Depressione post risveglio

Salve dottori. Sono una 18enne probabile asperger(mai stata da uno psicologo). Negli ultimi 2 anni mi succede questo: Mi sveglio la mattina senza volontà, depressa, ogni cosa è nera, il mondo è cattivo, la vita è vuota, non riesco ad alzarmi neanche per andare in bagno e spesso non vado a scuola perchè non ne ho la forza, mi rigiro e rimango nel letto. Fin ora non mi è disturbato perchè non ho difficoltà a seguire le lezioni nonostante le assenze ma quest'anno c'è la nuova legge secondo cui dopo 50 assenze vieni bocciato e la cosa mi preoccupa.
Ma lasciatemi descrivere in modo più approfondito: quando mi sveglio definitivamente dal sonno e mi alzo dal letto mi pento di tutte le azioni, o meglio, le non azioni, svolte la mattina, e mi chiedo per quale motivo dopo il risveglio mi sento così giu. Solitamente mi stendo alle 24 o alle 24:30, la mattina mi sveglio alle 6:20 per una settimana e alle 7:20 per un'altra settimana. Non c'è alcuna differenza tra quando dormo un'ora in più e quando no, mi succede allo stesso modo in entrambi i casi. Se il pomeriggio schiaccio un pisolino quando mi sveglio mi sento depressa allo stesso identico modo di quando dormo di notte.Ho notato però che durante i giorni in cui non devo andare a scuola la cosa, pur sempre presente, è molto più leggera.Ne ho dedotto che al livello inconscio la mia depressione proviene dal fatto che non mi trovo bene in classe proprio dagli ultimi 2 anni, il motivo?è imbarazzante...ma non riesco a passarci su e a non farmelo pesare... Il motivo è che ci sono 3 ragazzi a scuola che tamburellano con le dita, lo so, lo so... non dovrebbe essere una cosa così tremenda ma giuro che non la sopporto, che mi viene da scoppiare,soprattutto perchè insistono a tutte le ore, usano piedi, mani,dita...e poi c'è chi durante la spiegazione chiacchiera, e c'è chi apre e chiude la penna con la molla,e chi sussurra e mille altri rumori fastidiosi che mi impediscono di stare serena.Ogni volta che succede, e cioè sempre, sento di impazzire e mi copro subito le orecchie ma a volte non basta e a volte non posso perchè devo seguire la lezione,a volte non lo faccio per evitare di dare nell'occhio...Ma tutto questo mi pesa,3 anni fa la classe era tranquilla, c'era sempre silenzio,da 2 anni a questa parte sono arrivati nuovi elementi che trasformano le ore di scuola un inferno e quel che è peggio è che non vengo capita perchè a nessun'altro sembrano dare fastidio le cose che invece a me fanno letteralmente impazzire.Assolutamente da 2 anni la scuola per me è diventata insostenibile!E potrebbe essere questo il motivo per cui la mattina mi sento così svogliata (o potrebbe esserci una ragione chimica)? Se si, come mai mi capita anche di pomeriggio (timore per il giorno dopo)?E come mai anche d'estate seppur in maniera meno aggressiva(magari è sono stress)?Ad esempio oggi non sono andata a scuola ma quando mi sono alzata (10:30) ero ugualmente depressa nonostante sapessi che ormai a scuola non ci sarei andata.
Grazie
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

la sintomatologia descritta dovrebbe essere approfondita in modo chiaro.

La presenza di un disturbo esterno che poi la porta ad avere un tono dell'umore basso deve essere valutata attentamente.

Ritiene anche di avere una sindrome di asperger che pero' va diagnosticata nelle sedi opportune.

Se ha gia' compiuto 18 anni si rivolga ad uno psichiatra dell'eta' adulta.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Non ritengo, presumo. Mi piacerebbe andare da uno psichiatra per capire meglio ogni cosa ma purtroppo non ne ho la possibilità =(.
La ringrazio ugualmente per l'iteresse
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
La possibilita' intesa eventualmente come quella economica puo' essere superata rivolgendosi ai centri di salute mentale della sua zona od anche ai centri universitari al solo costo del ticket (in campania 28 euro circa, in lazio dovrebbe essere ancora 18 euro per la prima visita).
[#4]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

"ritengo" e "presumo" sono la stessa cosa, che Lei non può stabilire non avendo strumenti conoscitivi per comprendere il significato di queste diagnosi.
Idem per espressioni del tipo "Ne ho dedotto che al livello inconscio la mia depressione proviene dal fatto che non mi trovo bene in classe proprio dagli ultimi 2 anni, il motivo?" Se lo ha dedotto da sé e lo scrive dove starebbe l'inconscio, che peraltro non è un concetto biologicamente definito ?
Se per Lei fattori comuni come la convivenza quotidiana con i rumori e le idiosincrasie degli altri diventano un problema insostenibile, può significare invece che in questo periodo il suo adattamento alla realtà è in generale "indebolito", per cui si amplifica il fastidio e si riduce la capacità di reazioni semplici o anche di ignorare stimoli fastidiosi.

Una visita psichiatrica le può probabilmente essere utile.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#5]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Non ho la minima intenzione di sostituirmi ad uno psichiatra, sia chiaro, ma credo sia normale che una ragazza di 18 anni cerchi una spiegazione ai propri problemi e giunga poi ad un risultato in seguito a ricerche, ma questo non toglie che sono completamente consapevole del fatto che un'autodiagnosi è superficiale e non attendibile, ho usato parole equivocabili.
Ringrazio il Dottor Ruggiero per l'indicazione, appena avrò la patente seguirò il suo consiglio e il Dottor Pacini per il suo parere.
[#6]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

le ricerche che Lei può fare in rete sono un approccio inevitabilmente condizionato da ciò che sui motori di ricerca compare inserendo il sintomo "x", che non ha alcuna attinenza sulla probabilità che quella sia la diagnosi né che abbia qualcosa a che vedere con la diagnosi, visto che i criteri clinici non sono quelli mediatici. Inoltre, l'attenzione di chi cerca viene tipicamente attirata da alcune sindromi "di moda" mediaticamente parlando o che sono così particolari da colpire l'immaginario, mentre le cose più comuni di solito sono ignorate. L'importante è che ciò che legge non divenga una ipotesi o un punto di partenza per il suo ragionamento o per le aspettative di diagnosi e cura.

[#7]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Ho capito