Zoloft inefficace dopo 5 mesi sui doc

Salve,

ho 33 anni e soffro di DOC da sempre (già dalle elementari). Nell'ultimo periodo, a cusa di stress e problemi vari, si sono intensificati a tal punto da dover ricorrere a specialisti.

Ho affrontato 6 mesi di psicoanalisi che mi ha aiutato molto a chiarirmi le idee ma non ad eliminare i disturbi. Mi sono rivolto, allora, ad uno psichiatra che mi ha consigliato lo Zoloft.

Ho iniziato con 1/2 pasticca da 50mg al giorno per un mese, 1 pasticca al giorno per 1 mese fino ad arrivare a 3 pasticche da 50mg al giorno (assunte tutte e 3 contemporaneamente a colazione). Nel primo mese con 3 pasticche ho avuto davvero la sensazione di rinascere. Erano scomparsi tutti i disturbi ed ero sereno, concentrato...insomma...vivevo! Poi, però, pian piano gli effetti sono svaniti. Ora sono 5 mesi che continuo con la cura (3 pasticche) e questo è il mio stato:

Elementi positivi
- sin dal primo mese non soffro più di insonnia e dormo benissimo;
- non soffro più di strane fobie (come l'aracnofobia);
- scomparsa di disturbi psicofisici ansiosi;
- scomparsa la depressione.

Elementi negativi/dubbi

- non sento più il bisogno di muovere i piedi prima di dormire e non ho più tremolio alle mani da quando sono rimersi i DOC;
- il calo della libido va e viene inspiegabilmente e senza stimoli esterni;
- i disturbi ossessivo compulsivi stanno tornando allo stato originale.

I disturbi che ho sono collegati a paure, ma molti sono solo istinti compulsivi mirati al soddisfare esigenze prettamente fisiche (fare rumore, sferrare pugni ad oggetti, versi con la gola e sfoghi simili, come di rabbia. Ad ogni modo, tutti erano scomparsi nel primo mese con 3 pasticche.

Vi chiedo: sono questi DOC? Come mai sono riemersi? Cosa può aver interrotto l'iniziale effetto benefico? Sbaglio dosaggio/somministrazione?

faccio presente che l'unico farmaco che assumo quotidianamente, ormai da quasi 4 anni, è un inibitore della pompa protonica per l'MRGE.

Ringraziandovi anticipatamente, porgo cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

I farmaci antiossessivi migliorano le ossessioni, in genere insieme alle manifestazioni puramente motorie denominate usualmente compulsioni. A volte non è così, nel senso che le ossessioni (paure) rimangono ridotte ma le compulsioni non bene o per niente. Questo solitamente accade quando il sottofondo è caratterizzato da un umore oscillante, il che potrebbe render conto anche della incostante presenza di calo della libido.
La dose di zoloft di per sé è adeguata ad un DOC, ma potrebbero esservi elementi di ciclotimia oppure potrebbe darsi che le manifestazioni motorie siano semplicemente più resistenti.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Grazie Dr. Pacini,

è stato gentilissimo. Vorrei precisare che si può escludere la presenza di elementi di ciclotimia grazie ai 6 mesi di psicoanalisi e che, ad ogni modo, non riesco a spiegarmi come mai gli effetti li ho visti solo il primo mese e poi sono svaniti nel nulla. Come se il corpo non rispondesse più alle cure.

Spero almeno di aver aver chiarito cosa intendo per manifestazioni motorie: desiderio di fare cose che non potrebbero essere fatte, rompere oggetti fragili, colpire superfici resistentissime che mi procurano dolore, il tutto come se sentissi che i muscoli del mio corpo mi chiedono di farlo, che sono sempre in tensione.

Se tutto è ben chiaro e corrisponde all'idea sulla quale Lei ha basato la Sua replica, non mi resta che attendere che lo Zoloft faccia di nuovo effetto o può darmi qualche indicazione (non farmcologica ma comportamentale) che possa aiutarmi ad accellerare i tempi?

Grazie ancora Dottore.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

La psicoanalisi non fa diagnosi né terapia in senso medico psichiatrico, è semplicemente una pratica rispondente ad una ipotesi mai verificata, e fondata su elementi che non sono definiti a livello biologico.
Lo psicologo può far diagnosi di ciclotimia, non attraverso criteri psicanalitici però.

