Ansia e attacchi di panico

Gentil.mo dottore, sono uno studente universiario di 23 aa - da diversi anni soffro di attacchi d'ansia che mi hanno portato molte volte in panico e attacchi di derealizzazione. Sono in cura da circa un'anno da uno psicologo e psicoterapeuta della mia zona, mi dice sempre di fare esercizi mentali:

ripetermi dentro di me:

- io sono in grado di vivere le mie emozioni;

- Non devo farmi sconvolgere dalle mie emozioni;

ecc....

Mi ha insegnato la distinzione tra ES, EGO e SUPEREGO, e tramite degli aggettivi mi ha fatto creare una personalità ideale che io ammirerei tantissimo e che devo impare a seguire, aiutandomi con immagini e suoni associate a ognuno di questi aggettivi.

Non ho avuto un brillante risultato, diciamo che stò abbastanza meglio da quando ho iniziato che un forte attacco di panico, mi ridusse abbastanza male psicologiamente. Però nonostante sia quasi un'anno di terapia non ho risolto molto, ho ancora delle sporadiche sensazioni d'asia e questi esercizi mentali non mi aiutano molto a controllare i miei stati d'ansia.
Io studio in una città distante dal mio paese circa 66 Km e vado in treno, ultimamente mi si rende difficoltoso perché ho la paura di sentirmi male in treno, di svenire nello specifico e quindi mi sento agitato.

Dottore le ho raccontato l'essenziale, di tutto il ciclo di psicoterapia seguito, secondo lei sembra una strada sbagliata quella che mi fa percorrere il mio psicoterapeuta oppure è in me qualcosa che non và?

Grazie in anticipo, cordialmente.
[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Che tipo di psicoterapia è quella praticata dal suo terapeuta?

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
per la Sua condizione potrebbe essere efficace un approccio congiunto: psicoterapia e, specialmente in questo periodo, anche un farmaco. Le consiglierei una visita dallo psichiatra della Sua zona per il chiarimento della diagnosi e per le rispettive indicazioni riguardo l'eventuale farmaco da prendere e riguardo il tipo di psicoterapia.

Riferirei al Suo psicologo i propri dubbi e lo metterei al corrente della visita psichiatrica. Mi sembra che l'approccio del Suo psicologo potrebbe essere più mirato, ma che sia anche abbastanza flessibile per poter accogliere le modifiche.

.. gli "esercizi mentali", se Lei è riuscito a seguire quegli prescritti, possono essere più mirate e più pratiche.., e, come ho già scritto, gioverebbe associare anche la farmacoterapia.

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#3]
dopo
Utente
Utente
Non ho capito cosa intenda la domanda posta dal Dott. Vassilis Martiadis - comunque il mio psicologo e psicoterapeuta ha una seconda laurea in medicina e chirurgia quindi anche lui può prescrivere psicofarmaci, ma fin'ora sembra non l'abbia mai ritenuto opportuno, nonostante abbia già segnalato i vari episodi ansiogeni che intervengono tra una seduta e l'altra a distanza di una settimana.
[#4]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
In attesa della replica del Dr Martiadis..

senza togliere al Suo medico il fatto di essere psicologo e psicoterapeuta, la laurea in medicina e chirurgia, la possibilità di prescivere i farmaci, e, sicuramente, la sua esperienza,

se Lei chiede un parere,

dal punto di vista professionale, gli psicofarmaci andrebbero prescritti da uno specialista che ne ha competenze più specifiche (e cioè, uno psichiatra);

ci sono certamente i casi nei quali lo stesso medico riesce a gestire sia la psicoterapia che la farmacoterapia, però spesso succede che fare tutte e due le cose assieme altera la qualità di servizio (in particolare della psicoterapia) ed inoltre, trattandosi di due modi complementari ma assai diversi di vedere la stessa persona (Lei), un medico, assumendo già un ruolo (di psicoterapeuta) ne può essere limitato nella sua visione di Lei. Ma va bene così! il Suo psicoterapeuta è prezioso soprattutto come psicoterapeuta.

Uno dei motivi per i quali non Le è stato prescritto nessun farmaco potrebbe essere anche la Sua età (giovane). Qui bisognerà valutare pro e contro in base alla malattia della quale soffre, del grado di invalidità che Le comporta e la quale deve essere diagnosticata meglio.

"Episodi ansiogeni" fra una seduta e l'altra, scritto in questo modo, forse non sono sufficienti per cambare l'approccio, ma sono normali nel corso di una psicoterapia; però le Sue descrizioni ("..attacchi d'ansia che mi hanno portato molte volte in panico e attacchi di derealizzazione", "..paura di sentirmi male in treno, di svenire..") fanno ipotizzare una forma di disturbo da attacchi di panico, curabile con farmaco+psicoterapia, ma è solo un'ipotesi, bisogna fare la visita.

In poche parole, può aver senso riparlarne con il Suo psicologo e valutare di chiedere un parere aggiunto ad uno specialista in psichiatria, il quale potrebbe riuscire a vedere il Suo caso da un punto di vista complementare.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Quelli come il mio esempio del treno sono stati in cui spesso mi porta l'ansia ma diciamo gestibilic anche se con un po' di difficoltà ma ho sempre, preferito di far lavorare la mia mente ed esercitarla piuttosto che dipendere eo fare gestire essa dai farmaci, l'unica cosa è quella tutt'al più di sapere se stò seguendo una buona strada oppure esiste un'alternativa sempre nel campo dell'esercizio mentale perché se riesco a far lavorare la mente nel giusto modo, ho guadagnato una vita intera di serenità lontano dallo spretto farmacologico il che mi sembra tutto riguadagnato. Comunque valuterò quest'ipotesi dello psichiatra. La ringrazio molto per la sua disponibilità e sono anche io in attesa della replica del Dr Martiadis..

Cordialmente
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