Serotonina

Buongiorno, da diversi anni soffro ciclicamente (ogni 4-5 anni) di attacchi d'ansia e forte ipocondria. Nonostante razionalmente sappia che i miei timori sono di origine psicotica non riesco a togliermi certe ossessioni dalla testa prima di aver effettuato i relativi esami clinici e aver seguito per alcuni mesi un ciclo di terapia con Citalopram.
La prima volta che mi è accaduto avevo chiesto un consulto ad uno psicologo e uno ad una psichiatra...entrambi mi avevano detto che il mio non era un problema di origine psicologica (ho sempre avuto una grande capacità di auto-analisi e una forte razionalità...a parte quando mi parte la bicocca! ;)) ma fisica e che avrei dovuto ciclicamente servirmi dei farmaci (questo l'ha detto la psichiatra, ovviamente). Dato che negli anni ho imparato a riconoscere i sintomi del mio disturbo sul nascere, le 4 volte in 15 anni che ho dovuto prendere Citalopram le ho gestite col mio medico curante: dopo 5/6 mesi riducevo la dose poi smettevo quando le paranoie erano passate.
PROBLEMA: l'ultima volta è stato a gennaio di quest'anno. Tutto normale se non che, d'accordo col mio medico ho tenuto il dosaggio a 10 mg (1/2 dose) per tutto l'ultimo mese di terapia (luglio). Tutto ok, stavo bene. Poi ho smesso, come sempre. ERRATO! A distanza di sole 3 settimane mi sta tornando l'ansia, complice una situazione economico lavorativa decisamente precaria, un piccolo intervento imminente, un anno segnato da reali (piccoli) problemi di salute e la mancanza di ferie da 13 mesi... Il mio dubbio è, dato che mi aspetta un autunno caldo (post-ferie, finalmente) in cui è necessario che metta tutti i miei neuroni a disposizione del lavoro (pena il fallimento), posso ricominciare il trattamento a mezza dose, anche se ho appena interrotto? Non vorrei fare pasticci farmacologici, ma non posso assolutamente permettermi una depressione adesso...
Che faccio??
Grazie della collaborazione
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Il problema mi sembra semplicemente che le sue cure durano mediamente poco, e tende ad interromperle convinto di fare una mossa giusta, dopo di che l'autocritica sopravviene quando sta male di nuovo. Al di là di cosa deve fare adesso (cosa che deve decidere con un medico) è utile che sviluppi una strategia migliore su cosa fare quando ormai sta bene. Sospendere una cura perché si sta bene di solito non è una buona idea se non è stato il medico a dirLe che può sospendere, è sottointeso che la cura prosegue anche stando bene per un certo periodo, perché garantisce contro le ricadute dopo la sospensione. Per quanto riguarda le dosi, anche quelle sono importanti per ottenere un effetto curativo che vada oltre la risoluzione dell'episodio o il miglioramento a breve termine.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Grazie del consiglio. Ha ragione, tendo al "fai da te" che con queste cose è sempre una sciocca presunzione!
Spero che il mio medico non sia in ferie . In ogni caso, dato che fra pochi giorni parto per il mare, credo che vorrò ricominciare la cura.
Capisco che in questa sede lei e i suoi colleghi non possiate prendervi l'onere di un consiglio, ... vorrei solo avere pareri sulla potenziale dannosità dell' interrompere e riprendere la terapia a così breve distanza.
Sentirò comunque il medico.. che temo non sia proprio preparatissimo in materia, ma sicuramente più di me!!
Cordiali saluti
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