Pertanto, pur essendo un trattamento (nel senso che espone la persona a determinate idee o associazioni mentali) l'affermazione che la psicanalisi escluda la ciclotimia è priva di senso medico.

Tornando allo zoloft, ribadisco che se nel primo mese stava benissimo ciò non è la norma di una risposta ad una terapia antiossessiva, ma è tipico di persone con fondo bipolare, che hanno apparenti risposte piene e totali troppo presto, poiché vira l'umore, e con esso la totalità o gran parte delle ossessioni. Questo tipo di risposta non tende ad essere stabile nel tempo, o comuqnue non così "brillante" come all'inizio. Le risposte normali ad una terapia antiossessiva arrivano gradualmente dopo 1 mese, spesso dopo 2 sono consistenti e soddisfacenti.

Il tipo di cose che riferisce non sono allora azioni ma pensieri. Lei parlava di "istinti compulsivi", che è una contraddizione in termini, o è istinto o è compulsivo. Nel suo caso mi par di capire che si tratti di quelle azioni immaginate e quasi vissute addosso come in preparazione di farle, ma non eseguite. Se è così, non c'è niente di anomalo come sintomi di un DOC.

Non so cosa voglia dire con attendere che lo zoloft faccia di nuovo effetto, non è un interruttore che si accende e si spenge, se è il cervello che si accende e si spenge sotto zoloft, è quello che le dicevo prima, ma non dipende dalla molecola in sé.
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Utente
Utente
Grazie mille, credo di aver capito cosa intende e continuerò a lavorare su di me dall'interno (senza abbandonare la cura, ovviamente). Buon fine settimana.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Non mi sembra abbia capito assolutamente. "lavorare all'interno" di che cosa ? non sarà mica della psiche ?
Questo tipo di iper-spazio virtuale non corrisponde ad alcuna azione biologica che si possa sollecitare da soli né aiutati da alcuno.

Il suo psichiatra cosa ne pensa del fatto che a 5 mesi c'è stata questa regressione ? Le ha prospettato una modifica della cura ?

Nell'ambito di un DOC la psicoterapia indicata è eventualmente una tecnica cognitivo comportamentale, che migliora la risposta del DOC, ma prima farei verificare le opzioni relative alla terapia in corso.
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Utente
Utente
Sì, mi riferivo alla terapia cognitivo-comportamentale poiché avevo letto che questo tipo di "riadattamento", nel tempo, può modificare i livelli di riassorbimento della serotonina e facilitare la scomparsa dei DOC.

Sono un po' deluso perché avevo sentito parlare bene dello Zoloft e lo vedevo come ultima speranza dopo anni di sofferenza.

Ad ogni modo dovrò sentire il mio psichiatra tra 2 giorni, vedrò cosa mi consiglia.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
La cognitivo comportamentale è una terapia biologica, quindi ovviamente il risultato finale è lo stesso delle medicine. Sinergico con le medicine.

Perché ultima speranza ? E' la prima terapia che intraprende per il DOC a quanto ha scritto.
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Utente
Utente
Non proprio, anni addietro sembrava che nessuno riconoscesse il mio disturbo e le risposte sono state svariate (passerà col tempo, prenda questi ansiolitici, sono solo dei tic adolescenziali e così via). Pensi che ho scoperto l'esistenza dei DOC sul Web e, successivamente, ho tentato di "sconfiggerli" acquistando il libro "Il controllo di sé" (o un titolo simile).
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Il controllo di sé è quando non si hanno malattie...

Non si affligga per il fatto di doversi curare. Se la diagnosi è di DOC semplice le terapie ci sono, poi ovviamente devono essere provate e viste caso per caso, ma non ce n'è una e basta. Ci sono farmaci, c'è la psicoterapia c/c, specie se associata, e recentemente c'è anche un programma di chirurgia cerebrale funzionale, perché è un disturbo biologicamente individuato.
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Utente
Utente
Gentili dottori,

eccomi di nuovo qui. Dal mio ultimo post ad oggi ho consultato alcuni professionisti della mia zona (sud di Roma) ed ho scoperto di essere affetto sin dalla nascita dalla Sindrome di Tourette. Per me non è un problema, né personale, né sociale. Anzi, mi sento quasi orgoglioso, se così posso dire, di esserne affetto, visto le asserzioni degli specialisti, secondo i quali è proprio grazie a tale patologia che posso usufruire di spiccate doti creative e di un quoziente intellettivo oltre la norma.

