Uso rivotril per dormire

Gentile Dr.
re io sono sempre stato dipendente dalle Benzodiazepine.
Ormai sono anni che prendo Rivotril solo la sera per dormire.
25 gocce.
È però da diverso tempo che si mi fa' addormentare ma anche risvegli notturni e sogni agitati.
Il mio medico mi avrebbe detto di diminuire gradatamente Rivotril la mattina fino a cessare del tutto e la sera prendete una compressa di Dolmadorm.
Io non ho ancora iniziato per paura di non addormentarmi.
Però sono sveglio dalle 4 e sta andando così da ormai troppo tempo.
È logico che poi il pomeriggio abbia necessità di un riposo.
Io ho 76 anni e una salute buona.
Ho avuto un'ischemia coronarica nel 2012 e prendo Cardioaspirina, Target 40 e Cholecomb la sera.
Vorrei un Suo parere.
Grazie
Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 1.3k 99
Gentilissimo,

Nella grande maggioranza dei casi, l'insonnia non si presenta come "patologia a sè stante", ma il più delle volte è la conseguenza di una condizione medica di base non compensata.

Talvolta tale condizione può essere un disturbo psichiatrico (come ad esempio un disturbo d'ansia), ma vi possono essere anche altre cause mediche che possono determinare insonnia (come la sindrome delle apnee notturne ad esempio, oppure squilibri endocrinologici).

Il Rivotril, ma così come anche il Dalmadorm, sono due benzodiazepine; le benzodiazepine non sono indicate nel trattamento a lungo termine dell'insonnia, fondamentalmente per due motivi:

- possono causare dipendenza e/o tolleranza, con conseguente perdita di efficacia del farmaco

- rappresentano un trattamento solo sintomatico dell'insonnia, senza risolvere la condizione che ne è alla base.

Il mio consiglio è pertanto, anche considerando la storia molto lunga di insonnia, di iniziare a fare delle visite mirate a comprendere quale possa essere la causa dell'insonnia, se non ancora le è stato diagnosticato.

Una consulenza psichiatrica può essere un ottimo primo passo per iniziare ad inquadrare.

L'obiettivo deve essere quello di mettere a punto una terapia che sia efficace sui sintomi di base e sostenibile nel tempo, ovvero che non causi fenomeni di dipendenza e/o tolleranza.

Spero di aver chiarito i suoi dubbi, resto a diposizione per eventuali necessità. Cari saluti

dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.2k 209
Gentile utente,
sostituire una benzodiazepina con un'altra ha poco senso.
Se dorme al pomeriggio effettivamente recupera il sonno, ma poi la notte dormirà meno.
Il disturbo del sonno andrebbe inquadrato meglio, per escludere ad esempio una depressione dell'umore (risveglio precoce mattutino), modificare abitudini scorrette riguardo al sonno, sia sonnellini pomeridiani più lunghi di mezz'ora in totale, sia un'eccessiva preoccupazione riguardo alle ore di sonno, che con l'età si riducono naturalmente. La riduzione del rivotril sarebbe l'ultimo passo, non il primo. Le consiglio di consultare uno specialista in psichiatria per una valutazione complessiva.

Franca Scapellato

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Gentile Doc. Si esaustivissimo. La mia storia personale è fatta di ansia perpetua e conseguentemente anche la difficoltà di dormire il giusto. Io non so' se anche questo può essere classificato come familiarità,: mia mamma dormiva 3 ore a notte facendo dolci alle 4 di mattina. E la mia difficoltà nel dormire il giusto risale ad almeno 15 anni. Mi consigli il primo Step da fare. Grazie ancora
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Quindi sospendere Rivotril ora non è consigliabile? Iniziate con Dolmadorm neanche? Accetto il consiglio di una visita dallo Psicologo, ma in attesa che fare? Grazie infinite
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Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 1.3k 99
Gentile utente,

La familiarità può giocare un ruolo importante nei disturbi che sono probabilmente di tipo ansioso e/o nei disturbi dell'umore.

Il dato anamnestico di sua madre è importante, così come quello suo personale del non dormire in modo ristoratore da ormai 15 anni.

Il primo passo, secondo il mio parere sulla base di quanto sembra emergere, deve essere una valutazione accurata da parte da uno psichiatria per inquadrare la causa di tale disturbo del sonno e mettere a punto una terapia mirata e personalizzata.

Non effettui farmacologiche modifiche in autonomia nell'attesa della visita, ma si affidi alla valutazione di uno specialista del settore.

Rinnovo cari saluti restando a disposizione

dott. Tortorelli Fabio M.P.
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Grazie adesso ne parlerò con la mia Dr.ssa di MMG per concordare una eventuale visita con uno specialista di sua fiducia non conoscendone alcuno io Ringrazio e mi scuso se poi approfitterò ancora
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Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 1.3k 99
Le faccio in buona al lupo per tutto, ci aggiorni pure, è un piacere poterle essere d'aiuto.

dott. Tortorelli Fabio M.P.
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