Insonnia dovuta a dismissione farmaci psicotici

>Gentile Dottore,
da circa due mesi e mezzo ho interrotto bruscamente
una cura psichiatrica, caratterizzata dall'assunzione simultanea di
Depakin crono 500 e Ziprexa 10mg, in seguito a presunti disturbi i bipolarità.
Ora,la dismissione improvvisa di tali farmaci ha conseguito un' insonnia
di tipo cronico. Non so come fare. Mi sento in preda alla disperazione. Potrò
tornare a dormire come prima? Quanto tempo ancora dovrà passare perché ritorni a
uno stato normale? Peraltro, ho perso la facoltà di desiderare ogni cosa,
dagli stimoli più naturali come il desiderio di mangiare agli stimoli più
complessi.
Inoltre ho vibrazioni alla vista quando leggo o sto davanti al pc che mi impediscono il corretto uso degli strumenti in oggetto.
In attesa di una Sua risposta, distinti saluti
Monica.

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente

la diagnosi riferita richiede che il suo trattamento sia continuativo nel tempo.

I sintomi che descrive possono essere l'inizio di una ricaduta.

Contatti il suo psichiatra.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Perchè ha interrotto il trattamento?

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Perchè ha interrotto il trattamento?
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Perchè ha interrotto il trattamento?
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor Vassilis Martiadis,

innanzitutto La ringrazio per aver risposto alla mia e-mail.

Per quanto concerne l'interruzione della terapia farmacologica, ho accusato già dagli inizi della cura un forte senso di malessere generale, che non mi consentiva di espletare le attività quotidiane più semplici come svolgere le faccende domestiche, leggere, ect.

Inoltre, ero caduta in un profondo torpore, che alla fine mi ha indotta ad interrompere il trattamento.

In seguito a ciò, il mio psichiatra mi ha invogliata a continuare la terapia, ma io non ero più propensa, e non lo sono ancora oggi, di ritornare allo stato fisologico invalidante di prima, e né desidero diventare dipendente dagli psicofarmaci, giacché dalla dismissione mi sento dicisamente meglio nonostante i riflessi negativi della terapia.

Tuttavia, come Le ho descritto nella prima e-mail, oggi non riesco a ritornare allo stato primitivo, cioè quello di poter fare le cose più semplici come leggere un libro o guardare il monitor del computer per poche ore, perché la vista, alterata da disturbi visivi, non mi consente di fissare le immagini e le parole . E il sonno non è così soddisfacente: permane, dalla disimissione dei farmaci, ancora uno stato di dormiveglia caratterizzato da una pioggia incessante di sogni.

Non so più cosa dire, giacché di fronte a tutto questo non ho l'appoggio di nessuno, tranne che quello di essere destinata ad assumere farmaci per sempre, quando non vi sono dei reali problemi di bipolarità.

Nessuno ha saputo o non ha voluto spiegare gli effetti collaterali dei farmaci o per occultamento o per negligenza.

Mi rimane come unica fonte informativa Internet, per quanto anch'essa possa rivelarsi inesauriente o subdola: sarà la sottoscritta a valutare, per mezzo dell'intuito, se ciò che dicono gli psichiatri virtuali si avvicinano alla verità.


In attesa di discutere nuovamente con Lei, colgo l'occasione per porgerLe distinti saluti.

Monica.





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