Tensione muscolare e stanchezza

Gentile dottore,
Sono una ragazza di 26 anni e da circa una settimana avverto stanchezza, tensione muscolare alle gambe, alle braccia, al collo e alle spalle. I sintomi si sono presentati inizialmente con stanchezza e dolori ai polpacci (la sensazione era come se avessi fatto palestra ed il giorno dopo mi ero ritrovata con un dolore ad entrambi i polpacci, soprattutto quando li toccavo). Dopo la scomparsa di questi dolori, durati 3 giorni, ho iniziato ad avvertire tensione muscolare per tutto il corpo,pesantezza, sensazione di forte stanchezza e debolezza, sonnolenza ed anche sudorazione durante la notte accompagnata da ansia perche` mi preoccupano questi sintomi, inoltre sensazione di caldo in varie parti del corpo. In aggiunta anche una sensazione di "nervosismo" dietro le spalle. Due giorni fa ho avuto un brutto episodio, vedevo tipo "formicolio" e non riuscivo a leggere le frasi perche` non riuscivo a focalizzare, cio` mi ha portato ad un mal di testa forte con nausea.
Premetto che sono stata molto in tensione durante il mese di maggio per la mia laurea perche` avevo troppa paura. Pur mangiando, non riuscivo ad assimilare e sono dimagrita tanto. Nonostante cio`, i giorni dopo la seduta non ho sentito alcun tipo di stanchezza o tensione ma solo tanta euforia perche` tutto e` andato bene. Ora e` possibile che giusto ad un mese dalla laurea, possa aver avuto un crollo psico-fisico? Ora ho molto appetito ed ho messo qualche kg, ma sento da una settimana questi sintomi che mi preoccupano e penso al peggio. D'altronde, ho notato un leggero bruciore sotto il polpastrello del mio indice della mano sinistra e destra quando tocco i tasti per scrivere sulla mia tastiera, non noto pero` intorpidimento. Ho fatto una ricerca su internet e ho letto che i sintomi possono associarsi a malattie terribili come la SM. Sinceramente ho una forte ansia e paura perche` temo il peggio. Premetto che in passato ho sofferto di forti attacchi di panico ed ansia e li ho curati con Sereupin (Ho effettuato la cura per circa un anno e l'ho terminata nel 2008). Mi e` stato di ottimo aiuto perche` ero arrivata ad un punto che non riuscivo ad uscire piu` da casa a causa dell'ansia ed attacchi. Secondo lei, i sintomi che avverto (soprattutto sensazione di bruciore al dito)... potrebbero essere riconducibili all'ansia? Esclude malattie gravi? Mi scusi se magari le mie domande potrebbero risultare sciocche, ma le dico esplicitamente che per la paura non riesco ad esser serena.
Grazie per la sua attenzione.
[#1]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30 24
Gentile utente,

le sue domade non sono sciocche ma denotano una certa ansia a prescindere dalla presenza o assenza di una qualche patologia: ha paura e si concentra su ogni minimo dettaglio del suo corpo.

Direi che questi dettagli sono poco significativi anche alla luce del periodo passato per la laurea, della sua anamnesi positiva per disturbi d'ansia che hanno già avuto un beneficio dalle cure ricevute.

La cosa migliore da fare è riposarsi ed eventualmente andare dal suo medico di famiglia o dallo psichiatra che la ha seguita precedentemente.

Cordiali saluti

Massimo Lai, MD

[#2]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Gentile utente,
i sintomi da lei avvertiti probabilmente (vista la sua storia clinica e il recente stress per la laurea) sono dovuti all'ansia; le consiglierei di contattare lo specialista che l'aveva curata in precedenza, per valutare la situazione con serenità, invece di terrorizzarsi su internet.
Cordiali saluti

Franca Scapellato

[#3]
dopo
Attivo dal 2011 al 2015
Ex utente
Salve,
Grazie mille per la vostra risposta, ho seguito il vostro consiglio e mi sono recata dal mio medico curante.
Ho fatto le analisi del sangue ed e` risultato tutto perfetto.
Il mio medico ha detto che i miei sintomi sono poco rilevanti e mi ha detto che sono parestesie, somatizzazioni. Inoltre ha aggiunto che i dolori muscolari rappresentano una fibromialgia.
Non mi ha prescritto nessuna cura perche` mi ha detto che sono sana e che non devo preoccuparmi, devo solo svagarmi.
Sinceramente gli ho chiesto se potevo riutilizzare il sereupin per stare piu` tranquilla ed eliminare queste somatizzazioni, questa stanchezza giornaliera, questa angoscia che mi pervade di avere qualche malattia.
Mi ha detto che per lui non e` necessario riprenderlo perche`, per i miei sintomi, il sereupin e` un po` pesante... pero` mi ha lasciato libera scelta.
Oggi sono andata in farmacia e l'ho preso. Non so perche`... ma ho avuto terribilmente paura di ingerire la compressa perche` pensavo alle parole del mio medico... ossia che per i sintomi descritti, il sereupin era un po` troppo.
In realta` nel 2007, l'avevo preso a causa di attacchi di panico e forte ansia che mi divoravano ogni giorno e non mi lasciavano uscire da casa (dopo un anno di cura, raggiunsi ottimi risultati, mi sentivo rinata). Ora se devo far un confronto, non e` che ho proprio questi forti sintomi invalidanti. Chiedo a voi un consiglio, ho sbagliato a riprenderlo? Ho paura di aver fatto una scelta sbagliata. Ovviamente chiedo, gentilmente, solo un vostro parere perche` non so se e` un farmaco che potrebbe farmi male. Sono una ragazza molto coscienziosa e prima di intraprendere una cura con un antidepressivo, come in questo caso, ci ho pensato molto ma il dottore mi ha messo qualche dubbio.
[#4]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30 24
Gentile utente,

prendere una pastiglia di sereupin non significa fare una cura.
Per agire il farmaco da lei preso necessita dalle 3 alle 6 settimane.

Non parlerei in termini di farmaco pesante o leggero quanto della indicazione appropriata a prederlo: se un farmaco non è indicato per una patologia specifica, è inutile prederlo, ma se lei sente che non sta bene e in passato le è stato di aiuto, per fugare i suoi dubbi dovrebbe rivolgersi ad uno specialista per valutare se sia il caso che lei faccia una terapia farmacologica o psicologica per i suoi problemi.

Cordiali saluti
[#5]
dopo
Attivo dal 2011 al 2015
Ex utente
Grazie mille dottore per la sua gentile risposta.

Se per lei non e` un disturbo, posso chiederle come mai e` vietato assumere alcolici durante la terapia farmacologica con sereupin? Cioe`... non e` possibile neanche bere un bicchiere di vino? :)

Mi scusi ancora per l'incomodo.
[#6]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 832 30 24
Sì, può chiedere.

La paroxetina viene metabolizzata a livello epatico dove l'alcool può avere effetti negativi con rallentata eliminazione del farmaco.

inoltre l'alcool può dare sedazione come anche la paroxetina riducendo la vigilanza.

Per questo è meglio essere prudenti ;)

[#7]
dopo
Attivo dal 2011 al 2015
Ex utente
La ringrazio ancora per la sua risposta!
E` stato gentilissimo :)))))
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