Il problema qual è allora? I tic! Tic quotidiani e continui che, pur non rendendo la mia vita impossibile, mi costringono a brevi ma frequenti periodi di malattia a causa di contratture muscolari molto forti che, oltre a compromettere la continuità delle mie attività fisiche (importantissime per scaricare lo stress), a lungo andare, potrebbero pregiudicare i miei rapporti di lavoro.
Quello che vi chiedo è: visto che dopo 12 mesi di cura con tutti i tipi di SSRI non ho visto alcun miglioramento, neppure minimo, sia nei DOC che accompagnano la mia patologia, sia nei tic puri, cosa posso fare? Esiste una terapia (magari anche non farmacologica) che possa permettermi di ristabilire i normali livelli di serotonina una volta per tutte? Sapreste consigliarmi dei centri specializzati per la ST o degli specialisti della mia zona esperti nella terapia cognitivo-comportamentale per la ST? Ne ho consultato un paio ma sembravano addirittura spaventati e, contro ogni loro interesse, mi hanno detto che non erano in grado di seguirmi. Integratori di triptofano o serotonina possono qualcosa?

Scusate se vi stresso ma le mie ricerche personali ad un certo punto si sono arrestate e, non potendovi dedicare troppo tempo per via degli impegni quotidiani, faccio appello alla vostra gentilezza e professionalità (già ampiamente dimostrate, tra l’altro).

Un’ultima parentesi sulla terapia farmacologica: sembra quasi (a detta degli specialisti) che il mio corpo, a seguito di un iniziale miglioramento con gli SSRI, dopo qualche settimana si abituasse a tali farmaci, rendendo i loro effetti nulli. È possibile? E poi: ho sentito parlare di terapie alternative con THC, quali sono le leggi che regolano l'uso farmacologico della cannabis in Italia, al di là delle terapie contro il dolore?

Certo di una vostra cortese risposta, vi ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
La diagnosi che ha descritto prevede l uso di altri farmaci.
Quale terapia e' stata prescritta oltre a zoloft?

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Utente
Utente
Ho iniziato con Zoloft, dopo l'assuefazione (circa un mese a regime con 3 compresse/die) ho proseguito con Eutimil e Fluoxetina (che all'assuefazione non mi ci hanno proprio portato, poiché il loro effetto è stato nullo sin dall'inizio), per poi tornare allo Zoloft.

Ad oggi, da circa una settimana, non prendo più nulla poiché gli unici effetti che ho avuto sono stati quelli di mettere su peso e far schizzare a livelli impressionanti i valori di colesterolo e trigliceridi. Ora, però, ricomincio ad accusare i classici effetti da deficit di serotonina, che ben conosco.

Le confesso che prendere antipsicotici tipo aloperidolo e simili non rientra assolutamente tra le mie scelte, anche qualora mi venisse consigliato. Lei a quali altri farmaci faceva riferimento?

Grazie mille.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

la sindrome di Tourette, che non di rado si trova associata al classico DOC, ha una terapia che si basa sull'impiego di alcuni neurolettici. Questi si possono associare agli SSRI se sussiste anche un DOC.
"antipsicotici" è uno degli usi di quei farmaci, che si usano in tanti altri casi, ad esempio nella nausea e nel vomito, per dirne una.
Le "scelte" le lasci fare ai medici, altrimenti la sua scelta si riduce a "non prendere i farmaci adatti per il disturbo".
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dopo
Utente
Utente
Salve dott. Pacini,

forse mi sono espresso male, io intendevo dire che se fosse possibile improntare la cura su una terapia cognitivo-comportamentale o su integratori, sarebbe il massimo per me.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Faccia riferimento prima alle terapie efficaci, poi fa sempre in tempo a ragionare sulle alternative.
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Utente
Ok, grazie mille dott. Pacini.
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Utente
Utente
Gentili dottori,

vi scrivo di nuovo perché ritengo possa essere di vostro interesse ma, soprattutto, di aiuto per tutti coloro che effettuano ricerche sul Web in merito, conoscere l’evoluzione dei singoli casi e, d’altro canto, a me non costa nulla.

