Dormire meglio: serve un farmaco aggiuntivo per l’insonnia?

Salve,

sto avendo difficoltà a dormire da diverse notti.
Questa notte in particolare non riesco a prendere sonno.
Prendo aripiprazolo (5 mg) dopo colazione e sertralina (50 mg) dopo cena.
Secondo voi è opportuno chiedere allo psichiatra di aggiungere un altro farmaco per dormire oltre a quello che già sto prendendo?
Ho problemi di ansia e ne sono consapevole (soffro di disturbo dello spettro autistico di lieve intensità, doc e depressione) e sto attraversando un periodo complesso (ricerca del lavoro).
Non so se un farmaco in più possa fare male o dare beneficio.

Voi cosa mi consigliate?

Grazie.
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
É sempre utile riferire al proprio specialista i sintomi residui in modo che possa stabilire se é il caso di fare variazioni della terapia.

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Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 1.3k 99
Gentilissimo,

Solo raramente l'insonnia è una condizione "primaria", nel senso che nella maggioranza dei casi i disturbi del sonno sono secondari ad altre condizioni.

Quando si soffre dunque d'insonnia è fondamentale una valutazione accurata, primariamente da uno specialista psichiatra nel suo caso (in quanto i disturbi d'ansia e i disturbi depressivi sono molto frequentemente causa di insonnia).

La "soluzione" non risiede dunque quasi mai nella "cura dell'insonnia" attraverso un farmaco ipnoinducente, ma nella risoluzione della sintomatologia di base.

In tal senso le consiglio una rivalutazione psichiatrica ai fini di mettere a punto una terapia che possa risolvere i sintomi che riferisce; in questo modo, dovrebbe risolversi anche il disturbo del sonno.

Resto a disposizione per eventuali necessitò, un caro saluto

dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
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Buongiorno. Vi ringrazio tantissimo per le risposte. Questa situazione del sonno mi sta preoccupando. Secondo voi può essere utile andare nel pronto soccorso di psichiatria se la situazione dovesse peggiorare? Per ora resisto. Ma non so quanto ancora durerà la mia resistenza...
Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
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Dr. Fabio Maria Pasquale Tortorelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Farmacologo 1.3k 99
Gentile utente,

Concordo con il collega sul fatto che tale condizione non sia da pronto soccorso.

È opportuna una valutazione approfondita da effettuarsi presso uno psichiatra che possa essere sia del servizio pubblico, oppure privatamente.

Si rivolga il prima possibile ad uno specialista, anche chiedendo un secondo parere psichiatrico, che è sempre un suo diritto e a volte può essere utile.

Rinnovo cari saluti

dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
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