroxyl e la Venlafaxina); l'Olanzapina appartiene alla classe degli antipsicotici, ma può avere anche un'efficacia in alcuni sintomi come la depersonalizzazione/derealizzazione, i quali a loro volta possono essere sintomi di natura anche ansiosa.

Considerando che il trattamento farmacologico ha comunque fornito una discreta efficacia in passato, valuterei la possibilità di effettuare una rivalutazione del quadro clinico psichiatrico sulla base dei sintomi attuali, allo scopo di mettere a punto la terapia che possa essere la più indicata possibile nella sua specifica individualità.

Cari saluti

dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
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Grazie dottore, forse dovrei ritornare a un triciclico!
L anafranil è un buon farmaco contro la depressione e l' ansia ?
Vedo un nuovo psichiatra la prossima settimana!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Lo psichiatra che la visiterà potrà stabilire la terapia da prescrivere sulla base della sintomatologia che lamenta e l’andamento della terapia precedente.

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