Figlio adolescente con disturbo d'ansia sociale e somatizzazioni
Buongiorno,
gradirei se è possibile una risposta dal Dott Pacini ma anche le altre sono gradite
Sono il papà di un ragazzo adolescente di 15 anni che da circa 8 mesi soffre di ansia sociale con attacchi di panico e somatizzazioni
premetto che anche io ho sempre sofferto di ansia e attacchi di panico ma ho sempre rifiutato i farmaci pur seguendo una terapia psicologica ed oggi oramai adulto diciamo che galleggio
mio figlio è sempre stato schivo con i coetanei infatti non aveva amici fin dalle elementari però è sempre andato avanti fin quando alcuni mesi fa ha sperimentato il primo attacco di panico da me riconosciuto e quindi siamo subito intervenuti portandolo sia dalla neuropsichiatra che dalla psicologa
la psichiatra ha iniziato con xanax 50, mg e sertralina 50 mg mentre la psicologa ha iniziato a dialogare con mio figlio x cercare di aiutarlo nella susa situazione
è riuscito a terminare l'anno scolastico con sofferenza e poi l'estate è stata relativamente tranquilla però zero socializzazione quasi sempre chiuso in camera con lo smartphone incollato alle mani, un vero e proprio ritiro dalla vita reale
l'inizio del nuovo anno scolastico è stato disastroso, dopo il primo giorno di scuola passato bene il secondo è stato male e non è voluto più rientrare...
teme enormemente il confronto con i coetanei si sente in imbarazzo prova vergogna e non si sente all'altezza della situazione, paradossalmente invece è molto prepararto e sveglio
la domanda è se i farmaci che asta assumendo vanno bene e vale la pena continuare oppure se visto il blocco e il rifiuto di andare a scuola andrebbero cambiati grazie
gradirei se è possibile una risposta dal Dott Pacini ma anche le altre sono gradite
Sono il papà di un ragazzo adolescente di 15 anni che da circa 8 mesi soffre di ansia sociale con attacchi di panico e somatizzazioni
premetto che anche io ho sempre sofferto di ansia e attacchi di panico ma ho sempre rifiutato i farmaci pur seguendo una terapia psicologica ed oggi oramai adulto diciamo che galleggio
mio figlio è sempre stato schivo con i coetanei infatti non aveva amici fin dalle elementari però è sempre andato avanti fin quando alcuni mesi fa ha sperimentato il primo attacco di panico da me riconosciuto e quindi siamo subito intervenuti portandolo sia dalla neuropsichiatra che dalla psicologa
la psichiatra ha iniziato con xanax 50, mg e sertralina 50 mg mentre la psicologa ha iniziato a dialogare con mio figlio x cercare di aiutarlo nella susa situazione
è riuscito a terminare l'anno scolastico con sofferenza e poi l'estate è stata relativamente tranquilla però zero socializzazione quasi sempre chiuso in camera con lo smartphone incollato alle mani, un vero e proprio ritiro dalla vita reale
l'inizio del nuovo anno scolastico è stato disastroso, dopo il primo giorno di scuola passato bene il secondo è stato male e non è voluto più rientrare...
teme enormemente il confronto con i coetanei si sente in imbarazzo prova vergogna e non si sente all'altezza della situazione, paradossalmente invece è molto prepararto e sveglio
la domanda è se i farmaci che asta assumendo vanno bene e vale la pena continuare oppure se visto il blocco e il rifiuto di andare a scuola andrebbero cambiati grazie
Il farmaco è sottodosato in generale, per qualsiasi diagnosi, parlo della sertralina. La psicoterapia, senza sapere che tipo di psicoterapia è, non si capisce in cosa consista e se possa essere utile.
Il punto è che "dialogare per aiutare qualcuno a risolvere una situazione" non è una psicoterapia, la psicoterapia è un intervento in cui il dialogo è il contesto per produrre nella persona dei cambiamenti (in consapevolezza, in prontezza all'azione, in reazione agli eventi temuti etc). A volte non si compone neanche di dialogo, ma di esercizi da fare e poi discutere, o di altri tipi di stimolazione guidata. Questo per essere precisi e rendere giustizia alla parte psicologica che altrimenti è trattata come una specie di aiuto generico.
Il punto è che "dialogare per aiutare qualcuno a risolvere una situazione" non è una psicoterapia, la psicoterapia è un intervento in cui il dialogo è il contesto per produrre nella persona dei cambiamenti (in consapevolezza, in prontezza all'azione, in reazione agli eventi temuti etc). A volte non si compone neanche di dialogo, ma di esercizi da fare e poi discutere, o di altri tipi di stimolazione guidata. Questo per essere precisi e rendere giustizia alla parte psicologica che altrimenti è trattata come una specie di aiuto generico.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
In evidenza di persistenza della sintomatologia, la terapia farmacologica va rivista anche nei dosaggi poiché quelli attuali sarebbero comunque in dose bassa, la persistenza della benzodiazepina andrebbe evitata.
https://wa.me/390698234174
https://t.me/FSRuggiero_psichiatra
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Utente
Buongiorno e grazie per ltempestiva risposta
da quanto leggo sembrerebbe la terapia sottodosata e quindi ne parlerò con la psichiatra che lo sta seguendo
per il discorso psicologa forse ho scritto il termine errato "dialogo" intendevo dire che hanno iniziato un percorso insieme per il momento sono solo 3 sedute grazie
da quanto leggo sembrerebbe la terapia sottodosata e quindi ne parlerò con la psichiatra che lo sta seguendo
per il discorso psicologa forse ho scritto il termine errato "dialogo" intendevo dire che hanno iniziato un percorso insieme per il momento sono solo 3 sedute grazie
Utente
Buongiorno e grazie per la risposta
ne parlerò con la psichiatra per aggiustare eventualmente il dosaggio ed eliminare oppure cercare di evitare lo xanax che oltretutto gli crea parecchia sonnolenza grazie
ne parlerò con la psichiatra per aggiustare eventualmente il dosaggio ed eliminare oppure cercare di evitare lo xanax che oltretutto gli crea parecchia sonnolenza grazie
La benzodiazepina non va mantenuta per tempi troppo lunghi
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Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 542 visite dal 25/09/2025.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.
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