Margine ulteriore aumento terapia

Salve, sono afflitto da depressione maggiore endogena da 20 anni, durante i quali sono stato abbastanza bene con terapie che variavano da 100mg di Zoloft a 150mg di Efexor, ad Anafranil 50mg, a Entact 10mg a prozac 40mg, tutto sommato dosi medio basse a detta dello psichiatra. Da un anno e mezzo la situazione è precipitata (con tanto di ansia come mai successo sino ad allora) e adesso assumo giornalmente 300mg di Efexor, 4mg di Perfenazina, 50mg di Amitriptilina. Una terapia senz'altro improntata ad una depressione ansiosa come la mia e tuttavia non ancora sufficiente a stare del tutto bene. Alla terapia attuale ci siamo arrivati per gradi partendo da 150 mg di Efexor, avendo sempre una risposta migliorativa ad ogni incremento (150 mg Efexor --> 225mg --> 300mg fino ad aggiungere anche il Mutabon antidepressivo, 2 cpr). Ora la mia preoccupazione è quella di essere giunto in prossimità del limite 'fisiologico' oltre il quale non corrisponda un ulteriore miglioramento all'aumento della terapia (l'aumento ulteriore dell'amitriptilina secondo lo psichiatra) e anche questo mi crea ansia, se mai ce ne fosse bisogno. So bene che previsioni sono difficili da fare, ma nella Vostra esperienza, è possibile ottenere miglioramenti ulteriori a queste dosi terapeutiche (usando classi farmacologiche diverse come nel mio caso, SNRI+TCA)?. Gradirei ricevere Vostre considerazioni in merito. Cordialmente
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,

personalmente mi è capatito di dover associare 2 classi di antidepressivi.

Ritengo pertanto che se la strategia terapeutica è stata valutata attentamente, potrebbe avere benefici da tale interazione.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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Utente
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Grazie per la risposta. Ma sarà possibile ottenere ancora risultati aumentando la terapia attuale (l'amitriptilina, visto che Efexor è già a livello massimo)? In linea di massima, se la risposta alla combinazione dei 2 farmaci c'è stata, continuerà ad esserci aumentando ulteriormente la terapia oppure sono vicino al punto fisiologico oltre il quale non c'è un ulteriore miglioramento, visto che questa è già abbastanza consistente? Grazie
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,

l'aumento posologico di per sè è possibile e tuttavia deve essere valutato dopo il periodo più congruo (stabilito quindi dallo psichiatra) di terapia attuale.
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