Ho seguito le indicazioni del dott. Pacini ed ho perseverato con la medicina tradizionale. Mi sono rivolto nuovamente al mio psichiatra, che mi conosce da anni, e mi è stato prescritto il Wellbutrin.

L’ho preso per appena 4 giorni e stamani, preso dallo sconforto e dalla preoccupazione, l’ho chiamato per un consiglio e mi ha detto di fermarmi subito. Il perché è presto detto: prurito continuo in tutto il corpo ed insonnia. Il mio organismo a quanto pare non lo tollera, quindi scartiamo pure questo.

Tra qualche giorno dovrei iniziare a prendere il Maveral, la terapia torna sugli SSRI, dunque. Se la cosa non vi disturba continuerò a tenervi aggiornati al riguardo.

Intanto i tic si sono intensificati, insieme ad un senso di rabbia che a queste manifestazioni ticcose dà una connotazione di sfogo: come se ogni mio movimento fosse finalizzato alla distruzione di ciò che ho intorno, ed ogni cosa che sfioro inavvertitamente, calpesto o urto dia vita ad un’occasione per “sfogarmi” e “distruggere”.

Quasi quell’urto fosse stato un affronto dell’oggetto nei miei riguardi e non una mia disattenzione (o forse, inconsciamente, proprio una mia intenzione di provocare l’urto e, di conseguenza, la mia reazione). Fortunatamente le regole etiche che ho assimilato negli anni mi impediscono di reagire così anche con le persone.

Cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

la differenza tra impulso e ossessione sta nel fatto che avere l'immagine di un se stesso che potrebbe fare cose lesive non significa avere l'impulso a farle, sono due cose ben diverse. Nel DOC sono frequenti ossessioni di contrasto come far del male agli altri, far gesti inconsulti, ferirsi etc. Questo è altro rispetto all'impulsività auto-lesiva.
In ogni caso il medico avrà valutato questi aspetti.
Wellbutrin è un antidepressivo, non un anti-DOC. Fevarin ha entrambe le funzioni. Il primo non sembra averlo tollerato e quindi giustamento lo ha sospeso.
[#19]
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Utente
Utente
Salve a tutti,
dopo aver terminato le mie cure farmacologiche, d'accordo con il mio psichiatra, ho deciso di intraprednere una cura a base di triptofano (parallelamente ad una terapia psicoanalitica che sembra dare qualche risultato).

Ad oggi sto prendendo da circa 1 mese 1g di triptofano al giorno.

Ciò che vorrei chiedervi è: quanto triptofano dovrei assumere per far sì che i livelli di serotonina aumentino davvero? E poi: è meglio il triptofano o il 5-HTP?

Ringraziandovi per la disponibilità auguro a tutti voi una serana Pasqua.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Non si tratta di uno schema terapeutico per il DOC. Innanzitutto il triptofano non fa aumentare la serotonina, in secondo luogo non c'entra nulla l'aumento della serotonina, il processo che produce una risposta è più lento e si svolge in maniera più complessa.

La psicoterapia indicata per il DOC è la cognitivo-comportamentale. Terapie che inducano a ragionare, elaborare e discutere contenuti dei propri pensieri assecondano le dinamiche del DOC, e possono indurre nuove e angosciose convinzioni a proposito di significati "profondi" o nascosti che di fatto non sono verificabili.

Non ha bisogno di "chiarisi le idee" ma di curare una malattia. Le cure farmacologiche non sono una religinoe, pertanto non è che ad un certo punto "si terminano" per convinzione. Se non segue le cure indicate la malattia segue il suo corso indisturbata. Se ad alcune non ha risposto, ammesso che le dosi fossero massimali, ve ne sono altre e non ha senso utilizzare strumenti non pertinenti o terapie senza base scientifica.
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