Disfunzione erettile, farmaci e suicidio. aiuto.

Gentilissimi dottori. Sono un ragazzo di 26 anni.

Scrivo perchè ho davvero tanto, tanto bisogno di aiuto.

Sto affrontando un periodo di depressione veramente grave legato a varie cose e da circa sei mesi ho iniziato a prendere diversi tipi di farmaci (dropaxin, valdoxan, deniban e ora zoloft).

Da 2-3 anni soffro di Disfunzione Erettile, ma in maniera leggera (in certe posizioni la perdo e ogni tanto non è consistente). Riuscivo a masturbarmi tranquillamente. Spesso mancava l'erezione mattutina.

Ultimamente la Disfunzione erettile è peggiorata e non riesco nemmeno a masturbarmi, ne ho parlato con il mio psichiatra.

Lui mi ha prescritto alcuni esami del sangue, ed è risultato che ho la prolattina molto alta (65.62 ng/ml su un range [4.04-15.2]).

Conseguentemente lo psichiatra mi sta facendo ridurre il DENIBAN (medicinale che, secondo lui, mi ha causato l'aumento della prolattina) aumentando nel frattempo lo ZOLOFT.

Però mi è stato detto che anche lo ZOLOFT può far aumentare la prolattina (seppur di meno), come del resto qualsiasi psicofarmaco può avere effetti negativi sulla disfunzione erettile.

Questo mi ha spaventato parecchio. La disfunzione erettile è una delle ragioni per cui sono entrato in questa depressione grave. E' chiaro che non ne uscirò mai finchè ne soffrirò. Ma se i farmaci mi causano disfunzione erettile allora è il caso che smetta di prenderli del tutto, però il mio psichiatra è contrario e dice che nel mio caso è assolutamente necessaria una terapia farmacologica.

Non so più cosa fare, ora vedrò lo psichiatra tra alcune settimane e nel frattempo cosa faccio? Ogni giorno che passa per me sta diventando una tortura. Medito ogni giorno il suicidio e tiro avanti prendendo il LEXOTAN ogni qual volta mi sento angosciato, dormendo parecchio.

Giuro non ce la faccio più, ho tanta paura di quello che potrei fare. Non voglio lasciare soli i miei genitori. Il fatto però è che sto vivendo veramente, veramente male. La disfunzione erettile non è l'unico problema che mi da queste idee suicidiarie, ma è certamente uno dei più importanti. Riuscissi ad eliminarla per me sarebbe una enorme conquista. Ma finchè prenderò psicofarmaci avrò sempre problemi di disfunzione erettile, non è un controsenso? E perchè il mio psichiatra, sapendo di queste mie preoccupazioni, mi ha prescritto lo ZOLOFT?

Non so più cosa fare, sto meditando di farmi ricoverare nella speranza che durante il ricovero qualcuno si prenda "cura di me" per un tempo superiore ad un'ora alla settimana.

Cosa mi conviene fare? Nel frattempo di sicuro prenoto una visita andrologica, in quanto ho bisogno di parlare di questa situazione faccia a faccia con un professionista.

Il mio grosso problema è lo stato d'animo, sto tentando di distrarmi (mi sono iscritto di recente ad uno sport ad esempio) ma sono assalito da un'apatia che mi impedisce di fare qualsiasi cosa.

Vi imploro, consigliatemi un percorso, non voglio fare gesti irrimediabili.

Cordiali Saluti
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

assume psicofarmaci per la presenza di sintomi psichiatrici a seguito della disfunzione erettile oppure per altri motivi?

Ha effettuato una visita andrologica prima di quella psichiatrica?

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Gentile Dottore

Assumo psicofarmaci perchè mi è stata prescritta una terapia (in realtà diverse) a causa di un mio grosso problema di depressione che mi ha colpito negli ultimi mesi.

Prima dell'assunzione degli psicofarmaci soffrivo già di disfunzione erettile, ma in maniera leggera, per cui ho trascurato la cosa contando che andasse "a momenti".

Ora è da circa un mese che invece soffro in modo grave di disfunzione erettile, non riuscendo nemmeno a masturbarmi, e da quello ceh ho capito la colpa di tutto ciò è degli psicofarmaci.

Io vorrei smettere di prenderli, ma il mio psichiatra è contrario. Per questo mi ha fatto diminuire il deniban in favore dello zoloft.

Non ho mai effettuato visite andrologiche, ma mi sto accingendo a prenotarne una.
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente

la valutazione andrologica e' certamente opportuna.

Attualmente i valori di prolattina segnalati possono essere considerati responsabili della riduzione della erezione anche se era già presente precedentemente.

La sertralina può aumentare la prolattina ma non e' un evento frequente.

Ripeta il prelievo con la nuova terapia prima della visita andrologica.
[#4]
dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Gentile dottore.

Ho prenotato la visita andrologica per il 15 di novembre per cui non farò in tempo a fare i nuovi prelievi del sangue a seguito del cambio della terapia.

Sono restio a rimandarla in quanto ho tanta fretta di fare la visita andrologica, perchè ho davvero bisogno di rassicurazioni sul mio problema di disfunzione erettile (che comunque gia esisteva) e in generale sullo stato del mio apparato genitale, visto che credo di avere altre problematiche (tra le quali, ad esempio, una forma di fimosi e una scarsa quantità di sperma eiaculato).

La mia preoccupazione più grande ora, senza esagerare, è sopravvivere. Ho dei momenti di depressione neri in cui rischio seriamente di attuare propositi suicidi, ma cerco ogni volta di trattenermi e di "calmarmi" col LEXOTAN.

Giuro non so più davvero che cosa fare, già ho 26 anni e non ho mai avuto rapporti sessuali. Non ho nemmeno grandi rapporti sociali. Se in più mi immagino sterile ed impotente davvero risulta un quadro deprimente.

Mi scuso per la prolissità, sto davvero male. Forse dovevo aprire la discussione in psicologia o in andrologia, non lo so...

Saluti e grazie per il servizio offerto.
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